Che noi le boicottiamo o meno, la frittata è fatta.

I Cinesi, ormai è evidente,non possono capire per limite culturale evidentemente,  che lo spirito dei giochi che non è quello di considerare i Tibetani un impiccio al loro  perfezionismo folle e vuoto.

Non è quello di permettere ai Cinesi tout court di ammazzare tibetani inermi e soffocare nel sangue la rivolta pacifica di un popolo i cui diritti umani vengono violati e calpestati impunemente da troppo tempo

Ma che ne sanno , che ne hanno capito nel loro disumano ed algido operare come formichine solerti per organizzare un evento ridotto ad un vanto, ad un business, del valore simbolico di pace e fraternità tra i popoli, loro che arrivano a commettere atrocità disumane contro un popolo mite e spirituale onde ottenerne addirittura la estinzione della razza?

La fiaccola è simbolo del fuoco di Prometeo, il che significa che simboleggia la civiltà umana, il progresso e la fratellanza fra gli uomini. Spogliata del suo significato che resta? Di che spirito sono portatori i Cinesi dopo decenni di repressione violenta contro i Tibetani volta a distruggerne la cultura, la religione , le usanze, nessuno lo sa.

E pensare che i Tibet è stato tra i primi fondatori dell'ONU, che li   ha aiutato assai... al solito.

E certo il problema che non toglie il sonno agli Europei assetati di “affari” e nemmeno agli storici paladini Italiani dei diritti umani , notoriamente un po’ strabici e talvolta colpiti da cecità totale.
Non guarderò le Olimpiadi, come moltissimi già dicono, ma se mi capitasse , io vedendo quella fiamma potrei pensare solo alle violenze contro i Tibetani, ai diritti umani violati, alle paccottiglie dannose che invadono i nostri mercati, ad uno Stato senza anima, senza spiritualità, senza amore,  che anzi teme la spiritualità, l’amore, abbarbicato ad un disumano materialismo, servo derl profitto, uno Stato  estraneo perfino al  medio sentire Europeo; potrei solo pensare alle torture cui sottopongono le donne tibetane .

Nelle prigioni cinesi le donne tibetane – detenute anche solo per per aver pacificamente espresso la propria opinione - sono soggette a severe violenze, che includono la tortura ripetuta e lo stupro. Le monache buddiste tibetane, che rappresentano oltre l’80% delle prigioniere politiche, sono sistematicamente oggetto di violenza. Botte, fame, stupro, assalto da parte di cani feroci, obbligo di rimanere in piedi sotto il sole per molte ore, violenze di ogni genere, disgustose sevizie, sono comuni forme di tortura che non voglio neanche riportare.

No, sono tra i tanti che non guarderà le Olimpiadi sporche di sangue, consapevole e non dimentica  del martirio di un popolo di cui non sembra interessare un granchè a nessuno, consapevole del fatto che lo spirito della fiaccola olimpica è stato calpestato , non solo dai Cinesi, ma soprattutto dagli altri popoli che accettando quel che succede, al di la delle formali proteste, risultano sostanzialmente collusi con queste barbarie. Mi dispiace, ma le Olimpiadi dopo  la tappa in Cina, non saranno più le stesse, checché ne dicano gli amanti del business e dei potenti.

Commenti (2)

2. Corsari del gusto Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 19-03-2008 22:15 E' una storia incredibile. Ma ? una storia antica, ? anni che i cinesi opprimono i tibetani nella grande indifferenza di un mondo guardone. Segnala

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