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L'Equinozio d'Autunno: una porta verso l'infinito e verso una nuova luce PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
mercoledì 22 settembre 2010


Persefone ed Ade

 

E' in arrivo la stagione autunnale, giovedì prossimo il 23 Settembre alle ore 5,09 inizierà l'Equinozio di Autunno, quello dell'equinozio è un momento speciale che si rinnova ogni anno a Marzo ed in Settembre, quando si ha il perfetto equilibrio tra luce e buio, 12 ore di luce e 12 ore di buio: per un attimo il mondo è in perfetto equilibrio.

Ora, concluso il ciclo riproduttivo, le piante vanno in riposo, passato il momento magico del passaggio il buio man mano trionferà sulla luce.









Sin dai tempi più antichi questo è giorno di celebrazioni per lo più legate alla cultura agreste, molti erano i riti dedicati al ringraziamento alle divinità per il raccolto avuto. In tutta l'antica Europa questo era periodo di meditazione , preghiera, ma anche di feste.

 

Gli antichi riti esprimevano una comune coscienza: si chiudeva un ciclo, ed a questa coscienza si ricollega la consapevolezza della morte, ma una morte intesa non come qualcosa di negativo o che debba fare paura, bensì come qualcosa che prelude alla nuova vita, perchè la fine di un ciclo è premessa del rinnovarsi di un altro ciclo. Quindi il senso dell'infinito era ben presente fra quelli che immaginiamo esser stati per lo più semplici coltivatori. Se c'era una certezza per l'uomo antico era nel ciclo immutabile delle stagioni, questo costante ripetersi di eventi naturali in un certo qual modo esorcizzava le sue paure e dava materia a sogni e speranze, che leggende, favole insieme alla costante ripetizione degli antichi riti, tenevano vivi

Vivere può esser un esercizio duro e difficile, ma l'uomo ha sempre saputo trovare la chiave per procedere lungo la via del progresso appoggiandosi alle certezze che man mano gli si offrivano ed anche ai sogni: una corsa a volte disperata , a volte gioiosa, verso il futuro della umanità.

 

Nella antica Roma in questo periodo si celebravano i Misteri Eleusini legati al mito di Proserpina Cicerone che si era fatto iniziare ai misteri Eleusini così ne scrive nel De Legibus “ Il beneficio migliore che Atene abbia portato agli uomini. Attraverso i Misteri abbiamo imparato a conoscere i principi della Vita e attraverso questi, il mezzo non solo di vivere nella gioia, ma anche di morire con una speranza migliore.”

Non poteva esprimere meglio la funzione del mistero, espressione della ricerca di infinito che guida l'uomo da sempre.

Le tradizioni della antica Europa sono ricche di rituali misterici legati ai cicli della terra , al momento del passaggio dal visibile all'invisibile, passaggio che segna una rinascita.

Il racconto del rapimento di Persefone, figlia di Demetra ( la terra), da parte di Ade che la lega a sé facendole mangiare chicchi di melograno, simbolo di fecondità ( i semi), ma anche di morte, per il colore dei grani rosso sangue, simboleggia questo costante passaggio che si accompagna all'alternarsi delle stagioni. Dopo il rapimento della figlia, Demetra disperata per il dolore rifiuterà di fare germogliare le sementi, fino ad ottenere un compromesso, la figlia le viene restituita, ma 1/3 dell'anno deve passarlo col marito nell'Ade, aver mangiato i semi del melograno la lega indissolubilmente al mondo degli inferi. La simbologia è evidente, non solo si ripercorre il ciclo immutabile delle stagioni, ma viva è la consapevolezza che la morte non implica la fine, ma, come nell'eterno ciclo della natura, dopo ogni fine si avrà una rinascita, insomma, una eterna ruota del tempo, ed ecco che la paura per la vecchia signora è esorcizzata.

 

Normale che nel mondo Cristiano questo momento venga simboleggiato da un Angelo, anzi da un Arcangelo lucente e bellissimo, Michele, Arcangelo della luce e del fuoco che viene rappresentato nel rinascimento con una armatura, egli è infatti colui che comanda le armate celesti, protettore della Chiesa Cattolica Romana e patrono della nazione ebraica, con le sue armate combatte le Forze del Male. Nel momento in cui Il sole entra nel segno della Bilancia inizia a un nuovo ciclo.

 

 

arcangelo michele

 

l'Arcangelo Michele monda la terra dalle sue impurità e farà trionfare la luce sul buio, chi avrà combattuto con lui, riceverà il bacio dell'angelo del fuoco e della luce, che separa il bene dal male, il puro dall'impuro .

 

Il collegamento con gli eventi naturali è evidente, in Autunno la natura si ferma, si rallenta , si prepara in realtà alla nuova vita, l'albero perde le foglie morte, ma la radice resta viva e la linfa scorre più lenta nei rami, la cosa morta si separa dalla cosa viva, altro non è in fondo se non quello di cui parla Ermete Trismegisto “Separabis terram ab igne, subtile a spisso, suaviter cum magno ingenio”

“Separerai la terra dal fuoco, ciò che è sottile da ciò che è spesso, con abilità e con grande intelligenza” arriverai quindi alla cosa unica quando separerai l'immateriale dal materiale., usando abilità ed intelligenza. Usando la capacità di discernere il bene dal male, sconfiggerai le tenebre del materialismo.

E L'Arcangelo Michele con la sua spada squarcia il buio, sconfigge le tenebre tutte e porta la luce dopo aver vinto le forze del male che , simboleggiate da un drago o da un serpente, sono quelle che arrivano a produrre sventure non solo per l'uomo, ma per le Nazioni intere. La cosa spiritualmente morta, il male , viene vinto e separato dal bene grazie alla spada fiammeggiante di Michele, inizia quindi una invisibile rigenerazione.

 

Che dire, il mondo, le Nazioni oggi avrebbero bisogno di questa potenza rigeneratrice dell'Arcangelo di fuoco. Avremmo bisogno davvero di un Arcangelo che con la sua spada fiammeggiante, netta e precisa, separi finalmente la cosa spiritualmente morta,  da quel che resta della cosa viva, uccida il drago del male, e lasci libera la cosa viva affinché noi si raggiunga l'autocoscienza e con essa quell' equilibro perduto nel nostro Paese , necessario perché ad esempio si abbia giustizia giusta, priva di quei sotterranei condizionamenti che alla fine fanno vittime fra i più deboli;  affinchè possiamo  ritrovare la capacità perduta, quella di discernere il bene dal male , capacità che un popolo rissoso e confuso, non può avere.

Se questo non avviene al più presto, noi italiani certo,  ma anche le altre nazioni, resteremo ancora ed a lungo sotto il giogo della Bestia, cioè nel disordine che ci porta a non vivere in armonia con la natura, a violarla con pozzi petroliferi che uccidono la vita nel mare, o arrivare a distruggere la biodiversità come stanno facendo a forza con gli OGM o creando dolore , fame e povertà come fanno coloro che hanno preso in mano l'Economia riducendola a banditesca cupola che vive per se stessa , arma di oppressione dei popoli. L'uomo contro il suo simile, niente di peggio ci poteva accadere, nessun disordine maggiore.

Davvero dobbiamo rassegnarci a passare alla storia come degni figli del secolo delle idee assassine?

 

 

 

 

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