Stato debitore verso Imprese:
soccorrerebbero le banche con un iter piuttosto complesso,
ricorrendo alla cessione pro solvendo. Fermiamoci per ora a questo enunciato
ed alla affermazione di Passera: le Banche sono disponibili ad
anticipare alle imprese, con mille paletti sembra, 20 e forse più
miliardi dei circa 70 di debito che lo Stato negli anni ha
accumulato nei loro confronti, questo è reso possibile pare, grazie ad una
norma contenuta nel decreto Semplifica Italia in esame al Parlamento.
Questa sera si ritroveranno al Ministero dello Sviluppo: Abi e le 5
principali Associazioni di categoria, sperano di arrivare ad una
bozza di protocollo di intesa che si affiancherebbe ad una altra
iniziativa Abi: “un Plafond progetti investimenti Italia” .
Vale a dire che le Banche proporranno
un plafond di investimenti per le PMI di miliardi insieme a tre
diverse modalità per sbloccare e rendere liquidi i crediti verso PA
e fra tanti paletti che man mano si evidenziano , sbuca anche un
ruolo non meglio chiarito del Ministero col Fondo centrale di
garanzia.
Tutto da definire e non facilissimo da
realizzare, ma una prima considerazione a caldo diciamo sorge
spontanea: si rendono conto i manovratori di cosa percepisce il
cittadino da questo marchingegno?
In soldoni e nei fatti abbiamo uno
Stato debitore nel complesso di almeno 70 miliardi di euro,
accumulati in anni verso PMI che sono state danneggiate dai suoi
ritardi spesso fino al fallimento e non solo, ma addirittura fino
alla soluzione finale:al suicidio del titolare. Di questo lo Stato ,
i suoi burokrati delle varie Agenzie di derivazione bancaria, le
Banche, non ritengono di dover rispondere, ma in compenso son
convinte che, parole di Passera, “ immettere nel sistema 20
miliardi di liquidità o forse, chi sa , qualcosa in più, FARA' LA
DIFFERENZA”
Se davvero questo è il metro di
valutazione dei debiti e dei crediti, se davvero gli Italiani sono
cittadini di una democrazia e non sudditi assimilabili a servi della
gleba assoggettati a dei padroni iniqui, questo metro di valutazione
deve essere sostanzialmente reversibile, ma così non è.
Ad occhio e croce, considerato che il
cittadino debitore paga interessi, more da capogiro, diritti ,
spese, che fanno quadruplicare ed oltre il suo debito, mentre lo
Stato si è auto esonerato da questo pondo, ipotizziamo un debito di
100, Equitalia dovrebbe esser più che soddisfatta ad incassare 30
, e questo dovrebbe “fare la differenza “ , già, ma la
differenza fra cosa ? Forse Passera intende dire che tra 0 e 30, per
le imprese 30 fa la differenza, che nel complesso possono
accontentarsi, poi si vedrà , si procederà per gradi prima i
creditori verso amministrazione centrale, poi si vedrà per quelli
che vantano crediti verso Enti locali: regioni, province, comuni. E
se gli Italiani pretendessero di attenersi anche loro a questa nuova
valutazione dei debiti, almeno quegli Italiani che non certo per
propria colpa, e sono tanti ormai, si trovano in situazione di
bisogno, magari proprio perchè lo Stato, non solo non paga, ma
tramite Equitalia ai malcapitati che gli debbono soldi arriva a
rovinare la vita , miope, inesorabile, iniquo.
A tale proposito due giorni fa sul
Sole 24 ore , il giornalista Giuseppe Chielino, a proposito della
necessaria definizione degli standard di certificazione dei crediti,
mette le mani avanti : i fornitori della PA dovranno avere una
certificazione, ma non basteranno le copie delle fatture, un bel
paletto ed ecco una bella certificazione telematica, un progresso
lodevole , una bella semplificazione (?) , forse, ma intanto il sole
24 ore fa notare che esiste “una tendenza fisiologica di
qualsiasi creditore a sovrastimare quanto gli è dovuto”, chi sa
che intende dire o adombrare.
In verità gli italiani si son dovuti
dolorosamente render conto della tendenza di un creditore a
sovrastimare i propri crediti, con effetti rovinosi per molta povera
gente. In Italia lo Stato ha spesso fatto sfracelli tramite le sue
Agenzie perchè “fisiologicamente “ convinte di poter vantare
verso il cittadino crediti inesistenti, o spesso gonfiati, e poichè
contemporaneamente sono state rese libere per legge di imporre,
pignorare, requisire persino gli strumenti di lavoro, fino ad
impedire irrazionalmente (?) ai malcapitati di lavorare per ripagare
i debiti, si è prodotta una vera e propria macelleria sociale i cui
effetti hanno portato un sacco di malcapitati ad uccidersi.
Peccato che il così detto cittadino (
schiavo), non possa fare altrettanto con i crediti che vanta verso
la PA, lui come giusto, deve certificare le sue pretese con
FATTURE, certe, evidenti, comprensibili, valide, i suoi fisiologici
convincimenti non contano nulla, e mentre la PA onora i suoi debiti
a babbo morto, per il cittadino, benchè notoriamente vessato da un
peso fiscale il più alto ed iniquo d'Europa, ogni ritardo comporta
interessi usurai, more , spese, che possono portare chi fosse in
grave difficoltà a perdere la casa, l'auto, i mezzi per lavorare. Da
qui la su detta serie di suicidi di cui nessuno in questo paese,
ormai d'inferno, pare sentirsi responsabile.
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1. sovrastimare il credito Scritto da Marista, il 20-04-2012 10:33 questionando di stima del proprio credito da parte della PA, qui in casa tra noi alla buona, ci sono venuti alla mente espisodi recenti di patteggiamenti super con il fisco che carica di multe , more, interessi e chi sa che altro , i debiti pregressi, mettendo in ginocchio i semplici cittadini, specie se bisognosi davvero e quindi con poco o nullo margine per patteggiare alcun chè, soggetti di nessun interesse per il miope ed iniquo sitema italiano di riscossione, che invece in altri paesi d'Europa , un poco più civilizzati, ricevono trattamento diverso, volto a seguire chi resta indietro non con regalie, ma sostenndolo ove possibile in un percorso che lo porti a "rimettersi in careggiata" e questo avviene in primis per l'interesse dello Stato che dovrebbe essere il primo e l'unico a guidare la azione della PA. Veniamo ai patteggiamenti illustri, da http://www.futurolibero.it/?p=4620 Agenzia delle Entrate, Bosch e Procura di Milano erano da molti mesi i vertici di un triangolo che, fra il tributario e il penale, via via assumeva dimensioni economiche degne di un robusto segmento di “manovra” finanziaria. L’Agenzia, infatti, pretendeva 1.400 milioni di euro, il patteggiamento ha ridotto la cifra al pochi maledetti e subito : 300 milioni di euro. Resta al cittadino vessato un dubbio amletico: ma quei soldi la Bosh li doveva davvero? E se si, è equo che , magari in seguito a giustissime considerazioni, la Agenzia privi l'Erario Pubblico di sì grandi cifre? Se le nostre leggi e leggine sono assurde nei loro effetti drenanti, perchè invece di requilibrarle per tutti si preferisce creare figli e figliastri con effetto che il povero cristo in difficoltà soccombe e finisce sotto un ponte magari sfamato dalla Caritas in quanto vilmente deprivato dallo Stato persino degli strumenti di lavoro? Non mi sembra un modus operandi da Stato di diritto, se questa denominazione ha ancora un senso.
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2. Ama il proddimo tuo come testesso. Scritto da Franco Parpaiola , il 19-04-2012 23:59 Salve Marista. Mi sa tanto che gli italiani non riusciranno mai a risolovere i loro problemi politico/sociali. Vista da fuori tutta questa baraonda di accuse reciproche non concluderà mai nullase non altro polverone. Veramnete b non so più ne cosa dire nè cosa pensare. Penso che mi sioederò tranquillo sull'orlo del marcapiede e guarderò imperterrito che cosa combinate. Forse in Italia manca quewl senso di rispetto civile che altri POpoli hanno, non lo so.
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