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Italia l'inferno come ultimo approdo PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
domenica 08 dicembre 2013




Ho letto una notizia atroce fra le tante.. e parla di abusi su una bambina di 11 e racconta di come il vecchio che con lei nuda,  si giaceva nudo in un letto, sia stato assolto.

E' accaduto in Italia , e la assoluzione è venuta dalla Corte di Cassazione che, invece di cogliere la circostanza aggravante che consiste nel fatto che il vecchio sessantenne è dipendente dei servizi sociali e che la bimba proveniente da famiglia disagiata gli era stata"affidata" ha  affermato che  essendo "innammorato" l'anziano burokrate.. va assolto ..non ha corrotto nessuna bimba..nessun reato di pedofilia..  Anche questo è Italia...


 


Verso quale inferno ci stanno facendo scivolare?  E nessuna ribellione nel Paese la cui coscienza dorme sonni beati,  nessuno che  si sia sentito sconvolto..

Siamo all'inferno:USURA legittimata, FRODE legittimata,  TRUFFA ( vedi le slots ) legittimata, VIOLENZE SUI MINORI legittimate ( anche questo  ci hanno regalato)  RUBERIE ai deboli, di ogni tipo, che diventano legge... potrei continuare,ma a che pro? Facile ricordare  Italo Calvino e la sua "citta infernale", ultimo approdo del  suo viaggio.

Kublai Khan: Tutto è inutile, se l’ultimo approdo non può essere che la città infernale, ed è là in fondo che, in una spirale sempre più stretta, ci risucchia la corrente.

Marco Polo: L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.

Da “Le città invisibili” di Italo Calvino (1972).

Muore così la nostra civiltà,la barbarie avanza. Mi viene in mente il mito che  ci racconta di Babilonia, la grande meretrice. Chi sa come è andata davvero, di certo vi fu che Babilonia saccheggio' Gerusalemme nel 597 e ne  deportò gli ebrei..perchè? ma per sottometterli. Noi oggi sappiamo farlo meglio..  grazie a mirate guerre finanziarie  , spingiamo i popoli, o meglio i giovani, le forze migliori dei popoli che vogliamo conquistare.. a migrare ed importiamo gente che supponiamo "docile" da altri Stati in difficoltà , ma non ci basta:

spingiamo i nostri poveri al degrado ed alla umiliazione.. e come nel dopo guerra si "affidarono " bambine ai salvatori.. nel nostro caso le affidiamo alla burokrazie vincenti sui politicanti  troppo ignoranti e pigri..

Questo, anche questo  è il nostro inferno,  l'inferno  dei perdenti al quale quelle nullità  dei nostri super pagati  e super corrotti politici ci sta condannando..a noi ora starebbe il boccino: reagiamo o continuiamo cosi? E credete che votare gli stessi i criminali  di sempre potra' farci risalire la china?

Dice Marco Polo:" Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio." CERCARE E SAPER RICONOSCERE ..in mezzo all'inferno CHI E COSA non è inferno, farlo durare e dargli spazio... ABBIAMO GIA sbagliato una volta   e penso alla nostra colpevole passività nel 1992 e poi.. avremo una seconda possibilità?


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