Guadagnare 36.200 € netti
al mese, avendo pagato aliquota del 9,75%, pensate vi piacerebbe?
Bene, facciamo due conti in tasca al ministro Padoa Schioppa , che tanto ama farci le paternali, e vediamo che percezione possa avere della vita reale di noi poveri disgraziati il Signor Ministro :
Da circolare della Ragioneria generale dello Stato del 1
gennaio 2007, pubblicata ieri da "Italia Oggi", veniamo a sapere che l'indennità mensile lorda da ministro non parlamentare è di 11.269,21 euro
al mese (per dodici mensilità), e che l'indennità netta è di
10.170,46 euro.
Il che, tradotto, fa un totale di 122.045 euro l'anno netti. E questo solo per
l'indennità.
Il ministro Padoa-Schioppa, prima di
approdare a via XX Settembre aveva lavorato per circa 25 anni a via Nazionale,
scalando uno a uno i gradini della carriera di Palazzo Koch
I dipendenti della Banca d'Italia hanno diritto, oltre alla normale
pensione, anche ad un secondo trattamento previdenziale integrativo (per il
quale versano un contributo aggiuntivo).
Stando alla dichiarazione dei redditi 2005, Tps può contare così su una
pensione di 312.728 euro l'anno. Ovvero un assegno mensile (per 12 mesi) di
26.060 euro, solo per essere stato per 25 anni in Banca di Italia ( altro covo di privilegi da stanare )
Comunque sta di fatto che il nostro Ministro della Economia, tra pensioni e indennità ministeriale porta a casa ogni mese 36.200 euro netti. Ma ancora non basta.
A questo punto, ci sembra goda di una posizione più che comoda, diciamo
che non si deve privare di niente.Inoltre ora possiamo capire come mai
lui si può permetter il lusso tra gli altri di amare le tasse, visto che le paga con aliquote più che basse, legittimamente chi dice di no, ma questa legittimazione è per pochi pochissimi, quindi è un privilegio,
mentre noi gente comune che allo Stato diamo non il 9,75%, ma molto
di più, e che spesso, anche grazie alle tasse che ci impongono e che
sono tra le più alte in Europa a fronte di servizi indecorosi, non
arrivamo manco alla seconda settimana del mese, non riusciamo ad
amarle, ma abbiamo visto perchè il Ministro non lo può capire :
Pancia piena, non pensa a chi la ha vuota, storia vecchia. Un
contegnoso silenzio da parte di Padoa Schioppa in merito sarebbe stato
preferibile alla sua dissennata scelta di "sfruguliare i cittadini"
Giustamente chi gode di posizione di privilegio
che lo rende più ricco di chiunque altro tiri su la stessa quantità di
soldi dal proprio lavoro, non disdegna le comodità che il suo reddito
gli può fornire, e non glielo neghiamo , però...
Tornato da Francoforte, Tps
avendo desiderio di prender casa a Roma, piazza costosa, che abbiamo
visto, poteva permettersi benissimo, ha cercato casa, o meglio se la è
fatta cercare da un amico : ha chiesto al servizio immobiliare della Banca d'Italia di poter usufruire di
un alloggio.
La direzione immobiliare - che gestisce il
patrimonio - ha prontamente affittato a canone calmierato al
ministro un lussuosissimo appartamento
dalle parti di Torre Argentina, nel centro della Capitale.
Il Direttorio, infatti, ha a disposizione un certo numero di appartamenti di
pregio da affidare ad alte personalità che ne facciano richiesta. Nel caso del
nostro ministro dell'Economia si tratta di una decina di stanze restaurate , come si deve, senza risparmio di marmi e
rifiniture.
Ora un paio di condiserazioni : dovrei dire che questi appartamenti di pregio sono niente altro che le ex foresterie che la Banca d'Italia Ente Pubblico ha sempre posseduto, facevano qiundi parte del patrimonio pubblico, beni di tutti sottratti all'epoca della privatizzazione a tutti noi.
Ora questi beni di tutti, di valore niente affatto trascurabile, sono
stati graziosamente assorbiti dalle Banche Private che li affittano a
quanto pare a "prezzi di favore" a chi di questi favori, abbiamo visto,
non ha bisogno alcuno.
Ed una altra considerazione, la più importante
credo, va fatta : visto che attualmente Padoa Schioppa è Ministro della
Economia, esiste un conflitto di interesse tra TPS e Banche? La domanda è pleonastica, che esista è di tutta evidenza.
A questo punto mi chiedo a buon diritto : il Settore del Credito quali e quanti altri decreti legislativi di favore potrà ancora arrivare ad ottenere?
Fonte: Dagospia
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