Da L’importanza di capire di LIN YUTANG : E’ meglio rileggere
qualche vecchio libro che leggerne di nuovi, così come è meglio riparare ed
ingrandire un vecchio tempio piuttosto che costruirne uno nuovo di zecca (Chang Chao).
Ed è quello che mi accingevo a fare giorni fa, avevo tutte le intenzioni di rileggere "importanza di vivere" di Lin Yutang, ma capita di perdere un
vecchio libro che si ama ed è sempre un dispiacere. Certo si ricompra, solo che
non è la stessa cosa.
Avevo da sempre, così almeno a me
pareva, i due volumi dello stesso autore :”
Importanza di capire” e “Importanza di vivere”, in realtà erano con me dal ‘61 in edizione della Bompiani, libri
piacevolissimi pieni di arte e poesia, legati oltretutto al ricordo di mia
madre, sempre appaiati nella libreria, sempre insieme nei vari traslochi, invece ieri mi
sono resa conto con dispiacere che ho
perso (ed ho già riordinato) uno dei due, forse il più amato.
Ho riletto quindi dopo necessariamente tanto alcune pagine di “Importanza di capire”, una
vera e propria raccolta di scritti, pensieri, ricordi, sentimenti, imbevuti di Tao e Zen.
Una cosa è certa, e ora che rivedo le pagine lievi di Lin Yutang ne ho
conferma : anche questo è uno di quei rari libri
che giova leggere e rileggere.
Ogni volta per effetto del tempo trascorso, della nuova maturità, delle esperienze acquisite, delle gioie, dei dolori,
delle ansie che la vita ci ha
affastellato sulle spalle, siamo in grado di captare sentimenti, sensazioni e verità che ci erano sfuggiti.
Dice lo stesso autore nella prefazione dell’opera cercando di
esplicare l’idea che i cinesi hanno della letteratura : “… il lettore ne
trae riposo per lo spirito e nutrimento per l’anima”. Lo scrittore a sua volta
trae piacere dallo scrivere e se il sentimento che prova e che viene espresso dalla sua
penna, darà piacere ai lettori di ogni tempo, si avrà un classico.
Lo scrittore libera l’anima e
riversa nei suoi scritti sensazioni e pensieri, il lettore li riceve e si libera
a sua volta della schiavitù del corpo, resta l’anima libera dagli
affanni del vivere quotidiano, e in questo
modo essa riposa. Lin
Yutang ci offre una descrizione “pittorica” del magico
abbandono del lettore liberato dalle ambasce del vivere, lo descrive così :”..il libro semiaperto in una mano..si
è lasciato sopraffare da una dolce sonnolenza.... la sua mente diventa libera e
forte” La calma viene anche dall’essere spettatore e non attore, cosa che permette evidentemente al lettore “la comprensione”, il vero scopo
della lettura.
Da queste ed altre considerazioni
l’idea, il desiderio per Lin Yutang, di
raccogliere il meglio del pensiero cinese, scegliendo le pagine che avessero colpito il suo cuore e
la sua mente, traducendole quindi per noi occidentali .
In questa ottica ha ripreso un piccolo libro di epigrammi, risalente al 1690
circa, di Chang Chao. Inutile dire che è
di piacevole lettura, è scritto davvero in gioia e serenità, di modo che questi
sentimenti riesce a regalare e trasmettere al
lettore.
Mentre ero intenta a rileggere le
serene pagine di “Quiete ombre di sogno”, una certezza mi ha colto alla sprovvista: stavo leggendo nientepopodimeno che l'antenato dei nostri amati blog!
Non scherzo, ogni pensiero, ogni
riflessione viene accompagnata dalle risposte affettuose e pacate degli amici,
come parlassero con l’autore , ma presentate come un blog. Ve ne offro un breve
esempio .
Aforisma n. 1 : Di tutte le cose,
quella che più si gode è l’ozio; ma non per non far nulla. L’ozio ti da la
libertà di leggere, di viaggiare, di farti amici, di bere.
Dovè un maggior piacere?
Ho Shan : Allora tu hai davvero un
gran daffare.
Huei An : il proverbio dice :
“Ruba l’ozio al lavoro”. Lo si può rubare con metodo.
Jo Chin : Le cinque cose che hai dette danno
veramente valore all’ozio.
Aforisma n. 2 : Secondo me è
meglio una moglie comprensiva di una bella concubina, meglio la pace dell’anima
che la ricchezza.
Chu Po : Non c’è nessun limite ai
desideri. Come puoi sperare di avere una bella concubina se prima non hai una
moglie comprensiva? E come puoi avere la pace del’anima se non hai la
ricchezza?
Yu An : Lui intendeva parlare
della scelta fra due alternative. E in realtà c’è gente che ha un mucchio di
quattrini e non possiede la pace dell’anima.
Simili aforismi ed epigrammi
accompagnati dai commenti pacati e sereni degli amici, con cui Chang Chao descrive
le “fuggevoli immagini del modo
reale”, appunto le "quiete ombre di sogno" che danno il titolo allo scritto ,
costituiscono innegabilmente l’antenato dei moderni blog.
E' un poco come ritrovare un antico manufatto, non credete?
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