Premetto : se i poliziotti si
unissero ai giovani non violenti che fine farebbero le falangi
armate di Ponte Sisto e gli infiltrati tra gli studenti? Se i poliziotti difendessero il diritti dei dimostranti a dimostrare pacificamente? Questi erano i dimostranti insieme ai docenti
Sarebbe dovere dei poliziotti proteggere questi dimostranti ed il loro diritto a dimostrare.
Ha ragione beppe Grillo!
Invece sul Giornale di oggi appare un surreale preambolo ad un articolo di Libero Pennucci
Beppe Grillo ai poliziotti: "Unitevi
alla rivolta"Beppe Grillo ha scelto. Sta con la
rivolta. Con chi spacca tutto e blocca le città. Con chi preferisce
la violenza alle parole. E consiglia ai poliziotti di posare casco e
scudo per unirsi a chi protesta.
Peccato che Grillo
non ha affatto detto che i poliziotti debbono rivoltarsi qui il suo
discorso , per chi sa leggere e capire senza metter in bocca
dell'altro cose non dette.
Malafede, superficialità,
disinformazione o tutto questo insieme? Non lo so, ma sta di fatto che che ieri,
come ad ogni dimostrazione, e come ampiamente documentato ed ammesso
da molta stampa, si sono avuti infiltrati violenti e travisati ( sono
riusciti ad arrestarne di questi ultimi uno solo, i poliziotti erano
troppo intenti a spaccare la testa ai ragazzini? ) Grillo in questo
clima di violenza generalizzata invita i poliziotti ad un atto
pacificatore verso ragazzini e studenti perchè noi non si debba
vedere più spettacoli orribili come questi che coinvolgono, a
vergogna dei mandanti , studenti e poliziotti, e questi ultimi bene
hanno fatto a filmare “gli studenti” guerriglieri, tanto per
chiarire.
La guerriglia serve solo ad impedire
futuri dissensi,ha ragione Beppe Grillo, ripeto: se i poliziotti “smessi
scudi e caschi si unissero agli studenti... che fine farebbero le
falangi travisate?
-
Un giovane apparentemente
disarmato, almeno al momento in cui viene buttato per terra ,
trascinato e selvaggiamente manganellato in faccia
http://video.repubblica.it/dossier/protesta-studenti-autunno-2012/roma-manganellate-in-faccia-a-un-manifestante/110783/109171
-
calcio in faccia ad un
manifestante caduto per terra
http://video.repubblica.it/dossier/protesta-studenti-autunno-2012/il-calcio-in-faccia-al-manifestante-caduto-a-terra/110861/109249
-
Gli studenti schierati a ponte
Sisto video girato dalla polizia
http://video.repubblica.it/dossier/protesta-studenti-autunno-2012/roma-gli-studenti-schierati-il-video-girato-dalla-polizia/110838/109226
Ho vissuto a Roma e ho subito il
caos e la paura degli anni dal 68 ed oltre, come spettatrice che
“guardava e vedeva” Ed ho visto tanta confusione e commistione
in lotte - tafferugli polizia-studenti. Un senso di rigetto infinito,
vedere, capire, che , allora come oggi, i soggetti impegnati
appaiono TRE: manifestanti pacifici, poliziotti nervosissimi ed
alcuni, giovani, spaventatissimi, e nerboruti ,
palestratissimi, travisati individui. Questo a me basta per provare
rifiuto verso l'articolo di Libero Pennucci sul Giornale di oggi. I
giornalisti sanno benissimo quello che l'uomo della strada ha diritto
di ignorare, e se fossero disinformati sarebbe il caso che si
informassero sì da poter muovere le critiche che ritengono di dover
muovere, in maniera davvero costruttiva.
Autonomi pronti alla guerriglia contro
la polizia. Questi non mostrano la faccia, questi non sono
manifestanti .
Ma allora la manifestazione? Eccola,
studenti e docenti, dal blitz quotidiano
Corteo a Roma di studenti, genitori e professori:
C'è una certa differenza mi pare, e per colpa
di quelle falangi armate, che facciamo? Impediamo il dissenso,
impediamo di fatto le manifestrazioni? E' questo che il Potere
vuole?
dal blitz quotidiano:
Corteo di studenti, genitori e docenti a Roma: la
manifestazione è terminata davanti al Ministero della
Pubblica Istruzione, dove i manifestanti hanno incitato alle
dimissioni il governo.
Sulle scale del Miur e’ disposto
un cordone di agenti delle forze dell’ordine in tenuta
antisommossa. ”Siamo 30 mila”, gridavano dai megafoni gli
organizzatori del corteo. I manifestanti hanno urlato ripetutamente
slogan come ‘Scuola pubblica’, ‘La scuola non
si tocca la difenderemo con la lotta’.
Tra i cartelli esposti ‘Contro il ddl Aprea di
rivolte una marea’, ‘L’istruzione non e’ una merce, la scuola
non e’ un’azienda’. Alcuni dei manifestanti hanno acceso dei
fumogeni.
Studenti e docenti erano scesi in piazza per chiedere a gran voce
una scuola ”uguale per tutti”, ”piu’ statale e piu’
libera”.
I docenti in particolare erano scesi in strada per dire no al ddl
935 (ex Aprea) e all’innalzamento dell’orario degli insegnanti
a 24 ore.
Proteste non rivoluzionarie della società reale , ma come altre volte, sono state soffocate da guerriglia, violenza, sangue .. il POTERE RINGRAZIA
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