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Merkel spera in altri 5 anni di rigore, poi non le resterebbe che raccoglier i frutti PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
lunedì 05 novembre 2012
Italia spolpata
La Germania non sta poi tanto bene come si crede, o ci vogliono fare credere. Da anni bara sui conti, lo fa in modo ben congegnato, ma sempre un trucco crucco è , lo spiegano bene a luogocomune.net

 “ Sappiate che sono 16 anni che l'impeccabile Germania bara sui suoi conti pubblici,non includendo tra le passività quelle generate dalla Kreditanstalt für Wiederaufbau(KfW),e che ammontano alla bellezza di 428 miliardi di euro.Ma cos'è questo KfW?Si tratta di una sorta di nostra Cassa Depositi e Prestiti,posseduta per l'80% dallo Stato e per il restante 20% dai Länder.La KfW fa mutui a enti locali e piccole e medie imprese. E detiene partecipazioni cruciali in colossi come Deutsche Post e Deutsche Telekom.Mica male,vero?




È vigilata dai ministeri delle Finanze e dell'Industria, e non dalla Bundesbank. Grazie al legame di ferro con lo Stato, la KfW conquista la medaglia d'oro nella classifica mondiale dell'affidabilità, stilata da Global Finance, e il massimo rating da parte di Moody's, Standard Poor's e Fitch:lo stesso della Repubblica federale.
Le sue obbligazioni sono dunque uguali ai Bund. Ma a differenza dei Bund, magicamente non entrano nel conto del debito pubblico. Se vi entrassero,
come la logica del Trattato di Maastricht vorrebbe, il debito pubblico tedesco salirebbe da 2.076 miliardi a 2.504 miliardi(di gran lunga il più alto debito pubblico europeo),e la sua incidenza sul prodotto interno lordo 2011 balzerebbe dall'80,7% al 97,4%.Bella differenza,eh?

Per non parlare poi del fatto innegabile che la Germania si sta avvantaggiando vergognosamente delle difficoltà dei paesi più deboli.

Ciononostante anche la Germania è un Paese in crisi, anzi secondo Gallino addirittura sarebbe

"Un Paese sull’orlo dell’esplosione sociale, dove a 5 milioni di persone sono corrisposti 500 euro al mese per 15 ore di lavoro la settimana, e il 22% dei lavoratori dipendenti, soprattutto operai, ricevono meno della metà del salario mediano”.

Evidentemente non ce la raccontano giusta, come man mano emerge.

Tutta l'Europa soffre mentre si spreme il popolo per sostenere le banche, mentre si pretende che i contribuenti sopportino sacrifici, subiscano surreali predicozzi e dai governanti illuminati, si fa per dire e periodicamente dalla teutonica pulzella che farebbe meglio a badare strettamente al suo paesello. Le banche però, che ci fanno con i soldini? Ci pagano per esempio milioni e milioni di euro ai manager, e beneficiano di ricchi dividendi gli azionisti ( quelli grandi ovviamente ).

L'eventualità che si stia seguendo la Germania su di una strada sbagliata non sembra preoccupare i Governi apparentemente ipnotizzati dal piglio dittatoriale germanico e comunque molto ben oliati dal sistema.

Ci hanno preso gusto a spremerci. Gli rende facile il giochino; evidentemente è un po' come per quei figli di papa' che hanno accesso al cassettino delle “spese di famiglia”, aprono, arraffano e volano via pel mondo a “farsi valere”!

Immagino quanti inorridiranno, come osi? La Germania è austera, noi stiamo solo pagando il fio delle nostre colpe che la Germania non ha. Stupidaggini, informatevi, ma non sui nostri giornali non potrebbero certo raccontarvi sprechi da parte di chi ha l'ingrato compito di “cambiare il modo di pensare degli Italiani”.

Ma vi siete mai chiesti cosa vogliono cambiare del nostro modo di pensare? Avete mai cercato di raggiungere una visione appena appena panoramica? Vi fanno credere che sia un problema di correttezza commerciale , vero? Ma ragionate, se è appurato il sistema disinvolto con cui la Germania presenta i suoi conti, se considerate che spesso quello che per noi è orribile corruzione, e che da lavoro ai giornalisti per giorni, in Germania è stato reso legittimo e naturale..racconta Parpaiola in Fulmine e blackout 2003   : “l'accaparrarsi lucrativi contratti di lavoro con regalini e favori vari, sia in Italia sia nel mondo, rientrava nell'ordine dell'ordinaria amministrazione, tanto che proprio per questo avevano istituito ( alla Siemens . Ndr ) un reparto chiamato Relazioni Pubbliche, con tutte le spese e costi del caso detraibili dalle Tasse Federali, purtroppo però  per i pignoli della Guardia di Finanza Italiana,  il tutto rientrava nell'ambito della Corruzione e di interessi personali in atti d'Ufficio.

Il problema sta appunto nell’ interpretazione dei fatti. “

Quindi cari Italiani, prima di abboccare a certe fiabe... informatevi, abbandonate i facili entusiasmi e mettete in moto il senso critico, se ancora ve ne hanno lasciato una briciola!ca

E Quando Merkel afferma, incredibilmente seria e senza arrossire «Ci vorranno più di cinque anni per superare l'attuale crisi economica. Dobbiamo trattenere il respiro per cinque anni o più». c'e' bisogno di rigore per convincere il mondo che vale la pena investire in Europa''. E' necessario ''essere rigorosi per convincere il mondo che e' redditizio investire in Europa'': ''molti investitori non credono che manterremo le nostre promesse in Ue'', ha aggiunto.

A questo punto, se proprio non vi hanno cotto il cervello dovreste per lo meno porvi qualche domanda, del tipo, davvero questa Cancelliera non si rende conto che dopo altri 5 anni del suo rigore, non saremo credibili, ma defunti ?

Ora, sembra ormai assodato che non solo l'Italia è in recessione, ma che tutta la zona euro lo è in vario grado , e molte sono le voci allarmate dalla così detta cura del rigore che giova solo alla Germania che si avvantaggia alla grande delle difficoltà dei vicini stroncati dal rigore mentre:Süddeutsche Zeitung: «Il governo non avrebbe potuto dimostrare in maniera più plateale di essere disinteressato anche al consolidamento dei conti dello Stato, paradossalmente quella misura che Berlino pretende insistentemente dai suoi partner europei. I 600 miliardi di entrate fiscali offrivano l’occasione per chiudere i conti in anticipo, e invece per il 2013 sono stati previsti 19 miliardi di nuovi debiti. L’assenza del ministro delle Finanze al vertice del 4 novembre era già di per sé il segnale che nulla sarebbe cambiato». (Lettera 43)

Ma non è finita…. Sono tre esempi. «Ma bastano a farci capire», spiega Karl-Heinz Däke, «come i politici spendano i nostri soldi». Däke, 69 anni, ha appena publicato un libro di successo dal titolo ‘Gli spreconi di miliardi’, contro la Casta in salsa teutonica che getterebbe al vento, ogni anno, almeno 30 miliardi di euro, il 5 per cento del totale della spesa pubblica che ammonta a 600 miliardi.

E se già ora, grazie al rigore alacremente preteso da Monti, ed alla stangata data alla casa nel Bel Paese,  Tedeschi, Olandesi ed austriaci se ne vanno a fare shopping di case per vacanze in montagna in Alto Adige a prezzi di saldo... cosa pensate accadrà dei nostri beni, non solo case, tra 5 anni di ulteriore rigore? E chi credete che ci accatterà per un tozzo di pane? Basta credere alle favole, siete grandicelli ormai!

Ma allora cosa del nostro modo di pensare ed essere vogliono cambiare ? Ve lo scrivo tra qualche giorno.



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