Nei giorni passati ci hanno informato, senza troppo rumore, che
è bastato un po' di freddo, perchè gelassero le condutture nella
irlanda del Nord e di consegenza 40 mila e passa famiglie
restassero senza acqua: una serie di "inaspettate "
esplosioni dei tubi.
Inaspettate? In Irlanda del nord si aspettavano un inverno mite ?
Avevavo per caso dato retta al cretinario che voleva il pianeta
surriscaldato dalle fatte delle vacche? Alle scempiaggini di chi ci
invitava a non tirare lo sciacquone a lavarci di meno, a non accender
la luce, per poi farci scoprire che il Vate ammerikano abitava
case principesche ultra illuminate, ultra fornite di cessi e
piscine?
Presto comunque la verità irlandese è saltata fuori, sia pure
appena accennata: in realtà sono mancati i necessari investimenti
nella rete idrica che fa appunto ormai acqua da tutte le parti.
Il leader dell’Ulster Unionist Party
Tom Elliot dice che devono essere trovate risposte a due domande:
“Oggi l’Esecutivo si riunisce in risposta alla crisi idrica”,
ha affermato Elliot. “Devono rispondere a due domande: perché
Northern Ireland Water non è stata all’altezza del
compito di fornire un servizio di emergenza, e perché le
comunicazioni di Northern Ireland Water con la popolazione
sono state un ridocolo pasticcio?”
Insomma questa Europa che non c'è ci ha rotto l'anima , e
continua, con le privatizzazioni dei servizi. Tutto deve andare ai
privati, gli Stati si posson tirare le seghe , i politici dedicarsi
ad amene riunioni in giro per il mondo , dove non sembra combinino un gran chè, visto che man mano gli sottraggono potere, (quando basterebbero delle video conferenze, meno
costose ) , seguite da bellissime foto di gruppo, con le dentiere
rispettive ben lucidate, abbracci e pacche paterne sulle spalle, ad
indicare superiorità di questo o di quello, quando son tutti ormai solo delle comparse.
Intanto il vapore va
avanti guidato da lobby che per forza di cose fanno gli interessi
degli azionisti. Industrie strategiche e servizi sono ormai in mano
a chi se ne strafrega del bene comune.
Raccontavano che la
privatizzazione del servizio dell'acqua avrebbe portato
all'ammodernamento delle reti idriche, nei fatti lo vediamo come ci
stanno riducendo e non solo in Irlanda, ma anche qui in Italia, dove
ci stanno ammazzando di tumori: l'arsenico, il fluoro, il vanadio e
chi sa che altro. E poichè noi siamo furrrbi, a costoro destra e
sinistra radicali compresi, vogliono regalare il bene acqua, in
realtà la vogliono privatizzare al più presto, dopo noi possiamo
pure crepare per l'arsenico o perchè ci hanno tolto pure la pelle
con bollette da rapina, se già lo fanno ora, immaginiamo quando
avranno tutto il potere.
E questa delinquenziale politica di svendita del bene pubblico,
viene accelerata dalla crisi prodotta dal settore della finanza,
dalla sua avidità, dai suoi errori che dobbiamo pagare noi e per i
quali la BCE ci chiede di privatizzare, accelerare con le
privatizzazioni di ogni residuato bene pubblico; ma poichè si
prevede non basterà , ci vorranno manovre di lacrime e sangue,
tagli ulteriori al già magro welfare.
Il tutto senza nessunissima attenzione al bene comune, alla
società, alla occupazione, alla qualità dei servizi; unico faro:
l'interesse dei privati , delle banche, e della finanza da rapina.
Hanno fretta le Banche, hanno fretta i globalizzatori, se ne
fregano della stabilità, presto, presto: spostiamo popolazioni,
presto presto i moderni alchimisti vogliono i risultati, chi se ne
frega della alienazione delle popolazioni, chi se ne frega che si
creano masse di poveri e di disadattati, se miseria ed ingiustizia
aumentano? Avanti, forziamo la mano, su via i valori che richiamano
alle antiche culture, via anche un minimo accenno alla cristianità,
ma che scherziamo? Una religione che parla d'amore, ci credesse
qualcuno!
Chi sa i loro super pagati professoroni di sociologia come si
fregano le mani, un mondo nuovo, senza vecchiumi del passato, una
bella tavola rasa, distruggiamo tutto e riedifichiamo, si avremo
quella che Germaine Tillion* chiamava clochardisation dei membri meno
forti della vecchia società.. e chi se ne frega! Unico neo: le
carceri cominciano a diventare insufficenti.. e vabbene!!
Privatizziamo anche quelle che poi avverrà come nell'Amerika che
tanto piace alle nostre acute menti progressiste: un aumento
ulteriore della popolazione carceraria, con opportune modifiche al
codice penale, potremmo anche noi sbattere in carcere per 20 anni chi
meriterebbe se mai una pena a due o tre anni.. ma sai che business!!
E poi abiamo sempre Bigfarma, con tante belle idee, di cui parleremo
presto. Per ora:
Viva l' Ammerika e viva la BCE!!
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