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Le prossime inutili elezioni e l'automa della politica, il giocoliere , perché votare? Video PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
lunedì 17 dicembre 2012




Siamo in vista delle solite superflue elezioni, ma stamattina di sorbirmi le solite menate dei giornali per essere “informata” come si conviene ad ogni buon cittadino, non mi riusciva: quel che è deciso, è deciso, e le decisioni non si formano certo nel nostro costoso Parlamento, ridotto a una schiera di esecutori di ordini. In che senso poi costoro dovrebbero rappresentare il popolo sovrano.. mi sfugge. Mi è quindi venuto naturale di bighellonare per il web, e mi sono imbattuta in questo breve filmato bbc che trovo eccezionale: “ L'automa della politica, il giocoliere”, fa parte di un documentario della bbc che si riferisce all' affare Gladio, e fu trasmesso nel 1992 da Raitre.

L'argomento è antico, complesso, annoso, ed insoluto, ma quello che mi ha divertito e in un certo senso intrigato, è la conclusione del breve filmato, in fondo quello che ci resta dei tanti misteri è la realtà espressa in questa breve apparizione di Federico Umberto D' Amato, personaggio sconosciuto ai più ( me compresa ), ma che viene definito “principe” dello spionaggio, così archivio di Repubblica descrive la breve apparizione di d'Amato nell'articolo sui giocolieri del terrorismo


incontrastato e discusso "principe" dello spionaggio italiano, per oltre trent' anni capo dell' Ufficio Affari Riservati del ministero degli Interni, ha il volto illuminato da una lampada. Ha accanto una preziosa marionetta del Settecento. La mostra alla telecamera e spiega, con occhi luccicanti di eccitazione: "Questi pupazzi - i francesi li chiamano automates, noi li chiamiano automi, dal greco autòmàtos, che si muove da sé - sono la metafora del tentativo di dar vita a una vita che non esiste. Vede, hanno una loro mobilità deliziosa. Ecco, quest' automa, in fondo, riassume un po' il nostro argomento. Direi che questo è il pupazzo della politica, questo è il giocoliere, le jongleur".

In fondo il principe dello spionaggio esprime, in modo assai arguto ed originale, quello che tutti dicono di sapere, anche se poi nei fatti agiscono da perfetti inconsapevoli e si perdono nell'inutile esercizio di giustificare, capire , raccontare e spiegare, la politica di questo o di quell'automa.

Meraviglia che l 'uomo della strada, ancora oggi, nonostante le amare esperienze vissute in questo paese e che evidentemente gli sono troppo spesso scivolate addosso senza lasciare traccia, si lascia ancora convincere da promesse risibili, spera, si illude, come povera mosca nel bicchiere, disperata ed impotente, che sempre ricade al fondo, ma che ciononostante, dopo ogni caduta si rimette su e riprova, spera e s'illude l'italiano medio che questo o quello sarà l'uomo o il partito della provvidenza.

Povero insetto, ci spera ancora di potersi liberare da quel peso che percepisce di aver sul capo, senza mai poterlo veder bene. E' forse quello il famoso cerchio sovrastrutturale al quale ogni tanto si accenna? Chi lo sa, certo che pesa, e gli uomini comuni , come da disegno sovrastrutturale, proprio  come la mosca nel bicchiere, perdono tempo in sogni e sforzi inutili. Si mettono ad ad ascoltare e poi discutere su quel nulla che i politicanti, ligi al ruolo assegnato , gli gettano, e che altro non sono se non semplici manciate di briciole rafferme.

Con facce toste esemplari, sparano balle e mezze verità dalle poltrone dei costosi e profondamente inutili vari talk che il cittadino stesso si paga e che, dovrebbe ormai essere evidente, servono non ad informare, ma piuttosto a fare credere di essere informati avendoci riempito la testa di dati inutili, quisquilie, bazzecole e pinzillacchere, direbbe Toto', purchè non si pensi , non si comprenda..non si facciano pericolosi collegamenti di idee.


E d'altra parte è metodo antico e sempre valido, ed è nelle cose direi: dai ad un bimbo educato con fermezza , al quale si è voluto recidere ogni attitudine alla ribellione, alla autodeterminazione, una semplice pallina colorata per distrarne la attenzione ed una caramellina , e quello non solo farà il bravo, ma se vorrai, farà esattamente quello che vuoi tu!

Breve ed efficace quindi il filmato ci pone in sostanza tutti noi che guardiamo al posto che ci compete: bambini inconsapevoli incantati davanti al baracchino delle marionette della politica, che, di qualunque colore sia la loro veste, mosse a comando, ci impediscono di vedere chi muove il meccanismo e perchè. Se questo è come crediamo in molti, più o meno il sistema, ci si dovrebbe attrezzare. Il sistema è pessimo, melmoso e nebuloso? Certo, ormai lo abbiamo più che provato sulla nostra pelle, allora è da cretini percorrere quel sentiero con scarpini da ballo. Bisogna conoscere il sentiero, capire, per attrezzarsi, senza velleitarismi inutili. Combatterlo senza conoscerlo? Piuttosto imparare a difendersene per vivere meno peggio sia possibile, ma questo deve partire da noi, ovvio che non partirà da nessun politico: se lo facesse, il puparo lo accantonerebbe o peggio.

Noi in Italia abbiamo pagato più di tutti in Europa, basti pensare a quanto welfare negato, alle remunerazioni basse e super tassate ecc.. perchè? Cosa ci manca rispetto ai cittadini degli altri Paesi? Io credo che sia la consapevolezza.

Siamo noi i principali carnefici di noi stessi, noi ..si potrebbero riportare studi storici, sociologici, fare voli pindarici intriganti per approfondire il perché ed il per come, ma quel che conta è la realtà nuda e sola: noi siamo i principali nemici di noi stessi. Ne è sorta una organizzazione Statale farraginosa, assurda e sostanzialmente iniqua e cattiva, contro il cittadino e non per il cittadino, dove iniquità e cattiveria nascono soprattutto da regolamenti interni alla PA, contorti e dalla ratio nascosta, incomprensibile che lascia intuire meschinerie, e incapacità di ogni genere e grado.

Ora rendiamoci conto di quanto siamo indietro in questo Paese rispetto ai cuginastri d'europa: a che servono tanti partiti? A ZERO, costano e danno da mangiare ad una tribù di sfaccendati ed ai loro servitorelli, che fanno finta di essere necessari. Mentre paesi abitati da cittadini un poco meno inconsapevoli di noi, spendono meno per santificare il rito del voto: due o tre partiti che servono ad indagare gli umori ed i desiderata del popolo al quale si concede ancora il diritto di esprimere le sue preferenze, che comunque non sono condizionate dal vestire di questo o quel politico, o dal suo aspetto fisico ( da noi tempo fa hanno votato in migliaia per un “gran bel ragazzo”, ed era per lo più un nugolo di candide nonnine irresponsabili, da fare sorgere seri dubbi sulla validità del suffragio universale), mentre i chiamati al voto altrove sembrano più sensibili alla scelta in base ad un preciso programma , ben esposto e spiegato che sarà tanto più rispettato dopo il voto, quanto più l'automa della politica esprimerà in esso immagino il volere del burattinaio dietro le quinte, ma dopo aver fatto credere al popolo elettore che è alla sua volontà che ci si sta ispirando, senza che questi si renda conto delle esigenze e degli eventuali antagonismi indotti ad arte.  Noi anche a questa flebile concessione abbiamo rinunciato.

Anche se mi chiedo:  per una simile pantomima, vale ancora la pena andare a votare?




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  Commenti (1)
1. No, no, no e sempre no.
Scritto da Alvaro, il 24-12-2012 16:09
Ciao Maria Stella, come sai e' dal secolo scorso, ovvero il 1998, che non vado a partecipare alla "buffonata" delle nostre elezioni ma quest'anno ci stavo ripensando, fino a ieri. E che ci vado a fare? Se il professore in loden non si candida, ma chi si crede di essere sto bel tomo, e poi va lo stesso a fare il premier? Io credo sia giusto in democrazia, ma in Italia mi sembra che questa forma di governo si stia allontanando, votare per il partito e/o la persona che noi vogliamo, che noi scegliamo, che noi al limite conosciamo e pensiamo possa risolvere i problemi e invece qui che succede? Il bocconiano, che sta facendo ingoiare bocconi amari ai soliti noti, non si vuol sporcare le mani, lui e' al di sopra di tutto e di tutti, perfino degli elettori. Sono veramente disgustato, nauseato e comincio a credere che questa nazione abbia bisogno di essere rivoltata nelle alte sfere come un calzino sporco. Alvaro.

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