Drone
Non esistono armi intelligenti, esistono solo uomini intelligenti che non usano armi, ma diplomazia, dialogo, rispetto per i popoli
Non mi piace nessuna guerra, men che
meno quello che si sta facendo in definitiva contro le popolazioni
del Nord Africa, e che a me sembra ingiusto e oltre tutto pericoloso. A
rinfocolare le mie paure , a rafforzare le mie riserve, arriva
questo articolo di cubainforma, articolo di Fidel Castro che oltretutto
riporta un racconto che se fosse obiettivo, sarebbe agghiacciante.
Non sono antiamericana come Fidel, non sono antinessuno, ma sono
stanca, questo si, di guerre, terrorismo, speculatori siderali,
affamatori di popoli, furbi di ogni colore e razza.
UN FUOCO CHE PUO' BRUCIARE TUTTI riflessione di Fidel Castro
Si può essere o meno d’accordo con le idee politiche di
Gheddafi, ma l’esistenza della Libia come stato indipendente e
membro della Nazioni Unite, non lo può discutere nessuno.
Però
il mondo non è giunto a quello che dal mio punto di vista,
costituisce oggi una questione elementare per la sopravvivenza della
nostra specie: l’accesso di tutti i popoli alle risorse materiali
di questo pianeta. Non ne esiste un altro nel Sistema Solare che
possieda le più elementari condizioni della vita che conosciamo.
Gli Stati Uniti hanno sempre trattato d’essere un crogiolo
di tutte le razze, di tutti i credo e di tutte le nazioni, bianche,
negre, gialle, indie e meticce, senza altre differenze che non
fossero quelle dei padroni e degli schiavi, dei ricchi e dei poveri,
ma tutti dentro i limiti delle frontiere: al nord il Canada, al sud
il Messico, a est l’Atlantico e a ovest il Pacifico.
L’Alasca,
Puerto Rico e le Hawai erano semplici incidenti storici.
La
complicazione del tema è che non si tratta di un nobile desiderio di
coloro che lottano per un mondo migliore, che è degno di rispetto
come le credenze religiose dei popoli. Basterebbero alcuni tipi di
isotopi radioattivi emanati dall’uranio arricchito, consumati in
quantità relativamente piccole degli impianti elettro nucleari, che
non esistono nella natura, per porre fine alla fragile esistenza
della nostra specie. Mantenere questi residui in volumi crescenti
sotto sarcofagi di cemento armato e acciaio, è una del maggiori
sfide della tecnologia.
Fatti come l’incidente di Chernobil
o il terremoto del Giappone hanno posto in evidenza questi rischi
mortali.
Il tema che desidero affrontare oggi non è questo,
ma lo stupore con cui ho osservato ieri nel programma Dossier di
Walter Martínez, della televisione venezuelana, le immagini filmate
della riunione tra il capo del Dipartimento alla Difesa, Robert
Gates, e il Ministro alla Difesa del Regno Unito, Liam Fox, che ha
visitato gli Stati Uniti per discutere la criminale guerra dalla NATO
contro la Libia. Era difficile da credere ma il ministro inglese ha
vinto l’Oscar: era un fascio di nervi, era teso, parlava come un
pazzo e dava l’impressione di sputare le parole.
Ovviamente
era giunto all’entrata del Pentagono, dove Gates lo ha accolto
sorridente.
Le bandiere dei due paesi, quella dell’antico
impero coloniale britannico e quella del suo figliastro, l’impero
degli Stati Uniti, sventolavano in alto, ai due lati, mentre si
suonavano gli inni. La cerimonia del paese ospite è stata l’inizio,
poi i due ministri sono entrati nell’edificio nordamericano della
difesa e si suppone che abbiano parlato lungamente, stando alle
immagini che ho visto di quando ritornavano, ognuno con un discorso
tra le mani, senza dubbio precedentemente elaborati.
La
cornice dello scenario la costituiva il personale in uniforme.
Nell’angolo a sinistra si vedeva un giovane militare alto,
magro, apparentemente rosso di capelli, con la testa rasata, il
berretto con la visiera nera calata quasi sino al collo, che
presentava il fucile con la baionetta, e che non batteva ciglio e non
lo si vedeva respirare, come la stampa di un soldato disposto a
sparare una palla di fucile o un missile nucleare con la potenza
distruttiva di 100000 tonnellate di TNT.
Gates ha parlato con
il sorriso e la naturalezza di un padrone.
L’inglese invece
lo ha fatto nella forma che ho spiegato.
Poche volte ho visto
una cosa così orribile. Esibiva odio, frustrazione, furia e un
linguaggio minaccioso contro il leader libico, esigendo la sua resa
senza condizioni, e lo si vedeva indignato perché gli aerei della
poderosa NATO non erano riusciti a sconfiggere in 72 ore la
resistenza libica.
Mancava solo che esclamasse: “Lacrime,
sudore e sangue”, come Winston Churchill quando calcolava il prezzo
da pagare per il suo paese nella lotta contro gli aerei nazisti. In
questo caso il ruolo nazifascista lo sta facendo la NATO, con le sue
migliaia di missioni di bombardamento con gli aerei più moderni che
il mondo ha mai conosciuto.
Il colmo è stata la decisione
del governo degli Stati Uniti, che ha autorizzato l’uso degli aerei
senza pilota, per ammazzare uomini donne e bambini libici come in
Afganistan, a migliaia di chilometri dall’Europa occidentale, ma
stavolta contro un popolo arabo e africano, di fronte agli occhi di
centinaia di milioni di europei e nientemeno che a nome
dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. *
Il Primo Ministro
della Russia, Vladimir Putin, ha dichiarato ieri che queste azioni di
guerra sono illegali e vanno al di là della cornice di accordi del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
I brutali
attacchi contro il popolo della Libia. che acquistano un carattere
nazi-fascista, si possono utilizzare contro qualsiasi popolo del
Terzo Mondo.
Realmente mi stupisce la resistenza che sta
presentando la Libia.
Ora questa bellicosa organizzazione
dipende da Gheddafi: se resiste e non si sottomette alle sue
esigenze, passerà alla storia come uno dei grandi personaggi dei
paesi arabi.
La NATO attizza un fuoco che può bruciare tutti
!
www.cubainforma.it
* Non credo, non posso credere che l'America o la Nato, come afferma Fidel siano spinti da pdop e vogliano "ammazzare uomini donne e bambini libici come in
Afganistan, a migliaia di chilometri dall’Europa occidentale, ma
stavolta contro un popolo arabo e africano, di fronte agli occhi di
centinaia di milioni di europei e nientemeno che a nome
dell’Organizzazione delle Nazioni Unite." Non scherziamo, am cosa pensate che crederanno uomini, donne , bambini che morranno per un qualche errore delle armi "intelligenti?"
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