Spezzare le catene si può, ma per farlo si deve capire, sapere, informarsi.
Abbiamo tutti in Europa, e non solo, un
grosso debito pubblico frutto di una clamorosa truffa, e ci
vorrebbero convincere che noi cittadini non siamo stati truffati e
quindi non solo non saremmo in diritto di esser risarciti, ma
dovremmo anche farci rubare , se li abbiamo, i nostri patrimoni,
spesso il frutto del lavoro di più generazioni, per regalarli ai
truffatori all'origine di una rassazione da rapina. Questa e non
altra deve essere la lettura delle laide pretese di patrimoniale di Amato e
compagnia , gente sulla quale non vale la pena di spender altre
parole.
Veniamo al debito pubblico: è stato
autorevolmente scritto su vari siti e blog che esso è una BUFALA, è
in pratica il risultato di un enorme e truffaldino SCHEMA PONZI, si
quella stessa truffa che ha mandato in carcere Madoff, la stessa di
certe vendite piramidali tristemente note.
La società di Madoff si era sempre
basata sul famigerato Schema di Ponzi, Marketing truffaldino in
pratica: ai clienti prometti forti guadagni se a loro volta
introducono nel giro altri investitori. I primi risultati vengono
mostrati in modo fumoso, ma allegria ed ottimismo nel contempo
vengono riversati a piene mani nelle riunioni, il cliente si lascia
convincere e coinvolgere e nel suo schema ben 40mila persone,
arrivando a guadagnare l’incredibile cifra di 15 milioni di
dollari.
Oggi,
dopo la morte del figlio Madoff parla un po' di più ed afferma che
le banche sapevano, non avevamo alcun dubbio in proposito, proprio
ieri Madoff ha affermato che Banche e fondi sapevano
""Dovevano
sapere. Ma il loro atteggiamento e' stato 'se stai facendo qualcosa
di sbagliato non vogliamo saperne niente'"
Radiocor archivio
MA
VENIAMO AL DEBITO PUBBLICO
Lo
Stato , non avendo più sovranità monetaria, prende moneta a debito
dalle banche private, in cambio il
governo emettere buoni, certificati di prestito, promesse di
successivo ripagamento della somma, maggiorata degli "interessi".
Insomma i Governi sono
ridotti in fondo come dei signori Rossi qualsiasi, ed a pagare la
festa siamo noi super tassati e derubati , letteralmente derubati e
prima o poi vi racconterò come.
Comunque,
i danari
vanno restituiti con gli interessi.. e sappiamo tutti noi
correntisti come funzionano gli interessi bancari, se ci si è
trovati di fronte all'esercizio della usura quando ci si è messi
di buzzo buono ( Adusbef ) a dipanare una certa matassa che stava
mettendo sul lastrico milioni di famiglie ed aziende.
Le
nostre tasse servono per lo più a ripagare questo debito, ma non ce
la faremo mai, il ricavato di una tassazione oppressiva di tipo
medioevale ( anche il 75%), esercitata sui medio/piccoli che è
quindi già oltre al sopportabile e che già sta danneggiando la
economia reale, non riuscirà mai a ripagare la grande truffa, truffa
che comporta finanziarie lacrime e sangue e ora decreti
milleproroghe contenenti spesso nelle loro pieghe nascoste, risvolti
surreali.
Quindi
il debito pubblico, mettetevelo in testa, così come lo hanno
architettato, non è ripagabile, perchè come ogni rispettabile
SCHEMA TRUFFALDINO PONZI, abbisogna che sempre nuovi finanziamenti
coprano il vecchio debito, le tasse che ci succhiano, non bastano,
quindi si fanno nuovi debiti e così via , una infinita truffaldina,
vergognosa catena di S, Antonio, simile a quella per la quale
sconterà il carcere a vita Madoff
Ormai
gli edifici storici, ricchi di opere d'arte sono delel banche, un
patrimonio enorem, che in massima parte stiamo pagando NOI,
sottraendo ricchezza ai nostri figli. Eppure quella moneta ha valore
solo in quanto è il nostro lavoro a fornirglielo, le Banche si
arricchiscono e ci usurano solo creando moneta dal nulla, ed
applicano il principo contabile della partita doppia , ve ne do la
spegazione di un economist canadese, Pierre Parisien , che descrive
così il "riflusso bancario"
“I
soldi più importanti sono il credito. Il credito più importante è
il credito creato dal nulla dal sistema bancario. L’ottanta
percento del volume d’affari in Canada usa questa moneta che in
realtà non esiste. Le banche lo affittano, proveniente dal nulla,
alle persone, e quando rientra ritorna nel nulla”.
Il
fatto è che di questo rientro nel nulla non vi è traccia, le
conseguenze sono evidenti .. un enorme arricchimento delle banche .
Così
avviene:
Se
prendete a prestito 1.000 euro da una banca, questa iscrive 1.000
euro nel vostro conto cosicché, in effetti, crea mille euro che
prima non esistevano. Questa somma è un asset per voi poiché potete
spenderlo, ma un passivo per la banca poiché deve darvelo a
richiesta (o attraverso un prelievo o tramite un assegno).
Considerando che questa banca garantisce migliaia di prestiti
all’anno, è ovvio che tutte queste esposizioni manderebbero presto
in bancarotta la banca se non ci fosse una controgaranzia per il
passivo.
Questa
garanzia è il patrimonio che è di proprietà della banca. Quando
prendete a prestito 1.000 euro quindi, la banca li crea due volte:
una volta per voi – come esposizione della banca – ed una per sé
stessa, il prestito – che è un attivo per la banca ed un passivo
per voi. (A livello contabile, il prestito è già di proprietà
della banca, ancor prima di essere rimborsato. Questo spiega perché,
se non riuscite a pagare le rate del mutuo, la banca vende la vostra
casa e si prende l’ammontare del prestito).
Ora, ovviamente
non avete preso in prestito questi mille euro per lasciarli fermi sul
conto. Facciamo l’esempio che acquistiate della merce dal Sig. X e
che paghiate con un assegno. Il Sig. X depositerà l’assegno in
banca. La banca aggiungerà 1000 euro sul conto del Sig. X, un
passivo per la banca, e creerà 1000 euro per sé, un patrimonio che
viene aggiunto alla sua riserva. Ma la vostra banca è stata appena
alleggerita di una esposizione di mille euro (da quando l’assegno è
registrato) quindi il sistema bancario nel suo insieme non perde né
guadagna. Quello che è semplicemente uno spostamento di un passivo
da una banca all’altra viene presentato come fosse un nuovo
passivo. La vostra banca dovrebbe cancellare mille euro dal suo
attivo una volte per tutte, per essere in regola coi principi della
contabilità doppia. Non ho trovato nessuna traccia del fatto che lo
faccia e sono convinto che nessun ente di supervisione o auditing lo
vada a controllare.
In Italia la banca
centrale ci tiene moltissimo a mantenere i poteri di controllo e
vigilanza sul sistema bancario… Cane non morde cane. E le Banche in un immenso, intoccato e non mai spiegato al volgo, conflitto di interessi, si controllano da sole. E noi scendiamo in piazza per Ruby rubacuori, mentre altri Ruby rubadanari ci metton le mani in tasca e sperano di fare ancora di più con l'aiuto della ossuta manina degli Amato e forse del sorriso pacioccoso di un redivivo Prodi. Ricordate che i conti che al proposito ci hanno ammannito, sono frallocchi, toccheranno quasi tutti , non solo i ricchi, anzi quelli si sono già premuniti da un pezzo, Viva L'Italia.
|
- Si prega di inserire commenti riguardanti l'articolo.
- Commenti ritenuti offensivi verranno eliminati.
- E' severamente vietato qualsiasi tipo di spam. Cose del genere verranno cancellate.
- I commenti verranno approvati dall'Amministratore prima di venire pubblicati.
- Ricordarsi di inserire il codice numerico nell'apposito box
- Se il codice è errato riaggiornare la pagina (refresh)
|
Riporta quest'articolo sul tuo sito!
1. la gente Scritto da
Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
, il 10-05-2011 15:44 Grazie Mauro, io ci provo a spiegare quello che posso, ho anche aperto un gruppo su FB, ma se numericamente siamo abbastanza, nei fatti siamo a commentare in pochi e la gente non si rende bene conto a mio modo di vedere, quanto la stanno prendendo in giro. La mia idea era quella di spiegare ai non addetti, alla gente comune come me.. non riesco più di tanto, in realtà. Posti cone face book ti portano a capire: se fai un gruppo che pubblica aforismi scontati, vecchi, da scatola di cioccolatini e ene sforni 2 al giorno con pupazzetti, luccichini e fiorellini, fai il pieno. Siano al livello delle bambine di 13 anni dei miei tempi, siamo forse un popolo di immaturi? Chi sa.
|
2. Scritto da Mauro, il 10-05-2011 13:44 Un articolo che spiega qualcosa di tanto importante, vecchio ormai di tre mesi, non ha ancora nessun commento. Ma cosa legge la gente?
|
Powered by AkoSuite 2007 |