La Germania non sta poi tanto bene
come si crede, o ci vogliono fare credere. Da anni bara sui conti,
lo fa in modo ben congegnato, ma sempre un trucco crucco è , lo
spiegano bene a luogocomune.net
“ Sappiate che sono 16 anni che
l'impeccabile Germania bara sui suoi conti pubblici,non includendo
tra le passività quelle generate dalla Kreditanstalt für
Wiederaufbau(KfW),e che ammontano alla bellezza di 428 miliardi di
euro.Ma cos'è questo KfW?Si tratta di una sorta di nostra Cassa
Depositi e Prestiti,posseduta per l'80% dallo Stato e per il restante
20% dai Länder.La KfW fa mutui a enti locali e piccole e medie
imprese. E detiene partecipazioni cruciali in colossi come Deutsche
Post e Deutsche Telekom.Mica male,vero?
È vigilata dai ministeri
delle Finanze e dell'Industria, e non dalla Bundesbank. Grazie al
legame di ferro con lo Stato, la KfW conquista la medaglia d'oro
nella classifica mondiale dell'affidabilità, stilata da Global
Finance, e il massimo rating da parte di Moody's, Standard Poor's e
Fitch:lo stesso della Repubblica federale.
Le sue obbligazioni
sono dunque uguali ai Bund. Ma a differenza dei Bund, magicamente non
entrano nel conto del debito pubblico. Se vi entrassero,come
la logica del Trattato di Maastricht vorrebbe, il debito pubblico
tedesco salirebbe da 2.076 miliardi a 2.504 miliardi(di gran lunga il
più alto debito pubblico europeo),e la sua incidenza sul prodotto
interno lordo 2011 balzerebbe dall'80,7% al 97,4%.Bella
differenza,eh?
Per non parlare poi
del fatto innegabile che la Germania si sta avvantaggiando
vergognosamente delle difficoltà dei paesi più deboli.
Ciononostante
anche la Germania è un Paese in crisi, anzi secondo Gallino
addirittura sarebbe
"Un Paese sull’orlo
dell’esplosione sociale, dove a 5 milioni di persone sono
corrisposti 500 euro al mese per 15 ore di lavoro
la settimana, e il 22% dei lavoratori dipendenti, soprattutto operai,
ricevono meno della metà del salario mediano”.
Evidentemente non
ce la raccontano giusta, come man mano emerge.
Tutta l'Europa
soffre mentre si spreme il popolo per sostenere le banche, mentre
si pretende che i contribuenti sopportino sacrifici, subiscano
surreali predicozzi e dai governanti illuminati, si fa per dire e
periodicamente dalla teutonica pulzella che farebbe meglio a badare
strettamente al suo paesello. Le banche però, che ci fanno con i
soldini? Ci pagano per esempio milioni e milioni di euro ai
manager, e beneficiano di ricchi dividendi gli azionisti ( quelli
grandi ovviamente ).
L'eventualità che
si stia seguendo la Germania su di una strada sbagliata non sembra
preoccupare i Governi apparentemente ipnotizzati dal piglio
dittatoriale germanico e comunque molto ben oliati dal sistema.
Ci
hanno preso gusto a spremerci. Gli rende facile il giochino;
evidentemente è un po' come per quei figli di papa' che hanno
accesso al cassettino delle “spese di famiglia”, aprono,
arraffano e volano via pel mondo a “farsi valere”!
Immagino
quanti inorridiranno, come osi? La Germania è austera, noi stiamo
solo pagando il fio delle nostre colpe che la Germania non ha.
Stupidaggini, informatevi, ma non sui nostri giornali non potrebbero
certo raccontarvi sprechi da parte di chi ha l'ingrato compito di
“cambiare il modo di pensare degli Italiani”.
Ma vi siete mai
chiesti cosa vogliono cambiare del nostro modo di pensare? Avete mai
cercato di raggiungere una visione appena appena panoramica? Vi fanno
credere che sia un problema di correttezza commerciale , vero? Ma
ragionate, se è appurato il sistema disinvolto con cui la Germania
presenta i suoi conti, se considerate che spesso quello che per
noi è orribile corruzione, e che da lavoro ai giornalisti per giorni,
in Germania è stato reso legittimo e naturale..racconta Parpaiola in Fulmine e blackout 2003
: “l'accaparrarsi lucrativi contratti di lavoro con
regalini e favori vari, sia in Italia sia nel mondo, rientrava
nell'ordine dell'ordinaria amministrazione, tanto che proprio per
questo avevano istituito ( alla Siemens . Ndr ) un reparto chiamato
Relazioni Pubbliche, con tutte le spese e costi del caso detraibili
dalle Tasse Federali, purtroppo però per i pignoli della
Guardia di Finanza Italiana, il tutto rientrava nell'ambito
della Corruzione e di interessi personali in atti d'Ufficio.
Il problema sta appunto nell’ interpretazione dei fatti. “
Quindi cari Italiani, prima di abboccare a certe fiabe...
informatevi, abbandonate i facili entusiasmi e mettete in moto il
senso critico, se ancora ve ne hanno lasciato una briciola!ca
E Quando Merkel afferma, incredibilmente seria e senza
arrossire «Ci vorranno più di cinque anni per superare
l'attuale crisi economica. Dobbiamo trattenere il respiro per cinque
anni o più». c'e' bisogno di rigore per convincere il mondo che
vale la pena investire in Europa''. E' necessario ''essere rigorosi
per convincere il mondo che e' redditizio investire in Europa'':
''molti investitori non credono che manterremo le nostre promesse in
Ue'', ha aggiunto.
A questo punto, se proprio non vi
hanno cotto il cervello dovreste per lo meno porvi qualche domanda,
del tipo, davvero questa Cancelliera non si rende conto che dopo
altri 5 anni del suo rigore, non saremo credibili, ma defunti ?
Ora, sembra ormai assodato che non
solo l'Italia è in recessione, ma che tutta la zona euro lo è in
vario grado , e molte sono le voci allarmate dalla così detta cura
del rigore che giova solo alla Germania che si avvantaggia alla
grande delle difficoltà dei vicini stroncati dal rigore
mentre:Süddeutsche
Zeitung: «Il governo non avrebbe potuto dimostrare in
maniera più plateale di essere disinteressato anche al
consolidamento dei conti dello Stato, paradossalmente quella misura
che Berlino pretende insistentemente dai suoi partner europei. I 600
miliardi di entrate fiscali offrivano l’occasione per chiudere i
conti in anticipo, e invece per il 2013 sono stati previsti 19
miliardi di nuovi debiti. L’assenza del ministro delle Finanze al
vertice del 4 novembre era già di per sé il segnale che nulla
sarebbe cambiato». (Lettera 43)
Ma non è finita…. Sono tre esempi. «Ma bastano a farci
capire», spiega Karl-Heinz Däke, «come i politici spendano i
nostri soldi». Däke, 69 anni, ha appena publicato un libro di
successo dal titolo ‘Gli spreconi di miliardi’, contro la Casta
in salsa teutonica che getterebbe al vento, ogni anno, almeno 30
miliardi di euro, il 5 per cento del totale della spesa pubblica che
ammonta a 600 miliardi.
E se già ora, grazie al rigore
alacremente preteso da Monti, ed alla stangata data alla casa nel Bel Paese,
Tedeschi, Olandesi ed austriaci se ne vanno a fare shopping di case
per vacanze in montagna in Alto Adige a prezzi di saldo... cosa
pensate accadrà dei nostri beni, non solo case, tra 5 anni di
ulteriore rigore? E chi credete che ci accatterà per un tozzo di
pane? Basta credere alle favole, siete grandicelli ormai!
Ma allora
cosa del nostro modo di pensare ed essere vogliono cambiare ? Ve lo
scrivo tra qualche giorno.
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