La "bellezza" del mondo che
ci circonda, può esser colta dall’artista come anche dal matematico, sul sito
torinoscienza.it, per esempio si parla di frattali e natura, e di come dal
bello nella natura, chiaramente visibile, si possa arrivare a percepire il
bello della matematica “ Lasciare al visitatore (della mostra interattiva sui
frattali , curata nel 2005 ) un'immagine positiva della matematica,
l'impressione che i suoi strumenti, se pur regolati da procedure rigide,
possono creare cose belle e stimolanti, anche solo esteticamente, è qualcosa
che manca da sempre nella scuola. La mancata associazione del concetto di "bello"
alla matematica è una delle cause dello scarso successo di questa materia così
affascinante per chi l'apprezza e così bistrattata dagli studenti.
Una possibilità del genere ci viene dai mercati o supermercati, dove, a
guardare bene, si trova... l'infinito! Il cavolo romano (della famiglia
brassica oleracea) è uno dei tanti ortaggi che si lasciano ammirare nella loro
accattivante autosomiglianza.
Ogni punta che costituisce l'infiorescenza si
erge un po' storta attorcigliandosi su se stessa e andandosi a saldare con
perfezione strabiliante accanto ad altre protuberanze. Ognuna uguale alle
altre, ma in scala ridotta. L'intero cavolo è una copia di ogni sua parte. “
A questo punto una spiegazione di cosa è un frattale , si impone, e da
WIKIPEDIA, l’Enciclopedia libera, ecco la più lineare spiegazione che son
riuscita a trovare
Frattale di Mandelbrot
Un frattale è un oggetto geometrico che si ripete nella sua struttura
allo stesso modo su scale diverse, ovvero che non cambia aspetto anche se visto
con una lente d'ingrandimento.Questa caratteristica è spesso chiamata auto-similarità
(self-similarity). Il termine frattale venne coniato nel 1975da Benoît Mandelbrot, e deriva dal latino fractus
(rotto, spezzato), così come il termine. Secondo Mandelbrot, le relazioni fra
frattali e natura sono più profonde di quanto si creda. E come dimostrazione,
tra l’altro mostra la foto di un bellissimo cavolo romanesco.
Una mostra
in omaggio a Mandelbrot, ''Arte frattale: bellezza e matematica" aiuta a
comprendere meglio: immagini geometriche che quasi all'infinito si dividono e
si ripetono, elaborate al computer senza il quale nulla sarebbe davvero
possibile.
La
particolarità dei frattali : ” evidenziare, all'interno di uno stesso modello,
una serie di modelli simili al modello di base, in modi sempre differenti, ma
analoghi, su scala progressivamente più piccola o più vasta. L'uomo genera l'uomo e da questi è generato,
bene un frattale è quel che genera
quello che lo ha generato. Una prima somiglianza, dunque, sul piano ciclico e
creativo, fra quella che è la regola base di un frattale e la legge
fondamentale dell'esistenza umana: ogni elemento della specie è simile alla
specie di appartenenza; la specie contiene il singolo e il singolo custodisce
la specie, così come un frattale ripete le forme del frattale-madre e in ogni
suo microscopico frammento è contenuto l'intero frattale-madre che da esso si
riproduce.”
Affascinante
mondo, e io ci sono entrata cercando una ricetta nuova per il cavolo romano, mi
sono persa in una serie di siti , non essendo all’altezza di capire alcuni di
essi e ..la ricetta nuova ame
sconosciuta, non la ho trovata.
Mi
accontento per ora di illustrarvi quello che
a pare mio è il modo miglior di cucinare il cavolo romano : strascinandolo in
padella.
Cavolo “strascinato alla
romana”
privare il cavolfiore delle foglie esterne, tagliare il
fiore a pezzi insieme alle foglie più piccole e più tenere e metterlo a lessare
in acqua salata, senza cuocerlo completamente. in una grande padella preparare
un soffritto con olio e aglio a spicchi. quando sarà imbiondito aggiungere il
cavolfiore, sale, pepe e completare la cottura fino a quando non saranno
rosolati, maneggiando in continuazione con la
forchetta (strascinando) affinché non si attacchino al fondo e nello
stesso tempo si insaporiscano a dovere. il termine strascinati, in uso nel
lazio, si usa anche per altre verdure cucinate allo stesso modo, come la
cicoria, gli strigoli, le rape, le fioriture di zucca ecc.
Questa la ricetta integrale, secondo me viene ugualmente ottimo se lo si fa lessare
al dente prima, occorrerà meno olio e
la cottura sarà di più breve durata e senza dubbio più
digeribile.
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