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Marista Urru Il TARLO: misteri italiani e il rimedio alla crisi PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
venerdì 17 gennaio 2014



ITALIA: una classe dirigente  di grande qualità, specchiata onestà e  valore , disperata  si interroga , cosa fare per uscire dalla crisi che misteriosamente non accenna a diminuire, anzi peggiora di ora in ora?

"Abbiamo diminuito i salari, abbiamo quindi ottenuto che i consumi calassero, abbiamo  ristretto tutti i redditi della gente comune, aumentato i nostri, ovviamente, e di conseguenza abbiamo aumentato al massimo le tasse.


Arrivano i primi risutati e diligentemente stiamo facendo chiudere migliaia di aziende al giorno e quindi man mano che diminuisce la riscossione di tasse e gabelle, noi, sempre con grande diligenza e prontezza, aumentiamo ulteriormente le tasse, le more, le multe..in questo senso  lavoriamo come dannati, perfino ci diamo da fare per rubare, mettiamo in conto mutande e pannolini, case ed affitti, viaggi , spese  di ogni genere, gioielli e scampagnate, merende ed aperitivi,libri e pettinini..ma non basta!
Appena possibile facciamo requisire capannoni, macchinari, licenziare  i lavoratori più esperti e meglio formati, imbarcando precari ed immigrati. Stiamo riuscendo persino a bloccare gli investimenti di chi  ha risorse che, ovviamente, in mancanza di prospettive di profitto ed in regime di tasse siderali.. col cavolo che investe più.. e, meraviglia delle meraviglie..nonostante il nostro impegno di amministratori, L'italia non cresce, ed  aumenta la disoccupazione, la popolazione inviperita ci taccia di incapacità.. i creditori reclamano  il debito che aumenta sempre più, dei tipi strani si suicidano, ma onestamente, cosa possiamo fare più di quanto abbiamo fatto?

Forse dovremmo solo togliere il disturbo ed andare all'inferno come qualche cattivone suggerisce? Possibile che il rimedio sia questo?

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