E si, siamo costretti a dare i nostri sudati guadagni a chi ha il potere di estorcerceli direttamente o indirettamente , anche i più orgogliosi di noi, nei fatti sono ridotti come l'infelice nella foto
E già, gli Italiani sono sempre più poveri, sempre più tartassati e
vessati dal fisco e dai suoi sgherri, spogliati da banche e
burokrazie, minacciati dall'Europa e da una Merkel che deve coprire
le sue miserie ed i suoi errori mettendo avanti le nostre ,
e severa intima: Pagate!
Eppure quanto sono generosi! Molti come me sono deprivati della
pensione grazie ad inciuci ed impicci, e sia mai arrivassimo a
provarli quegli strani movimenti occulti, meglio cambiare le regole ,
e pace per i diritti eventualmente acquisiti, mai ci restituiranno
come onestà imporrebbe i versamenti silenti, versati senza che
possano maturare una pensione, col cavolo, siamo in Italia la patria dei diritti rubati ! Piuttosto ti può
capitare che l'Inps ancora ti perseguiti implacabile anche se mai
vedrai un cent di pensione, e lo sanno bene visto che a suo tempo ci
si impegnarono perchè così fosse, ed avevano i loro bravi motivi, migliaia di motivi! Ma non dobbiamo odiarli.
Quindi se anche se vi capita come alla sottoscritta, non dovete
arrabbiarvi, dovete continuare ad esser generosi.
Esistono i CONTRIBUTI FIGURATIVI, versati dall'Inps senza
onere a carico del lavoratore, sono regolati minuziosamente,
intendiamoci, tutto legale e che i lavoratori elencati
ufficialmente ne abbiano diritto è evidente, leggere la pagina
INPS a riguardo riempie il cuore, tutto giusto ...epperò, io so che
stiamo pagando a diversi Parlamentari pensioni
figurative, il più noto è il solito Scalfaro che in tre anni di
magistratura ha accumulato delle condanne a morte evitabilissime e ha
portato a casa più di 4000 euro netti di pensione che a noi
costano il doppio.. tutto grazie a contributi che NOI gli
abbiamo regalato, insieme alla scorta, e un paio di auto
blu..quisquilie e pinzillacchere, se non che, a quanti altri questi
graziosi doni? Per ora ho trovato su Libero news questo
articolo sui doni che elargiamo senza essere nemmeno stati
informati , a sindacati e sindacalisti:
SINDACATI LE FINTE PENSIONI
Sono un vero esercito. Poco meno di un milione di persone.
Qualcuno per otto ore al mese, qualcuno per 16, altri ancora per
giornate, non pochissimi tutti i giorni. Sono gli italiani che hanno
un lavoro, ma ne fanno un altro a spese di tutti i contribuenti. In
gran parte sindacalisti, in parte politici a tutti i livelli. Tutti
insieme valgono circa 60 mila dipendenti a tempo pieno all’anno.
Oggi in servizio, domani in pensione. Grazie ai contributi figurativi
che lo Stato e quindi i contribuenti versano loro. Perché
basta essere delegato o dirigente sindacale o godere di permessi e
aspettative, in parte retribuite in parte no, per mandato elettivo
per vedersi versare figurativamente dall’Inps contributi
pensionistici aggiuntivi.
Quei permessi costano alla collettività quando vengono presi
perché in gran parte vengono retribuiti. Ma costano il doppio perché
per ogni ora accumulata viene versato il relativo contributo
figurativo dall’Inps. È un regalo vero e proprio fatto
grazie alle leggi che si sono sovrapposte nel tempo a centinaia di
migliaia di rappresentanti sindacali.
A cui è stato aggiunto un
altro regalo: con un minimo di contribuzione aggiuntiva da parte
della struttura sindacale in cui militano, tutti loro potranno
prendere una pensione più ricca al momento opportuno. Lo stesso
accade per tutti i parlamentari eletti, per i consiglieri regionali,
provinciali e comunali.
Due caste che si sono incontrate - politici e
sindacati - e sono subito andate a nozze mandando naturalmente il
conto agli italiani.
Quel privilegio vale oro. E passa davanti a tutti gli altri. Il
periodo di mandato elettivo, così come il tempo passato a fare
attività sindacale in distacco o permesso può essere conteggiato
anche ai fini dei 35 anni di contributi per ottenere la pensione di
anzianità. Per fare un esempio, la normativa in vigore non consente
di calcolare in quei 35 anni il periodo di malattia o di
disoccupazione (due condizioni non certo scelte dai lavoratori) in
cui sia scattata la contribuzione figurativa. E ora sembra non
conteggiare nemmeno più il periodo di servizio militare e quello
trascorso in università prima di arrivare alla laurea. A
sindacalisti e politici invece è concesso un tappeto rosso perfino a
livello previdenziale. Nella pubblica amministrazione secondo il
censimento - non esaustivo - compiuto da Brunetta, fra distacchi e
permessi sindacali con o senza retribuzione annessa ci sono ogni anno
4.442 dipendenti pubblici a tempo pieno a cui vengono versati i
contributi figurativi e che senza calcolare questi hanno già un
costo annuo per lo Stato di 121 milioni di euro. A questi si
aggiungono nel comparto pubblico aspettative e permessi per ricoprire
funzioni pubbliche elettive per 2.239 persone fisse all’anno.
Costano nell’immediato 67 milioni più i contributi figurativi che
l’Inps deve versare.
Nel comparto privato ci sono altri 4 mila dipendenti in
aspettativa o permesso per ricoprire funzioni pubbliche elettive, e
oltre a questi c’è tutto l’esercito di sindacalisti in distacco,
aspettativa o permesso. Secondo il cislino Bruno Manghi (citato da
Stefano Livadiotti nel suo libro-inchiesta “L’altra casta”)
«oggi in Italia ci sono 700 mila persone con mandato sindacale a
tutti i livelli: delegati, dirigenti, membri di commissioni». Metà
di loro ha diritto a otto ore di permessi retribuiti al mese, al di
là dei distacchi. Gli altri possono prenderne il doppio. In tutto
fanno otto milioni e 400 mila ore mensili di permessi. Valgono 43
mila assunti a tempo pieno all’anno. Il costo dei permessi viene
pagato dai datori di lavoro, imprese pubbliche o private. La
contribuzione figurativa su quelle ore valide per la pensione è a
carico invece di tutti gli italiani, visto che la versa l’Inps.
A questi privilegi assoluti (di cui godono più della metà
dei componenti delle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil) si
aggiungono quelli scandalosi consentiti a 40 mila italiani,
dipendenti di partito e sindacalisti, dalla legge Mosca che consentì
con centinaia di falsi e abusi la ricostruzione post guerra di
carriere previdenziali. Furono regolarizzati gratis 8 mila funzionari
del Pci, 9 mila della Cgil, 4 mila della Dc, 3 mila della Cisl, 2
mila del psi, 1.385 della Uil. Beneficiarono di quel dono-scandalo
personaggi oggi ancora ben noti alle cronache politico-sindacali: da
Sergio D’Antoni a Giorgio Napolitano, da Franco Marini ad Achille
Occhetto. Questi contributi graziosamente regalati valgono secondo
stime attendibili più di 500 milioni di euro all’anno. Più di
quanto pesi il no al riscatto della laurea. Bisognerebbe farci un
pensiero serio.
di Fosca Bincher
31/08/2011
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1. Scritto da
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, il 07-09-2011 19:20 Ciao Marista, grazie per aver portato alla luce questo articolo, molto interessante e anche un colpo al cuore venire a sapere dell'ennesimo furto da chi si spaccia come tutore dei più deboli... Che schifo! Un bacione cara Marista Barbara
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2. Anche i "grandi" sbagliano indirizzo. Scritto da
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, il 07-09-2011 17:57 Salve Marista. Pensandoci su, comincio ad avere la dannata impressione che le Nazioni Unite abbiono sbagliato Nazione, o quello scemo di Sarkozy che parla e capiusce solamente il francese abbia capito male, e invece di cercare di cacciare i tiranni D'Italia, lui e quel'altro scemo di inglese Camerun abbiaono sbagliato Nazione e abbiano distrutto la LIbia invece che di liberare gli Italiani,dalla dittaura clerocomunista.Insomma la Storia si ripeterebbe nella Storia, ,anche Churcill dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e l distuzzione della Gewrmaia ebbe a dire "We killed the wrong Pig" Ciao. Franco.
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