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Il discorso dell'Innominato sulla liberazione condivisa PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
sabato 26 aprile 2008
Mi è piaciuto il discorso di Berlusconi riportato in grandi linee in un articolo del Sole 24 ore

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/04/

A parte la oziosa discussione sui demeriti di Berlusconi, poco o niente appassionante visto che ormai la canzone è ripetitiva tanto da ottenere l’effetto opposto a quel che si vorrebbe raggiungere, e con tutto il rispetto per i giudizi che ognuno sente di dover esprimere sul ventennio, che personalmete non credo possa trovare in sè, per quel che è stato e che ha rappresentato per gli Italiani difensori validi, io non mi stancherò mai di ribadire che troppi ex fascisti convinti, balzati all’ultimo momento sul carro del vincitore, hanno poi fatto mestiere di antifascismo, proprio come avevano fatto prima mestiere di fascismo.


Costoro ci si sono arricchiti e quel che è più grave : la sinistra li ha accolti e coccolati con una operazione machiavellica e disgustosa che si è tradotta anche in un ammaestramento dei giovani ignari, indottrinandoli ad un odio acritico e funzionale alla “causa” di pochi, fatta passare per la causa di molti.

L’ipocrisia era intrinseca in molti gangli di potere di sinistra, come in quelli di destra, convinti entrambi a vario titolo che tacere sui fatti sarebbe stato più proficuo al mantenimento del potere ed alla conservazione di una “mezza pace”.

Alle molte persone per bene del popolo di sinistra, i risultati, i tradimenti verso la povera gente del governo di sinistra marchiato Prodi, dovrebbero fare riflettere, a meno che non se ne condivida l’ipocrisia e quel che nasconde di interessi finanziari e di potere.

In somma per dirla in beve , ci hanno propinato, in pieno accordo dei due opposti gruppi di potere, 60 anni di mezze verità e mezze bugie e mezzo benessere, insomma si sono appropriati per proprio tornaconto di metà della nostra storia e almeno metà della nostra ricchezza materiale.

Per tornare all’Innominato ed al suo discorso:

non sono una sua fan, ma so che non è il diavolo in persona, so che politicamente è imperfetto ( ma chi sarebbe quello perfetto?) e che molti non potranno , (e perchè dovrebbero?), condividere le sue idee, ma gli attacchi, la campagna d’odio personale verso lui e , quel che è peggio ,verso l’ormai inesistente ceto medio, rivelano torbidi interessi e scenari preoccupanti, in cui se proprio debbo dire, son certa che l’esser comunisti, di destra, di sinistra ,non c’entrano nulla.
Qui si va sul concreto passando per la tortuosa via di sogni e idee nobili, si arriva alla volgare ciccia : potere e danaro, Banche, Commercio globale.

Un verme immondo che si è infiltrato già in una parte della Resistenza, quella che lasciava donne e bambini, innocenti e vecchi, alle rappresaglie tedesche, quella che prima della liberazione già pensava al DOPO, alla presa del potere per sè e per la cerchia dei suoi sodali, alla faccia di chi voleva”solo” liberare il Paese, gli Italiani , il popolo a cui apprezzava di appartenere e che mai avrebbe avuto il cuore di “sacrificare per la CAUSA”, sentendosene parte viva.

Ecco, per finire, cosa prendere del discorso dell’Innominato: un invito alla unione, alla pacificazione, alla fine di una odiosa guerra civile, utile solo agli interessi di chi ai nostri interessi non bada e non ha mai badato.

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