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Lettera aperta di Gérard DEPARDIEU, a Jean-Marc AYRAULT, primo Ministro di François HOLLAND. PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
lunedì 17 dicembre 2012
depardieu
Premessa doverosa: la pressione fiscale su di noi ITALIANI e' SUPERIORE A QUELLA DEI FRANCESI. Naturalmente da noi, di alzare le aliquote ai redditi alti oltre una certa misura.. non se ne parla, da noi sono più furbi:  massacrano i poveri che vengono mantenuti numerosi e se parlano.. nessuno li ascolta!
Ciò detto Gerard Depardieu, pure facendo le debite differenze di censo, è tutti noi tartassati. Incarna simbolo del cittadino probo, che ha sempre pagato, magari prodotto e dato lavoro, nella speranza di lavorare per il futuro del proprio Paese, futuro di cui pensava avrebbero usufruito i suoi figli. Invece scelte e truffe e camarille alle quali il cittadino comune non ha partecipato ( gli sono state nascoste con cura), hanno deprivato tutti noi ed i nostri figli del nostro futuro, e veniamo anche insultati da gente che, secondo me, non merita nemmeno l'onore di esser citata nei nostri insulti, visto che  non paga le ruberie e gli errori,  ma viene ancora pagata da noi.
Testo della lettera:

 

Miserabile, lei ha detto “miserabile”? Com’è miserabile.

Sono nato nel 1948, ho cominciato a lavorare quando avevo 14 anni come tipografo, come magazziniere e poi come artista drammatico.
Ho sempre pagato le tasse e le imposte, di qualsiasi aliquota e di qualsiasi Governo.
In nessun momento non ho ottemperato ai miei doveri.

I film storici che ho interpretato, sono la testimonianza del mio amore per la Francia e per la sua storia.
Personaggi più illustri di me sono stati esiliati o hanno abbandonato il nostro Paese.
Sfortunatamente non ho più nulla da fare qui, ma continuerò ad amare i francesi e il pubblico con cui ho condiviso molte emozioni!

Parto, perchè considerate che il successo, la creazione, i talenti, in pratica la differenza, debbano essere sanzionati.
Non chiedo approvazione, ma potreste almeno rispettarmi. Tutti coloro che hanno lasciato la Francia, non sono stati insultati come il sottoscritto.
Non devo giustificare le ragioni della mia scelta, che sono tante e intime.

Parto dopo aver pagato, nel 2012, l’85% di imposte sul reddito. Ma voglio conservare lo spirito di questa Francia, che era bella e che spero lo resterà.

Vi restituisco il mio passaporto e la mia tessera della mutua, di cui non mi sono mai servito.
Non abbiamo più la stessa patria, io sono un vero europeo, un cittadino del mondo, come mi ha sempre inculcato mio padre.

Trovo miserabile l’accanimento della giustizia nei confronti di mio figlio Guillame, giudicato da Giudici che l’hanno condannato, quando era ancora un ragazzo, a 3 anni di prigione per 2 grammi di eroina, quando molti altri venivano risparmiati per reati ben più gravi.

Non condanno tutti quell che hanno il colesterolo alto, la pressione alta, il diabete, quelli che bevono troppo alcol o che si addormentano sul loro motorino: sono uno di loro, come i vostri cari media amano sempre ripetere.

Non ho mai ammazzato nessuno, non penso di avere dei demeriti, ho pagato 145 MILIONI di € di imposte in 45 anni, ho dato lavoro ad 80 persone nelle aziende che sono state create per loro e gestite da loro.
Non sono qui per lamentarmi, né per vantarmi, ma rifiuto il termine “miserabile”.

Chi siete voi per giudicarmi così, glielo chiedo signor Ayrault, primo Ministro del signor Hollande, vi chiedo, chi siete voi?

Malgrado i miei eccessi, il mio appetito, il mio amore per la vita, sono un essere libero, signore, e non voglio essere maleducato.

Gérard DEPARDIEU
Traduzione di Valentina Cavinato


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  Commenti (2)
1. Scritto da Fabrizio, il 20-12-2012 11:17
Se è vero che paga l'85% di tasse, chi l'ha insultato si dovrebbe dimettere
2. http://sauraplesio.blogspot.com/
Scritto da Nessie \n Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo ' target='_blank'>website, il 17-12-2012 20:17
Ecco un uomo con la schiena dritta. L'85% di un reddito in tassazione è usura, ma ormai siamo immersi nell'usura e il guaio è che non ci facciamo neanche più caso. Ciao MARISTA. 
 
Nessie

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