Piangevo stamani e non me ne vergogno,
mentre scrivevo ad un amico che si è trasferito, con dolore, fuori
dall'Italia, e da lì assiste allibito alla caduta di quel poco di
democrazia rimasta, al governo finalmente appalesatosi delle banche,
degli speculatori, dei maggiori responsabili dei dolori che stiamo
soffrendo e che, ciononostante, con protervia indifferente osano comandare
: si deve fare questo o quello. Sacrifici equi dicono, e intanto
toccano sempre gli stessi schiavi storici opportunamwnte divisi e
contrapposti tra di loro. Ormai nel nostro Paese comandano alla luce del sole
Banchieri e super burokrati, quelli che hanno fin ora manovrato il
potere dall'interno e nel buio, mandando avanti a mostrare la
faccia uno stuolo sgarrupato e spesso ignorante di affamati omuncoli
e donnicciole, insigniti del bollino doc di "Onorevole",
maschere ben pagate e sciocche del potere.
Ora, grazie alla crisi
indotta con sapienza criminale, o forse solo favorita con sapienza
criminale, possono tenere ben stretto il POTERE, apertamente. Dato il loro modus operandi si adopereranno probabilmente," per il nostro bene", per fare di noi una piccola
Africa, sfruttata, prosciugata , desertificata, e se rompiamo troppo
le balle, magari anche bombardata, con la popolazione ridotta a
carne da macello, sempre per il suo bene, lo abbiamo visto avvenire e da poco , e solo per la
gloria del POTERE ECONOMICO. Questo è stato e questo potrà essere
ancora
Piangevo quindi pensando ai robot che
finalmente nella mia Italia hanno gettato la maschera, come nel peggiore incubo, e che
presumibilmente si approprieranno dei nostri campi, del patrimonio
comune di terreni che lo Stato, ignavo e mai attento, non credo abbia
mai fatto coltivare. C'erano i limiti, dovevamo ridurre la nostra
agricoltura, estirpare olivi e viti, eliminare mucche, pecore e
vitelli, tutto per importare roba spesso mediocre dai nostri vicini, e questo
ce lo facevano passare come progresso, noi impoverivamo, mentre altri arricchivano e consentivano ai loro popoli agi a noi negati.
Italia, povero Paese poco amato, anche se molto cantato, terra di conquista di poteri e mafie del mondo, ora preda degli speculatori, gente con nomi precisi, interessi precisi, senza patria, senza onore, mi sento di dirlo, senza etica, loro, gli
artefici di questo attuale e di altri abominii , è presumibile che con le nuove privatizzazioni che si
apprestano a fare disponendo di ciò che non è loro, finiranno di distruggere
quel che resta della nostra agricoltura, una volontà vecchia di decenni e mai
osteggiata veramente dai nostri omuncoli al governo, che ha prodotto
miseria, dolore , devastazione del territorio..
Verso alcuni dei politici dappoco, uomini del tempo passato, spesso anche di spessore
intellettuale innegabile, ho provato a suo tempo una sorta di
compassione: ci sono poteri che sanno come farti fare ciò che DEVI
fare. Contare i vinti, contare i morti innocenti, è amaro esercizio !
E li
ho visti nel corso della mia vita alcuni di quegli uomini , rosi dal
dolore man mano che perdevano ogni potere e non sempre e non per
tutti era dolore per un potere personale perduto, alcuni sono morti
nel rimorso e nella vergogna di non essere stati abbastanza
coraggiosi, e nella preoccupazione dolorosa per il futuro dei loro
figli. E noi che stiamo qui a mugugnare dietro a uno schermo,
spesso senza capire nemmeno una infinitesima parte del male
inflittoci, che diritto abbiamo di giudicare? Me lo chiedo spesso, e
non ho le risposte, mi resta la consapevolezza dello scempio e del
dolore che sapranno e potranno ancora infliggerci una schiera di
psicopatici rapportabili ai fanatici religiosi di un tempo, di tutti
i tempi.
Immagino già i nostri Comuni con le loro misere
burokrazie, ignoranti ed avide, esaltarsi a grattacieli e porcate
architettoniche estranei alla nostra cultura , milioni di euro e
tanta robaccia inutile che si assorbiranno sostanze, linfa vitale
per il popolo , mentre avremo gente che sopravvive con assegno di
povertà sotto i ponti, magari dopo aver tolto di mezzo persino
l'aiuto di quella Chiesa Cattolica che, pure con i suoi limiti e
difetti, tanto bene ha saputo fare a milioni di uomini , donne e
famiglie, ma si preferisce affidarsi alla speculazione, al minotauro
mostruoso che pretende sempre nuovi sacrifici. Ecco, mi dico spesso,
perchè da anni ed anni si è fatto di tutto per indebolirla, così
come si è fatto per il residuo potere politico, riuscendoci
egregiamente, bombardandola persino dall'interno, che vergogna! Ma
lasciamo stare.
Il pensiero corre al dopo guerra, ai
sogni di riscatto, di benessere diffuso improvvisamente distrutti,
e infine al viso pallido di mio padre che cercava, ed ero quasi
adolescente, di spiegarmi il Vero Pericolo, che i nostri poltici
potevano molto, molto poco, e mi parlava de la speculazione
internazionale, di come fosse difficile arginarla, della fame dei
popoli che restavano indietro e che sarebbero stati respinti ancora
di più indietro, di uomini potenti che programmavano il nostro
futuro anni ed anni prima,ne era lui stesso strabiliato, diceva che
usavano i mezzi economici, e le professionalità adatte. Lo vedevo
angosciato, da allora lo ho visto vivere male, cupo ed intristito ,
ma avrei capito solo molti anni dopo perchè man mano la mia famiglia
perdeva benessere mentre molti scuotevano la testa sulla nostra
testardaggine. Si , percepivo che conoscenti che godevano di
posizioni di benessere spiccato, parlavano di "testardaggine",
non potevo capire.Il passato non sempre va seppellito, serve
guardare , scrutare laddove sono maturati gli scempi del presente.
Ed eccoci qui a piangere lacrime
forse inutili se non fosse che , quasi a consolarmi leggo oggi
questo articolo di Paolo Barnard che raccomando caldamente a chi
avesse avuto la pazienza di leggere fin qui lo sfogo amaro di chi
si sente vinta e malmenata come italiana e vede la sua gente
soffrire, ma come bambino inconsapevole , farsi spesso vittima
predestinate di un mostro arcaico: la avidità dell'uomo che abiura
alla parte migliore di sè, fino a connotarsi come e meno di una
bestia terrificante, un Minotauro stupido ed avido appunto, il neoliberismo da rapina , che affama e distrugge.
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