"Invece che ad un solo tiranno ed a pochi accoliti ci si trova
dinnanzi a tutta una serie di
tirannelli. Ognuno di questi non ha che un limitato raggio di azione, ma il
loro peso complessivo finisce per togliere più o meno completamente agli uomini
la libertà do muoversi, rendendoli un poco simili a Gulliver, trattenuto al
suolo da migliaia di cordicelle lillipuziane, ognuna irrilevante per sé, ma
tutte insieme capaci di immobilizzarlo" ( Duverger riguardo alla burocrazia)
Ascoltavo a metà i miei figli esaminare le caratteristiche di un
nuovo giocattolo della tecnica, mi
sembrava di capire parlassero di
qualcosa di piccolo, svelto e leggero da
portare con sé ovunque al posto del computer portatile, non ho capito bene, non
ero interessata, mentre loro discorrevano mi è venuto da considerare come queste
"novità" arrivano ormai a getto continuo e come sia facile esser dominati dagli oggetti
piuttosto che dominarli noi.
Una riflessione ovvia e scontata , ma volendo
andare oltre nella considerazione delle
necessità indotte dalle imprese
produttrici, a me sembra che l' effetto
del nuovo andazzo non si esaurisca nel consumismo che tutti additano e
deprecano, ma che piuttosto si stia consapevolmente
spingendo ad operare un forte cambiamento nella nostra società.
Siamo immersi nella
solitudine, che nei suoi aspetti più negativi sembra avanzare
ogni giorno un poco di più, lenita da pannicelli caldi che forse servono solo a
non fare perdere il lume della ragione a molti di noi.
E' un fatto , il progresso della tecnica dovrebbe regalarci del tempo libero, ma non è
cosi' perché la organizzazione della
vita sociale fa acqua da tutte le parti,
il nostro tempo in realtà viene ristretto, limitato , avvelenato proprio grazie
al progredire della tecnica o meglio grazie all'uso che il potere economico e
politico fanno della tecnica.
Siamo indaffarati, dirò
meglio , veniamo tenuti indaffarati, nonostante il numero immenso di
dipendenti pubblici e delle SPA di servizi, privati che svolgono con ulteriore spesa il lavoro
che gli impiegati statali potrebbero svolger benissimo, dato il numero surreale
di pubblici impiegati di cui gode il Bel Paese, siamo spesso chiamati a perfezionare noi stessi molte pratiche che dovrebbero essere
di stretta pertinenza degli addetti,
invece veniamo chiamati col nostro impegno e dopo file agli sportelli, a correggere
errori ed orrori, insomma a lavorare noi al posto dell'impiegato.
Il tutto è aggravato dalla disgrazia di doversi
muovere in un traffico pazzo e
disordinato cui contribuiscono fattivamente ed entusiasticamente scioperi spesso perfettamente inutili visto che già prima dello sciopero le così dette parti sociali sanno benissimo
dove si andrà a parare e lo sciopero appare sempre più un comodo paravento per accordi già
stilati o addirittura obbligati dalle
circostanze, e ti chiedi perché lo fanno , cui prodest? Non a noi!
Tutto questo fa si che oltre i danari ci stanno rubando il
tempo, e quel tempo le persone oneste non lo tolgono al lavoro, ma
inevitabilmente viene distolto dal tempo libero, quello dedicato alla famiglia
ed agli amici. Ladri anche di tempo
quindi.
Ed ecco che ci aiutano: arrivano gli amici virtuali, due righe
sul social network, una mail.. e il gioco è fatto, sei pronto per la nanna, sei pronto perché domani ti
succhino un altro poco di forze, di vitalità, di sentimenti, del tuo tempo, un
tempo c'era solo il calcio ora invece..il gruppo senza senso sul social forum, mille gruppi urlano l'amore per i cani, in realtà poco o nulla si fa contro i canili lager, un nuovo modo di neutralizzare le proteste.
Questo giochino sta creando una gran brutta società, becera ed
anaffettiva, incentrata sulla "fatica del vivere quotidiano" accesa da rancori ad arte tenuti vivi e rinfocolati, senza un minimo di coscienza civile e di
amore autentico per il nostro prossimo.
Non abbiamo più tempo per l'affetto, per i sentimenti, tutti
presi da noi stessi che nei fatti siamo soli, chiusi in piccoli mondi separati, aggravati dal viver quotidiano,
dalla mancanza di certezze, di fiducia e frastornati dalle grida di caporioni senza qualità che giocano a chi
urla più alto per spingere il gregge
lungo la via più utile ai loro affari ed interessi ricchi e nascosti.
Soli in un mondo di
uomini rapaci che appare nemico, tanto
che dobbiamo guardarci da nemici in
ogni attimo della giornata, nemica la banca un tempo vissuta come amica, nemico
il produttore di cibi adulterati che ti
danneggia la salute, nemico il traffico, nemico l'impiegato pubblico scortese e
disattento che potrebbe con le sue leggerezze metterti in guai che tra l'altro
ti deruberanno di altro tempo , nemico spesso persino il collega d'ufficio, e
potrei continuare all'infinito.
In questa dissennata ed un po' delinquenziale organizzazione
sociale, ricca solo di urgenze ed obblighi,
ci troviamo anche poveri di
danari sottratti da una strana
stranissima crisi globale che sa di fuffa creata ad arte da chi può e non è mai
sazio, poveri di tempo, poveri di
sentimenti, e di conseguenza poveri di cultura in una società appiattita, dozzinale,
anaffettiva .
I progressi indubbi della tecnica dovrebbero comportare vantaggi , eppure gran
parte dei vantaggi vengono vanificati, abbiamo speso una fortuna per l'Alta
velocità.. eppure sono riusciti a farci vivere giorni di incubo, bloccati nei
treni o in stazioni fredde ed inospitali. Strade in tilt, fiumi che esondano, fango, paura e soldi che vanno via con
l'acqua.. non hanno voluti pulire i letti di fiumi e torrenti, vai a capire perché, ed erano stati
avvertiti.
Il progresso dovrebbe regalarci benessere e più tempo, maggiore
pace, fare diminuire gli antagonismi, ma questo non succede, anzi nella realtà
antagonismi e nevrosi aumentano, il
progresso ci ha regalato dei bei giocattoli .
Il progresso ha contribuito a fare di noi ottimi "consumatori (parolaccia da
abolire .. togliamogli l'abitudine: siamo utenti al massimo, e se ci va) , ma nel contempo è stato egregiamente usato dal potere tutto,
compreso quello statale , per aumentare
le possibilità di oppressione del singolo in massima parte ad opera della burocratizzazione selvaggia.
Tecnici amministratori, superburocrati, alti funzionari, ricchi
ed irresponsabili, sempre presenti, passano da un incarico di potere all'altro
arrivando a volte a una sorta di potere ereditario, i figli vengono posti in
pol position per un prossimo futuro nelle posizioni di comando. A questa classe
statale privilegiata se ne è aggiunta una di tecnici privati, amministratori di
aziende private, super consulenti, sempre pagatissimi, sempre sostanzialmente
irresponsabili, anche loro "tengono famiglia", e la deriva di tipo monarchico
si fa evidente, i figli si fanno avanti ed occupano, occupano..
L'uomo comune il cittadino si trova a dover combattere una
battaglia impari contro le lievitate strutture del potere. La burocrazia
elefantiaca in realtà non fa funzionare niente, ma assorbe sostanze in quantità.
Scrive Duverger e siamo nel1964: "l'ampliamento dell'apparato
statale ha come conseguenza il moltiplicarsi del numero di coloro che prendono
delle decisioni nel nome dello Stato"
E questo fenomeno è facilmente rilevabile da chiunque: lo Stato demanda a mille soggetti
incombenze che vengono regolamentate
spesso in modo irrazionale e
strampalato, difforme da una regione all'altra , da un comune all'altro.
"Si allarga la cerchia dei governanti, cioè il numero delle
persone cui i cittadini sono tenuti a prestare obbedienza"
Anche questo è facilmente verificabile: aziende municipalizzate,
Agenzia Entrate, Equitalia e simili esattori, Banche e Sindacati.. potrei
continuare, a tutti dobbiamo obbedienza e le nostre rimostranze sono difficili
da fare valere, sempre se troveranno ascolto e non verremo gettati nel gioco
infame dello scaricabarile.
"Invece che ad un solo tiranno ed a pochi accoliti ci si trova
dinnanzi a tutta una serie di
tirannelli. Ognuno di questi non ha che un limitato raggio di azione, ma il
loro peso complessivo finisce per togliere più o meno completamente agli uomini
la libertà do muoversi, rendendoli un poco simili a Gulliver, trattenuto al
suolo da migliaia di cordicelle lillipuziane, ognuna irrilevante per sé, ma
tutte insieme capaci di immobilizzarlo"
".. Il fatto che si tratti di una oppressione astratta,
meccanica, senza passione e senza violenza fisica, pulita, non vuol dire che
essa risulti meno pesante di quella che deriva dalla volontà di potenza dei
capi"
Eccoci ridotti a poveri sudditi di mille padroni irresponsabili
ed intoccabili, è questa la nostra oppressiva Monarchia.
La democrazia? Dorme da tanto
tempo.. chiusa per ferie.
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1. Scritto da
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, il 11-12-2010 15:40 Ciao, sei un ottimista, a me sembra che si vada sempre peggio. Hai qualche ricetta? Se mai , condividi, per favore!
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2. Scritto da
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, il 11-12-2010 13:06 Buongiorno, esiste un modo per riprenderci il "tempo rubato" ? Direi di si, noi ci proviamo. Ciao Augusto
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