Lettera aperta di Marco Pannella al
presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
E, per conoscenza
AL MINISTRO DEGLI ESTERI
FRANCO FRATTINI
AL SEGRETARIO PER I RAPPORTI CON GLI
STATI
DELLA SEGRETRIA DI STATO DELLA SANTA
SEDE
CITTÀ DEL VATICANO
S.E. MONS. DOMINIQUE MAMBERTI
AL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL
CONSIGLIO
GIANNI LETTA
Roma, 2 novembre 2010
Signor Presidente,
spero che sia tuttora possibile che tu
mi ascolti, secondo quanto mi hai tante volte riferito esser
consiglio della tua adorata mamma. La quale –credimi – oggi vive
in quella compresenza di viventi e di morti che un grande
straordinario italiano, uno delle mie parti – Aldo Capitini – del
quale tu non sai naturalmente quasi nulla, ci insegnava la realtà.
Ciò premesso, ecco cosa avrei da
dirti. Per un riflesso personale e politico Franco Frattini di getto
ha raccolta e fatta propria la mia offerta: andiamo subito a Bagdad,
per vedere Tarek Aziz e convincerlo a rischiare la vita anziché
rassegnarsi alla morte.
Ma, se la direzione è giusta, da cosa
nasce cosa. Io ti ri-propongo quanto – grazie soprattutto a Gianni
– nel corso di un decennio tu hai accettato di far tuo, in modo
determinante, nostro: sia per la creazione della giurisdizione
internazionale, la Corte Penale; sia sulla Moratoria Universale della
pena di morte; sia su una attuale nostra ennesima “follia”;
quella di proporre ai 192 stati dell’Onu di porre al bando le
mutilazioni genitali femminili, affidandoci alla saggezza della 65ma
Assemblea Generale dell’Onu, attualmente in corso .
Te ne propongo ora un’altra: facciamo
che la salvezza dal boia di stato, di Tarek Aziz e degli altri cinque
condannati a morte, non costituisca “solo” la conquista per dei
Caini privilegiati.
Potremmo/dovremmo invece, cogliere
questa occasione per suggerire, chiedere a tutto il complesso di
potere irakeno di far propria quella moratoria universale della pena
di morte che, oltre tutto, era stata annunciata dal primo gestore
della sovranità irakena, il governatore americano Brennen: poi
immediatamente annullata dal governo iracheno di Al-Maliki.
È ovvio che questo progetto non
potrebbe non coinvolgere l’attività del Segretario Generale
dell’Onu Ban Ki-moon, per manifesto suo dovere d’ufficio,
perché si passi ormai all’azione per sostenere il valore della
Moratoria Universale per quegli Stati che mostrano patente necessità
di essere aiutati a rispettarla in pratica. Malgrado – davvero –
“quasi tutto”, sarei, saremmo onorati di esserti e averti
accanto, con il Ministro degli Esteri del tuo Governo, e il prezioso
(e stressato, temo) tuo Sotto Segretario: Gianni Letta. Il tuo
apporto si rivelerebbe certamente determinante, e come tale lo
illustreremmo, per doveroso amor di verità.
Tutto questo costituirebbe occasione
per positivamente coinvolgere la possente rete dei tuoi migliori
amici (non di rado fra i peggiori nostri avversari), a sostenere
questa impresa; sin dai prossimi giorni, come sarebbe prudente,
opportuno.
Per nostra e mia parte ho già
formalmente auspicato che l’autorità Vaticana corrispondente a
quella di Franco Frattini, Mons. Mamberti, voglia sostenere e
partecipare all’impresa.
Tu sai meglio di me quanto, in casi
analoghi, determinazione e rapidità congiunte, siano preziose,
necessarie.
Questo ti chiedo, Presidente, Silvio;
personalmente, convintamente, formalmente a nome del Partito
Radicale, e dei Nonviolenti, ben distinti dai movimenti
“pacifisti”. M’auguro una tua positiva, urgente risposta te ne
ringrazio fin d’ora.
Credimi
Tuo
Marco Pannella
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1. Il prezzo della Vita Scritto da
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, il 03-11-2010 13:11 Salve Marista. Tutto a questo Mondo ha un suo prezzo, nei paesi islamici poi anche le sentenze di Morte lo hanno. Ora come ti dicevo su FB gli irakeni d’oggi sono gli stessi che ieri fecero la Guerra agli iraniani di oggi, cioè i persiani di ieri e il Pazzo di Teheran a una buona memoria, poi c'è il fattore terrorismo islamico, insomma l'Irak ha bisogno dell'occidente, e nel Mondo mussulmano tutto ha un prezzo, anche la Vita, anche le sentenze capitali. Vedremo se la Diplomazia occidentale fa sul serio oppure è il solito paravento diplomatico e fuoco di paglia e la sentenza sarà eseguita. Ciao
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