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Grecia paga la gente l'ingordigia degli speculatori, caos nelle città PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
mercoledì 24 febbraio 2010
grecia caos
La Grecia nel caos

Sciopero congiunto  del settore pubblico e privato, 5 milioni di lavoratori greci  incainati  e giustamente, visto che il Governo  per ridurre il deficit di bilancio, dal 12,7 per cento del Pil stimato sul 2010,  ha deciso un aumento di alcune imposte, come le tasse sulle benzine, il blocco delle assunzioni e delle buste paga a tutti gli statali, tagli sui loro bonus e un progressivo aumento dell'età pensionabile. A questo si aggiungono riforme tributarie restrittive su alcune categorie di autonomi, come i tassisti.

"Sto scioperando contro l'ondata di tagli... perché altri hanno rubato il mio denaro e noi siamo quelli che dovranno pagare", ha detto un impiegato pubblico 36enne, Michalis Koroleos. "Mi hanno tagliato lo stipendio e ho due figli da crescere".

Cartelli di protesta: " tassate gli speculatori!" oppure :  «le persone e i loro bisogni vengono prima dei mercati e dei profitti»,

 
 



I funzionari europei, che devono valutare se la Grecia è sulla buona strada per tagliare il deficit a doppia cifra, sono in visita nel Paese.

Da iceberg finanza a proposito della truffa contabile in Grecia : "La recente truffa contabile greca, si basa come spesso accade sulla diluzione futura del debito, valori odierni sulla base del paese delle meraviglie, della fantasia contabile."

 Leggetevi questo articolo  di Andrea Mazzalai a proposito della Grecia,

CREDIT DEFAULT SWAP: LA FAVOLA CONTINUA!
 
Nell'articolo oltre a richiamare come abbiamo spesso fatto noi, la diversità tra i livelli di contabilità riscontrabili nel riquadro sopra, specifica nel dettaglio le creatività finanziarie che compongono il terzo livello un'autentica santabarbara finanziaria:

E se all'improvviso, il mondo scoprisse che le banche greche e AIG, ed in particolare la famigerata sezione londinese, la divisione Financial Products di Joe Cassano, avessero assicurato il mondo intero con CDS, credit default swaps contro il rischio di fallimento dello stato sovrano greco?


Questa è solo l'ultima novità, ovviamente tutta da verificare che sembra provenire da fonti ben informate, ovvvero dal cosidetto "New York Times" tedesco, il Frankfurter Allgemeine Zaitung, via NakedCapitalism di Yves Smith.

 
Nell'articolo in questione, del quale si può trovare traccia originale in inglese, su Eurosavant.com nella illuminante domanda..." CDS: Just another evanescent  bubble ?, oltre a raccontare la storia della tragedia greca, si ricorda come il sangue della notizia dell'improvvisa esplosione del deficit di bilancio, abbia richiamato gli squali hedge funds, come segnalato da un CDS-dealer di Londra che lavora per una grande banca americana.


E' possibile che nessuno fosse a conoscenza di quanto stava accadendo in Grecia?


 

Tra Aprile e Maggio, oltre 20 miliardi di euro dovranno essere rifinanziati dal governo greco, in fondo nulla di importante rispetto ai 240 mld, di emissioni annuali che ci aspettano per i prossimi tre anni, provenienti dal sistema bancario europeo, stimati da Citigroup, come ci ha ricordato la nostra cara Gracav.

 

Come testimonia, l'articolo in questione, chiunque avesse scommesso contro la Grecia, a partire dal mese di ottobre, oggi è stato premiato, triplicando la "vincita".

 

Ma è sul lato dei venditori che la scommessa sui CDS greci, risulta esplosiva. Non è ancora chiaro chi ha venduto le "assicurazioni" sulla Grecia, i CDS, ma in uno studio di Paribas, circolano voci che le banche greche abbiano assicurato grandi somme. Se ciò è vero, detenendo le stesse banche, oltre 40 miliardi di euro di debito pubblico, più o meno, l'intero patrimonio netto del mercato del credito greco, il fallimento dello stato, porterebbe alla completa fusione del sistema creditizio.

 

Ma la sorpresa relativa, resta la famigerata sezione londinese di AIG, la cui casa madre è stata nazionalizzata dal governo americano durante la crisi, dopo aver assicurato il sistema finanziario mondiale, contro il rischio di fallimento di mezzo sistema finanziario, di copertura patrimoniale e sull'insolvenza dei mutuatari americani.

 

Prima della crisi, sembra sempre secondo l'articolo suddetto, che la frenesia assicurativa di AIG nei confronti del debito sovrano in generale, fosse molto diffusa, non ne dubitiamo affatto. Se esistono realmente queste coperture sul debito greco, allora il governo americano avrebbe un forte interesse per non assistere al fallimento della Grecia.

 

Ma non è finita, secondo Commerzbank sarebbe un rischio incalcolabile per le banche tedesche, il default greco e la sua propagazione ad altri paesi europei, e di conseguenza per l'intera area euro. Secondo uno studio delle autorità di vigilanza tedesche, l'esposizione verso i PIIGS, raggiungerebbe la ragguardevole cifra di oltre 522 miliardi di euro. Messaggio ricevuto? Crediamo ancora possibile il fallimento greco?

 

Comunque sia, che si tratti di semplici voci, rumors o no, come testimonia l'autore dell'articolo, la fragilità del sistema CDS è evidente, chi assicura dovrebbe a sua volta essere assicurato, ma in particolar modo non dovrebbe assolutamente assicurare ciò che non è in grado di onorare, quando il meteorite colpirà l'intera nazione. CONTINUA

 

 

 

 

 



 

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  Commenti (5)
1. Henry Ford
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 25-02-2010 15:11
Grazie Marista, sembrerò contraddittorio ma credo che si può ancora fare e molto ancora. Il buon Ford sugli insegnamenti di R.W. Emerson sottolineava come il male è una infinitesima parte del bene, come il buio nulla può di fronte anche al più debole lume e come il gelo rapidamente fugge se affrontato dal tepore di un sorriso. Continui con il suo lavoro e sarò sempre ben lieto di sostenerla gentile Marista. 
grazie ancora 
cordialmente
2. The longest Day
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo website, il 25-02-2010 12:52
Salve. 
Trovo ll post di ZhungheLiang molto interessante, ma mi fa assaporare sulla lingua un lungimirante senso di rassegnazione che non fa parte del mio modo di pensare. 
 
Le grandi Famiglie Industriali sono sempre esistite, una volta ai tempi di Plato, si chianavano Aristiocratici, oggi invece si chiamano Unilever, ad esmpio. 
La delinquenza economica e sempre esistita. prima c'erano i Bravi che andavano a riscuotere i Dazi (rubare) tra la Gente, ora la chiamano Ingegneria bancaria. 
Secondo il mio modo di pensare solamente la politica può fermare questo giro vizziato di cui tutti indistintamente, siamo rimasti prigionieri. 
Quello che trovo estremamente ridicolo è il fatto che l'homo sapiens, con tutta la sua intelligenza si è lasciato imprigionare da una formula matematica capace di autosvilupparsi, evolversi, e destinara ad ingrandirsi all'infinito, scritta da un gesso infinito, su di una infinita lavagna. 
E pensare che basterebbe un colpo di spugna... 
Salutönen
3. BRI
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 25-02-2010 12:22
Ecco, Colzani, vede che tutto posso pensare delle cose interessantissimi che scrive e delle quali la ringrazio, tranne che lei sia un visionario. Certo che la sua esposizione non lascia dubbi e secondo me dimostra che la risposta è quella che lei espone: come lei dice "verremo digeriti". 
un cordiale saluto 
Marista
4. risposte
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 25-02-2010 12:16
Salve Colzani, d'accordissimo sulle sovranità nazionali a mio modo di vedere svendute al potere economico e, sempre per come la vedo io , svendute ad un potere per sua natura peggiore di quello politico. per quanto sia i politici in qualche modo debbono rendere conto agli elettori, poco, pochssimo, molto, am più o meno lo fanno, i mercati no, e il mercato è una identità accogliente, inutile strologare di pulizia e trasparenza, ipocrisia inutile. 
Trovo assai interessante quello che lei scrive Colzani, e comunque , riporto un articolo di Mazzalai su Icebergfinanza, la parte finale credevo di averla tolta, per correttezza volevo mandare i lettori sul sito di Andrea Mazzalai che appunto afferma che la risposta ce la abbiamo, rivolgendosi ai suoi lettori abituali, un sito particolare quello di Mazzalai. 
 
La risposta, che dire Colzani se non che darle ragione , muore un mondo che, pur con tutti i suoi difetti, somigliava alla democrazia, per lo meno ci tendeva, nella eterna lotta tra poteri. 
Ora la lotta fra poteri non la vedo, vedo la morte della politica, o di quello che ne restava, e l'esecuzione anticipata dal potere impersonale, freddo e spesso delinquenziale della Burocrazia avverrà per mano del potere impersonale, freddo e quasi sempre delinquenziale della Finanza di investimento si va in bocca al mostro che tutto divora per autoalimentarsi e le basi di questa bella festa credo che risalgano alla costituzione della banca dei regolamenti internazionali .
5. ZhugheLiang
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 25-02-2010 11:13
Buongiorno Marista, 
complimenti per l’articolo cui lei conclude bene dicendo che la risposta ce l'abbiamo, ma, mi domando, è una di quelle che ci spaventano a tal punto da rimuoverla totalmente dai nostri pensieri? Un pò come il tradimento ed il rifiuto. 
Ho le spalle larghe e resisto alle lapidazioni; da come la vedo io, una ad una le sovranità nazionali, già costituzionalmente stuprate e rese schiave di Brusselles, crolleranno sotto il peso del proprio indebitamento, casualmente generato dalle stesse banche che insieme costituiscono la Bce, e a gran voce il popolo europeo sarà spinto ad invocare mamma Europa e servilmente riconoscerle le proprietà "curative" e l'autorità acquisita. 
http://1.bp.blogspot.com/_Uu_0z9hES-o/S4UKdyUa5SI/AAAAAAAAKOM/KCyDM33-GAQ/s1600-h/Outlook.jpg già preannuncia il congiungimento del prossimo anello della lunga catena. Parallelamente l'accanimento verso l'Iran porterà ad una tale tensione, probabilmente una guerra di critica portata da giustificare qualsiasi politica economica nel vecchio e nel nuovo continente.  
Epilogo. Nella civile Svizzera in quel di Basilea, una riservatissima banca, già nata ai tempi del nazismo e notoriamente legata a questo ed agli alleati, formata da una cordata di banche centrali internazionali, formate a loro volta da una moltitudine di banche d'affari e non, a loro volta controllate da poche banche d'investimento nelle mani di poche famiglie europee, questa banca appunto raccoglie il pensiero od il progetto di una grande e ambiziosa società, unita sotto un unica effige, dove tutti siamo eguali al suo cospetto e dove tutti diamo e riceviamo "a seconda delle proprie necessità e capacità". Mi segua ancora un pò, non mi dia del visionario la prego. Ebbene questa organizzazione sovrannazionale possiede il controllo del sottosuolo (ad eccezione di pochi stati “canaglia”), il totale controllo delle sementi e gran parte della produzione alimentare mondiale, l’intera industria farmacologica e chimica, il 90% della produzione bellica (incluso il controllo ed il finanziamento dell’industria cinese e russa – che benchè tecnologicamente primitiva incide per circa il 15% della quantità), naturalmente possiede la quasi totalità del sistema finanziario mondiale (ancora una volta restano esclusi gli stati canaglia come Iran, Venezuela e Nkorea), la quasi totalità dell’industria mediatica è anch’essa posseduta o controllata da questa tavola rotonda, approssimativamente l’intero entourage politico dei tre blocchi è a libro paga di questa macchina (il cavaliere ha giocato bene le sue carte e ultimamente ha svoltato e rema nella direzione comune, sic!). Quando tra qualche mese, assodato che la acclamata ripresa non apparirà neppure all’orizzonte, incominceremo davvero a veder il panico e la paura, quando le “trimestrali” non potranno esser più falsificate, quando le piazze si riempiranno di demiurghi della rivoluzione promuovere questa o quella via, quando la Bestia si autoaccuserà per poi mutare e digerirci (dirigerci) senza colpo infierire, sarà allora la facoltà di scrivere panzanate come questa mia solo un romantico ricordo. 
Ce l’abbiamo davvero la risposta? 
Grazie

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