Misterioso mondo della finanza , si avvale di parole e formule
magiche,
misterioso e temibile come l'antro degli alchimisti. Ogni giorno quelle
parole
e formule ci vengono incontro dai
giornali, dai blog, o per bocca di un annoiato impiegato di Banca, come
zanzare
sulla superficie di uno stagno, a nugoli. Difficile capire il criterio
che regola quei movimenti convulsi , quello
zigzagare di voli. Vinti, in genere
rinunciamo.
Ma una inquietante parola vaga di
questi tempi insistente per l'etere:
rating. Vediamo un po' se noi come poveri apprendisti stregoni, ce la
facciamo
a capire questa breve formuletta magica
Estrapoliamo un po' qua e un po' là, mescoliamo, e vediamo che esce
fuori:
Se volete muovervi nel misterioso mondo della finanza è
buona norma , prima per esempio di acquistare
delle obbligazioni, rendersi
conto della situazione reale della società da cui
acquistate. Sembra ragionevole, in fondo è quello che fa la Banca con voi se gli
chiedete due lire di fido. Ma un povero cristo,
da dove comincia? Può saperne di
bilanci, analisi ecc, ecc ?
Niente paura, ci sono le agenzie di rating, loro sono specializzate, sanno
analizzare la qualità creditizia delle imprese, degli Stati, delle Banche e ne
ricavano un indice sintetico detto
"rating", e in questo modo sapremo quale
è il "rischio di credito"
Standard&Poor's e Moody's sono le più grandi agenzie in assoluto (solo in secondo piano viene
Fitch)., sono soggetti potenti
ovviamente e ultimamente hanno dato da scrivere e parlare parecchio per aver stilato delle pagelle poco corrispondenti
alla realtà , causando così delle gran
brutte sorprese per piccoli risparmiatori che si sono ritrovati in portafoglio
obbligazioni, difficilmente vendibili e, in alcuni casi, emesse da società di
dubbia solidità finanziaria. Uno per
tutti il caso Parmalat.
Il rating comunque valuta esclusivamente il rischio di
credito . Non misura altre tipologie di eventi (rischio tasso, rischio cambio,
rischio di pagamento anticipato, ecc.) che vengono, invece, lasciate alle
considerazioni del singolo investitore, vi lascio immaginare che succede, che
il poveraccio deve "fare a fidasse" dicono a
Roma , e sappiamo quanti si sono
rovinati per questo.
Ne è sorto un gran discutere e ricercare una soluzione per controllare
finanza e mercati birichini , paginate e paginate, leggi e leggi ed alla fine
l'alchimista di turno non ti ha detto niente o molto poco.
Ma di Rating, se ne riparla perché
le cose vanno maluccio ed allora
si deve rimediare, ottimo ragazzi, qualcuno si preoccupa, si affanna
perché il piccolo risparmiatore mai più debba soffrire, come ci vogliono bene, una
cosa commovente.
E mi commuovo ai primi di Marzo un raggio di luce? Sentite da radiocor ( sole 24 ore)
I Ministri delle Finanze vogliono rompere
l'egemonia delle agenzie, e
prosegue " I Governi dell'Eurozona vogliono rompere l'egemonia delle agenzie
internazionali di rating, le uniche a tutt'oggi in grado di definire la
solvibilita' dei singoli Stati."
Penso ingenua ed incauta
"Finalmente avremo controllo seri, un
punto fermo!", basta con agenzie tipo Standard&Poor's e Moody's,
ora studieranno un sistema serio , terzo davvero ed imparziale e apprendo che si pensa di dare alla BCE le competenze per mettere a punto un proprio
sistema di rating sovrani per gli Stati dell'Eurozona , penso alla Grecia e
immagino che forse.. chi sa, insomma diciamolo, capisco poco, vado avanti leggo qua e là ed il mistero si infittisce, perché ci pensano e
non lo fanno? Pare si tema per la
indipendenza della Banca centrale Europea. Mica pizza e fichi, deve essere un problemone.
Le Banche centrali sono soggetti
indipendenti, pensate che la nostra Banca Centrale, la Banca di Italia perché fosse al massimo grado indipendente
dalla politica è stata ceduta per
poco o nulla alle più grandi banche commerciali e compagnie
d'assicurazione italiane. Questo
significa fare le cose bene e fino in fondo! E infatti potete tutti vedere come stiamo
messi bene in questo Paese!
Anche la Banca
centrale europea è indipendente visto che il trattato di Maastricht (TUE), sancisce il
principio dell'indipendenza della BCE.
Gli alchimisti i maghi della finanza hanno pensato bene
di non lasciare la politica
monetaria nelle mani della politica (
che bel bisticcio di parole) , cosa di
meglio che la politica monetaria
completamente sganciata dalla sfera politica. Non vi convince? Pensate agli
interessi delle genti e dei popoli? Vi
avevano raccontato che la politica a curare quegli interessi era preposta? Ma davvero non vi siete accorti di come e
quanto vanno bene le cose ora che quegli interessi, i vostri interessi sono scomparsi?
Torniamo alla BCE* : che significa la
sua indipendenza, il principio della sua autodeterminazione? Un potere così
grande ha dei contrappesi? E verso la collettività che responsabilità hanno?
I
fumo sale dagli alambicchi, mi acceca povera me, ma cerca e ricerca, ecco:
"Vi deve pur sempre
essere una qualche forma di responsabilità, quanto meno nei confronti della
collettività nel cui interesse si opera ed una seppur minima attività di
controllo, magari di natura politica. ( che bello, allora non siamo nella mani dei bottegai del danaro, non stiamo annegando in un immenso CONFLITTO DI INTERESSI!!! ndr )
A tal proposito, infatti, è previsto tra l'altro che il Presidente del
Consiglio UE ed un membro della Commissione possono partecipare, senza diritto
di voto, alle riunioni del Consiglio direttivo della BCE; ed ancora, è fatto
carico alla Banca Centrale Europea di trasmettere al Parlamento europeo ed alla
Commissione, oltre che al Consiglio europeo, una relazione annuale
sull'attività del SEBC e sulla politica monetaria dell'anno precedente e
dell'anno in corso; inoltre, il Presidente della BCE presenta tale relazione al
Consiglio ed al Parlamento europeo, che ha il potere di sollecitare su di essa
un dibattito generale(15).
D'altro canto, a ben vedere, tutti questi strumenti di controllo, che pur
offrono la garanzia di un continuo ed importante confronto interistituzionale,
si rivelano nei fatti poco penetranti ed incisivi, attribuendo un ruolo minore
ai soggetti istituzionali coinvolti e traducendosi in una verifica democratica
dell'opera della BCE piuttosto modesta." ( da Innovazione e Diritto -
Università degli studi di Napoli Federico II).
Insomma l'interesse della
collettività è il solito vaso di
fragile coccio tra vasi di ferro. E stiamo morendo ammazzati da un immenso conflitto di interessi, i nostri e quello dei bottegai di danaro.
Cerco dopo questa sconsolante
scoperta un po' di consolazione e
vi porto da Andrea Mazzalai su Icebergfinanza che a
proposito di rating racconta:
L'altro giorno passando
per strada, un bimbo mi ha tirato la giacca e guardandomi dolcemente mi ha
chiesto con l'aria innocente: " Ma a
cosa servono le agenzie di rating....sai ho letto che...."
FRANCOFORTE, 19
aprile (Reuters) - La Banca
centrale europea esorta le banche a non dipendere
esclusivamente dalle agenzie di rating per le proprie decisioni di
investimento, alla luce della deludente prova di sè data da queste ultime
durante la crisi. "Si sconsiglia l'affidamento esclusivo alle agenzie di
rating ... perché queste potrebbero arrivare troppo tardi a modificare il
rating sull'affidabilità creditizia di una controparte chiave", scrive la Bce in un rapporto sulle
lezioni da trarre dalla crisi finanziaria. Reuters
.... ma allora
Signore, perchè nessuno fa nulla per fermare questo gioco pericoloso..." ha concluso il bambino con un
sorriso malizioso! Ho provato a raccontarli che nella finanza, l'autoambulanza
arriva sempre sul luogo dell'incidente quando è già stato concelebrato il
funerale, ma sembra che non abbia compreso sino in fondo.
Beata innocenza, la
stessa innocenza che ieri ho osservato nelle dichiarazioni di un capo
economista di Goldman Sachs su Bloomberg, che condivideva le sue
"preoccupazioni" per quanto sta accadendo in Grecia, mentre
l'autoambulanza a sirene spiegate, lentamente riduceva il rating della stessa
Grecia, solo dopo che l' Eurostat ne constatava l'avanzamento di una evidente
metastasi.
Si beata innocenza, come
quella che ha accompagnato la gente comune in questi anni di
spensieratezza, ma salutando il bimbo con un sorriso....ho aggiunto:
"
Si dice
che per sopravvivere qui bisogna essere matti ...quasi come un cappellaio...e
per fortuna io lo sono! La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non
riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità! .... .
*
BCE i lavori
Il Consiglio dei governatori è l'organo decisionale supremo della
Banca centrale europea. Esso è composto dai 6 membri del Comitato esecutivo e
dai governatori delle 12 banche centrali della zona euro. E' presieduto dal
presidente della BCE. Compito fondamentale del Consiglio dei governatori
consiste nel definire la politica monetaria della zona euro. In particolare, il
Consiglio è abilitato a fissare i tassi di interesse ai quali le banche
commerciali possono ottenere moneta (vale a dire liquidità) presso la banca
centrale. Il Comitato esecutivo della Banca centrale europea comprende il
presidente della BCE, il vice-presidente e altri 4 membri, nominati di comune
accordo dai capi di Stato o di governo dei Paesi che costituiscono la zona
euro. Il Comitato esecutivo è incaricato di attuare la politica monetaria
definita dal Consiglio dei governatori e, in tale contesto, impartisce le
istruzioni necessarie alle Banche centrali nazionali. Prepara inoltre le
riunioni del Consiglio dei governatori ed è responsabile per la gestione
corrente della BCE. Il Consiglio generale infine è il terzo organo decisionale
della Banca centrale europea. E' composto dal presidente e dal vice-presidente
della BCE, nonché dai governatori delle 25 banche centrali nazionali degli Stati
membri dell'Unione europea. Il Consiglio generale contribuisce alle funzioni
consultive e di coordinamento della BCE nonché ai preparativi in vista di
un'eventuale allargamento della zona euro.
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