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La rete idrica Irlandese le colpe della Europa, i moderni alchimisti . PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
lunedì 03 gennaio 2011

Irlanda migliaia senza acqua

Nei giorni passati ci hanno informato, senza troppo rumore, che è bastato un po' di freddo, perchè gelassero le condutture nella irlanda del Nord e di consegenza 40 mila e passa famiglie restassero senza acqua: una serie di "inaspettate " esplosioni dei tubi.

Inaspettate? In Irlanda del nord si aspettavano un inverno mite ? Avevavo per caso dato retta al cretinario che voleva il pianeta surriscaldato dalle fatte delle vacche? Alle scempiaggini di chi ci invitava a non tirare lo sciacquone a lavarci di meno, a non accender la luce, per poi farci scoprire che il Vate ammerikano abitava case principesche ultra illuminate, ultra fornite di cessi e piscine?




Presto comunque la verità irlandese è saltata fuori, sia pure appena accennata: in realtà sono mancati i necessari investimenti nella rete idrica che fa appunto ormai acqua da tutte le parti.

 

Il leader dell’Ulster Unionist Party Tom Elliot dice che devono essere trovate risposte a  due domande:

“Oggi l’Esecutivo si riunisce in risposta alla crisi idrica”, ha affermato Elliot. “Devono rispondere a due domande: perché Northern Ireland Water non è stata all’altezza del compito di fornire un servizio di emergenza, e perché le comunicazioni di Northern Ireland Water con la popolazione sono state un ridocolo pasticcio?”

Insomma questa Europa che non c'è ci ha rotto l'anima , e continua, con le privatizzazioni dei servizi. Tutto deve andare ai privati, gli Stati si posson tirare le seghe , i politici dedicarsi ad amene riunioni in giro per il mondo , dove non sembra combinino un gran chè, visto che man mano gli sottraggono potere, (quando basterebbero delle video conferenze, meno costose ) , seguite da bellissime foto di gruppo, con le dentiere rispettive ben lucidate, abbracci e pacche paterne sulle spalle, ad indicare superiorità di questo o di quello, quando son tutti ormai solo  delle comparse.

Intanto il vapore va avanti guidato da lobby che per forza di cose fanno gli interessi degli azionisti. Industrie strategiche e servizi sono ormai in mano a chi se ne strafrega del bene comune.

Raccontavano che la privatizzazione del servizio dell'acqua avrebbe portato all'ammodernamento delle reti idriche, nei fatti lo vediamo come ci stanno riducendo e non solo in Irlanda, ma anche qui in Italia, dove ci stanno ammazzando di tumori: l'arsenico, il fluoro, il vanadio e chi sa che altro. E poichè noi siamo furrrbi, a costoro destra e sinistra radicali compresi, vogliono regalare il bene acqua, in realtà la vogliono privatizzare al più presto, dopo noi possiamo pure crepare per l'arsenico o perchè ci hanno tolto pure la pelle con bollette da rapina, se già lo fanno ora, immaginiamo quando avranno tutto il potere.

E questa delinquenziale politica di svendita del bene pubblico, viene accelerata dalla crisi prodotta dal settore della finanza, dalla sua avidità, dai suoi errori che dobbiamo pagare noi e per i quali la BCE ci chiede di privatizzare, accelerare con le privatizzazioni di ogni residuato bene pubblico; ma poichè si prevede non basterà , ci vorranno manovre di lacrime e sangue, tagli ulteriori al già magro welfare.

Il tutto senza nessunissima attenzione al bene comune, alla società, alla occupazione, alla qualità dei servizi; unico faro: l'interesse dei privati , delle banche, e della finanza da rapina.

Hanno fretta le Banche, hanno fretta i globalizzatori, se ne fregano della stabilità, presto, presto: spostiamo popolazioni, presto presto i moderni alchimisti vogliono i risultati, chi se ne frega della alienazione delle popolazioni, chi se ne frega che si creano masse di poveri e di disadattati, se miseria ed ingiustizia aumentano? Avanti, forziamo la mano, su via i valori che richiamano alle antiche culture, via anche un minimo accenno alla cristianità, ma che scherziamo? Una religione che parla d'amore, ci credesse qualcuno!

Chi sa i loro super pagati professoroni di sociologia come si fregano le mani, un mondo nuovo, senza vecchiumi del passato, una bella tavola rasa, distruggiamo tutto e riedifichiamo, si avremo quella che Germaine Tillion* chiamava clochardisation dei membri meno forti della vecchia società.. e chi se ne frega! Unico neo: le carceri cominciano a diventare insufficenti.. e vabbene!! Privatizziamo anche quelle che poi avverrà come nell'Amerika che tanto piace alle nostre acute menti progressiste: un aumento ulteriore della popolazione carceraria, con opportune modifiche al codice penale, potremmo anche noi sbattere in carcere per 20 anni chi meriterebbe se mai una pena a due o tre anni.. ma sai che business!! E poi abiamo sempre Bigfarma, con tante belle idee, di cui parleremo presto. Per ora:

Viva l' Ammerika e viva la BCE!!



  • Germaine Tillion famosa etnologa




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