Montecitorio: Salone d'oro
Un uomo stanotte si è volontariamente
bruciato vivo davanti al palazzo simbolo della politica, prontamente
soccorso dai carabinieri, è gravissimo con ustioni sull'80% del
corpo. Non sappiamo molto di lui: età tra i 40 ed i 50 anni. Di
certo sappiamo che un simile gesto è dettato dalla disperazione. Ne
abbiamo visti altri, alcuni altri ci saranno stati nascosti.
Una classe dirigente che riduce i suoi
cittadini a tale parossismo di disperazione da costringerli, pur di
fare sentire una voce, sia pure ridotta ad urlo di dolore e rabbia
per le ingiustizie, ad atti atroci come questo è classe dirigente
che non solo non sa fare come evidente, il suo lavoro, ma dimostra
tutta la sua indifferenza colpevole , al di là del gioco delle
apparenze, per le le diuturne ruberie , le ingiustizie, la stolida
severità verso i deboli e cecità verso i forti, che sta massacrando
una civiltà, un popolo , le sue future generazioni, al di là delle
parole di circostanza e di pre – voto.
Uno Stato siffatto, che nasconde la
sua sostanziale volontà di prevaricazione dei meno forti in difesa
degli interessi dei più forti, e lo fa in modo vile, ponendosi
dietro il paravento di altri prevaricatori: quelle ormai note Entità
Sovranazionali che stanno operando fattivamente e in modo non più
occulto, a destrutturare Stati e Nazioni, non è più Stato: ha perso
la sua legittimazione, avendo abdicato alle sue funzioni e tradito
il patto con il popolo , sia pure ridotto a mero contribuente da
spennare e ridurre magari alla disperazione come sempre più spesso
vediamo.
Le Istituzioni, profumatamente pagate,
che avrebbero dovuto agire da un pezzo , per onorare il su detto
patto, non lo fanno, incuranti del crimine che la inerzia configura,
ma restano prone ad entità sovranazionali il cui fine non più
occulto è ormai quello di destrutturare Stati e Nazioni per poter
meglio imporre le loro regole, regole auto scelte , senza controlli,
che spingono alla realizzazione di una specie di confuso far west
globale.
Lo Stato è morto o moribondo, si è
auto eliminato, mentre restano, povere e misere maschere avide ed
ottuse, le sue vestali oscene: i politici, questi poi meriterebbero
ben altro appellativo, ma sappiamo tutti nel nostro cuore di che
pasta stanno dimostrando d'essere, non meritano altra considerazione
che il disprezzo per averci svenduto alle banche, e non da oggi, ne restano tracce in leggi ad hoc che man mano vanno incontro ai desideri dei banchieri che intanto scalpitano per abolire il reato d'usura ! Ma non gli bastava, in epoca di globalizzazione hanno globalizzato anche il tradimento: ci hanno mollato in mano alla finanza internazionale figlia di quegli enti su nominati, quelli che destrutturano Stati e Nazioni, che arrivano a fare di tutto pure di privarci financo del ricordo di culture che potrebbero anche poco ostacolarli. A simile gente che vuoi dare se non il disprezzo più sentito ed imperituro?
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