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Grecia: il Premier "una prova difficile avanti a noi"cioè la gente paga i politici, no PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
domenica 02 maggio 2010
premier greco
"Una sfida difficile " afferma il premier Greco, e i giornali  ci dicono che è provato.  Sai quanto dispiace ai Greci che lui sia provato!

Intanto   l'atteggiamento  sembra  quello  tristemente noto:  dell'"Armiamoci e combattete".

 Il premier  con aria drammatica annuncia i tagli che il popolo dovrà subire, ma di ridimensionamento degli emolumenti dei politici non se ne parla, solo un accenno alla possibilità di un grazioso contributo " di solidarietà" da parte delle imprese più grandi, pare che si alluda alle Banche, ma non è niente di più che un invito. Con che faccia !!



"Ci salveremo dalla bancarotta"  così riporta Il Giornale che avrebbe detto l'ineffabile premier Greco.

Insomma i politici Greci seguono l'andazzo che piace alla gente che piace: non i Greci gli hanno chiesto di falsificare i bilanci in combutta con le banche.
La gente si è trovata di botto impoverita perchè qualcuno a cui aveva affidato i propri  interessi, ha fatto una  leggerezza, chiamiamola così , e nemmeno si sogna di dire alla gente: "scusate sono stato un pirla".

No, usa il plurale per indicare i sacrifici, ma al singolare si tiene i suoi vantaggi a quanto pare, lui e i suoi degni colleghi di governo.
Papandreou ha promesso ai greci che in cambio dei "grandi sacrifici" che dovranno fare nei prossimi anni, il paese sarà "salvato dalla bancarotta". "Vi prometto che al termine dei 4 anni del mio mandato di primo ministro, il paese sarà salvato dalla bancarotta" Non è vero che "sarà salvato",  se lo sarà ,come se fosse merito suo, ma saranno i sacrifici di chi non c'entra un piffero a salvare il Paese dalle mani rapaci  delle Banche.


Il piano di austerità  prevede tagli per almeno 30 miliardi di euro entro il 2012.

Pensioni: L'età minima passa  a 60 anni (adesso era 53), mentre gli anni di lavoro per avere diritto alla pensione piena saliranno progressivamente da 37 a 40 anni entro il 2015. L'ammontare della pensione sarà calcolato sulla base del salario medio della totalità degli anni lavorati e non più sull'ultimo stipendio. ( fine della pacchia )

Settore pubblico: I salari saranno congelati fino al 2014, sarà eliminata la 13ma e la 14ma per i funzionari che guadagnano più di tremila euro al mese (al loro posto riceveranno una sorta di bonus di mille euro) e per i pensionati, che però usufruiranno di una riduzione delle tasse. Saranno inoltre ridotti di un ulteriore 8% (era già stato deciso un ribasso del 12%) i bonus per i funzionari.

Fiscalità: L'Iva crescerà del 2%, passando da 21 al 23%, dopo che a marzo era già aumentata della stessa percentuale. Saliranno di un altro 10% le tasse sui carburanti, l'alcol e i tabacchi.

Investimenti pubblici: Il governo greco ha deciso una forte riduzione, mentre viene avviata la liberalizzazione del mercato dei trasporti e dell'energia.

Settore privato: Il governo rivedrà la legislazione che vieta alle società di licenziare più del 2% degli effettivi al mese. Sarà più facile licenziare

Quanto spenderanno i paesi

GERMANIA. 8,4 miliardi di euro. Con una popolazione di 81,7 milioni, l'aiuto costerà circa 103 euro ad abitante.

FRANCIA. 6,3 miliardi di euro, che per una popolazione di 65,4 milioni comporta un costo pro-capite di 92 euro.

ITALIA. 5,5 miliardi. Per i 60 milioni di italiani, salvare la Grecia significa spendere fino a 92 euro a testa.

SPAGNA. 3,7 miliardi, ovvero 80 euro a testa per i 46,08 milioni di cittadini.

OLANDA. 1,8 miliardi messi a disposizione dal governo. Per gli olandesi, 16,5 milioni, si tratta di un sforzo da 109 euro.

BELGIO. 1,1 miliardi di euro, per i 10 milioni circa di abitanti, fanno 110 euro a persona.

Per gli altri Paesi di Eurolandia, i contributi sono sotto il miliardo di euro. L'Austria ne metterà 870 milioni, il Portogallo 780, la Finlandia 560, l'Irlanda 490, la Slovacchia 310, la Slovenia 140, Lussemburgo 75, Cipro 55 e Malta 25.


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