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I Giovani Turchi ad Orvieto " torneranno avanti." PD in preda ad una crisi di nervi? PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
venerdì 17 settembre 2010


Orvieto

Non scherzo, sembra che davvero per il 25 settembre ad Orvieto fosse in programma l'arrivo dei “Giovani Turchi”, l'evento per ora è slittato.

Per chi non lo sapesse ancora, i quarantenni del PD, decisi ad “ uscire dal triste crepuscolo di questa immutabile seconda Repubblica” si ritroveranno prima o poi ad Orvieto “ per tornare avanti”.

Parole loro, e nessuno gli ruba  di sicuro la paternità di  sì bello slogan, come tutta loro è la scelta del nome : I Giovani Turchi. Non è rassicurante nemmeno un po' , e da da pensare .

 

 


 I Giovani turchi del Pd si ribellano alla politica di Veltroni, unica causa  a detta loro , dei mali del partito. E' vero che leggendoli appare chiaro che  ammettono indirettamente che i mali del partito, sono ancora tutti lì,  quindi sorvolano sul fatto innegabile che Veltroni è via da un anno e quasi tutti loro fanno parte della attuale segreteria da 1 anno.

Una tragedia: deve essere un vizio congenito a sinistra quello del tafazzismo, ma benedetti ragazzi.. son pratiche dolorose! Chi sa, prima o poi capiranno.

I nomi: Gualtieri, Fassina, Zoggia, Orfini, Stumpo , Orlando, Boccia, Esposito, Manciulli,

Così concludono il lunghissimo documento ricco di accuse  e proponimenti

“Il Partito democratico non può affrontare questa fase decisiva, per l’Italia e per l’Europa, prigioniero di una discussione politicista e autoreferenziale. Dividersi tra i fautori dell’alleanza a sinistra e quelli dell’alleanza al centro, tra autocandidature alla premiership vuote di ogni reale significato politico. Per svolgere adeguatamente il suo compito al servizio del paese, il Pd deve affrontare questo passaggio storico dicendo chiaramente cosa pensa, quale idea di Italia intende portare avanti, e cioè quale Italia in quale Europa, con quali soggetti economici e sociali. Deve essere il Pd a mettere sul tavolo la propria proposta. Le altre forze politiche diranno se ci stanno o no.

Noi vogliamo contribuire a questa sfida, per dare più forza alla linea e alla leadership del Partito democratico, sancite dal congresso e dalle primarie di appena un anno fa.

Per questo ci ritroveremo a Orvieto il 25 settembre, nel luogo dove fu pensato il Partito Democratico.
Per alzare lo sguardo e la voce, uscendo finalmente dal triste crepuscolo di questa immutabile Seconda Repubblica.

Non per “tornare indietro”, ma per cambiare strada.

Da sedici anni, incapaci di uscire dal berlusconismo, non facciamo altro che andare indietro.

Crediamo sia venuto il momento di tornare avanti.

 

In attesa che riescano a tornare avanti vediamo chi erano i Giovani Turchi : ne scrive diffusamente Francesco Lamendola e rinverdisco sbiaditi ricordi di scuola:

“È noto che la cosiddetta rivoluzione dei Giovani Turchi partì da Salonicco, nel 1908, e precisamente dall’Ottava Armata ottomana che era lì di stanza; e che tale corpo militare, al grido di “Patria!”, marciò su Istanbul e prese il potere per conto del Comitato Unione e Progresso, esautorando il Sultano.
Tutto era incominciato nel 1906, quando una decina di cospiratori avevano formato l’Associazione ottomana della libertà, nucleo del futuro movimento dei Giovani Turchi, largamente ispirata dalla Massoneria dei paesi dell’Europa occidentale..” e poi..”In quel gruppo di cospiratori erano già presenti i tre uomini che, di lì a pochi anni, avrebbero preso le redini del governo turco, avrebbero gettato il loro Paese nel braciere della prima guerra mondiale e avrebbero deciso, pianificato e portato a termine il primo grande genocidio del XX secolo: quello degli Armeni, nel 1915-16, che costerà la vita a qualcosa come due milioni di esseri umani, fatti sparire nel nulla nel giro di pochi mesi.
Si trattava di Mehmet Talaat, Gemal Bey ed Enver Bey, il fatale triumvirato che avrebbe precipitato l’Impero ottomano nella disfatta e avrebbe anticipato i metodi di sterminio hitleriani e staliniani su larga scala. Sarebbero finiti male, tutti e tre: Talaat assassinato a Berlino nel 1921, Gemal assassinato a Tiflis nel 1922 ed Enver ucciso in combattimento dall’Armata Rossa, nel Tagikistan, sempre nel 1922.”

 

Di grazia, che ci azzeccano col PD? Ispirarsi sia pure alla lontana con gli autori di un genocidio, è quanto meno bizzarro, va bene il desiderio di riscatto e di lotta, ma  prendere il nome di  feroci nazionalisti, antireligiosi dai metodi “hitleriani” mi sembra esagerato, decisamente un po' troppo, tanto più che i quarantenni del PD non solo non sono dei ragazzi, ma Gualtieri, se non sbaglio, è un insegnante di Storia alla Sapienza, dovrebbe conoscere le gesta dei Giovani Turchi, io credo proprio di si, ma temo che  dovendo “ tornare avanti”  abbia fatto un po di confusione.

 

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  Commenti (2)
1. Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 17-09-2010 14:30
I Giovani Turchi mi pare di ricordare fossero per una Turchia moderna, ribelli che volevano una Turchia laica, vedevano male quindi anche i cattolici e ce ne erano parecchi in Armenia, certo un genocidio resta quello che è un genocidio, un crimine, che poi da quel crimine sia emersa una Turchia forse migliore, sarebbe uno dei tanti misteri della Storia, ma quello che è vergognoso che i sinistri piddiini Italiani, nella loro ansia di assorbire tutto e tutti privi di idee come sono, vadano a pescare in tradizioni che non gli appartengono e che secondo me nemmeno capiscono, in realtà non hanno mediamente rispetto per nulla e per nessuno, sgomitano disonestamente e basta, riuscendo a fregare gli ingenui che si fermano alla apparenza, ed è un gran guaio, ci vuole una forza di sinistra responsabile in un paese, come ce ne vuole una di centro destra, ma questi imbecilli di sinistri nostrani sono esclusivisti, assorbono, copiano e come cuculi occupano la casa altrui, per questo si trovano in simpatia con certo tipo di immigrati che comunque fegherebbero e tradirebbero alla prima occasione, forse ci vorebbe un Nerone in italy.. il fuoco depura ogni impurità 
ciao
2. Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo website, il 17-09-2010 13:47
più che "giovani turchi" i quali dopo tutto avevano un idelae ed erano disposti anche a morire, i novelli eroi nostrani invece mi sembra siano i soliti opportunisti dalla parlantina facile e veloce, che lascia mil tempo che trova, italianuci Vuvuela del basta che se magni, tutto li.

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