Guarda un po' che ho trovato, la vera situazione clinica di Eluana |
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Scritto da Marista Urru
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domenica 08 febbraio 2009 |
Dal blog lemiemezzeverita
E ora come la mettiamo?
Dal Corriere della Sera:
Coma, stato vegetativo, morte cerebrale tutti i termini della fine della vita
Le definizioni spesso sono male utilizzate anche dalla classe medica. Ecco il glossario corretto
ROMA – Chiarezza sui termini. Sulle parole che definiscono condizioni di vita paragonabili a quelle di Eluana Englaro, da 17 anni in stato vegetativo. Proprio così. Stato vegetativo e nient’altro. Dal 2002 infatti a livello internazionale non si usa più aggiungere gli aggettivi "permanente" e "persistente". Viene semplicemente indicato da quanto tempo questa situazione è in atto. Nel caso di Eluana dunque si dovrebbe dire "in stato vegetativo da 17 anni". Continua la confusione, invece. In una vicenda tanto drammatica, mentre una donna è al centro di una contesa che ha coinvolto i vertici dello Stato, si ricorre a una terminologia spesso errata. Anche giovedì il responsabile del centro nazionale trapianti del ministero del Welfare, Alessandro Nanni Costa, è dovuto intervenire con un lungo comunicato dove si precisava, a proposito di alcune affermazioni riportate da organi di stampa e televisione, la differenza profonda tra il coma, lo stato vegetativo e la morte cerebrale. Proprio per riportare ordine lo scorso novembre la commissione sugli stati vegetativi nominata da Eugenia Roccella, sottosegretario al Welfare, aveva divulgato un glossario di termini spesso male utilizzati anche dalla classe medica. Cerchiamo di fare chiarezza.
COMA – E’ una condizione clinica che deriva da un’alterazione del
regolare funzionamento del cervello. Lo stato di coscienza è
compromesso. Anche nei casi più gravi di coma le cellule cerebrali sono
vive ed emettono un segnale elettrico che viene rilevato
dall’elettroencefalogramma e altre metodiche. Esistono diversi stadi di
coma, un processo dinamico che può regredire o progredire, e che dalla
fase acuta può prolungarsi fino allo stato vegetativo. Siamo in
presenza di pazienti vivi che devono ricevere ogni cura.
STATO VEGETATIVO – Le cellule cerebrali sono vive e mandano segnali
elettrici evidenziati dall’elettroencefalogramma. Il paziente può
respirare in modo autonomo, mantiene vivacità circolatoria,
respiratoria e metabolica. Lo stato vegetativo non è mai irreversibile.
MORTE CEREBRALE – Le cellule cerebrali sono morte, non mandano segnale
elettrico e l’elettroencefalogramma risulta piatto. Nella morte
cerebrale il paziente perde in modo irreversibile la capacità di
respirare e tutte le funzioni cerebrali, quindi non ha controllo delle
funzioni vegetative (temperatura corporea, pressione arteriosa,
diuresi).. Questa condizione coincide con la morte della persona.
LO STATO DI ELUANA – Lo chiarisce Alessandro Nanni Costa: «Il suo
cervello pur avendo perso gran parte delle funzioni mantiene vitalità
tale da rendere possibili la respirazione autonoma, l’attività
circolatoria, quella metabolica e un controllo delle cosiddette
funzioni vegetative (temperatura corporea, pressione arteriosa,
diuresi)».
Margherita De Bac
06 febbraio 2009
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