NASCE LA FEDERAZIONE ITALIANA DEI MOVIMENTI AGRICOLI: FIMA |
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Scritto da Marista Urru
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sabato 14 gennaio 2012 |
E’ un giorno particolare quello dell’ 11 gennaio 2012: finalmente
gli agricoltori italiani avranno una nuova rappresentanza del
settore.
Sarà una rappresentanza moderna, snella, non burocratica, senza
costi per gli agricoltori e formata da veri agricoltori senza
stipendi e apparati da mantenere.
Per noi dell’ASPAL, sostiene il presidente GIAMMATTEO e il vice VALERI, è una grande gioia ed un bellissimo risultato, visto che da quando è nata l’ASPAL, (ottobre 2009), puntavamo alla federazione nazionale dei movimenti autonomi, INSIEME ALLE ALTRE REGIONI, per dare piu’ forza alla nostra azione.
E’ stata costituita a Roma e si chiama FIMA (Federazione Italiana Movimenti Agricoli), con l’obiettivo di rappresentare le istanze di un mondo agricolo sempre piu’ in difficolta’. Ne fanno parte associazioni e movimenti di tutta Italia, dall’ Emilia Romagna sino alla Sicilia ,che a Roma hanno finalmente dato alla luce l’ atteso organismo di tutela.
La struttura è stata fondata da: Anlac (Italia), Tavolo Verde (Puglia e Basilicata), AS.P.A.L. (Lazio), Comitato Spontaneo Uniti per non morire (Molise), Cospa (Abruzzo), C.I.C.C. (Campania), GTA Gruppo Trasversale Agricoltori (Emilia Romagna), Movimenti per l’Umbria, Comitati in rete (Sicilia), associazione Lega della terra, Associazione Durum Lucano, e sarà aperta al contributo di altri movimenti agricoli italiani.
L’ASPAL, e gli altri movimenti elencati, sono stati ricevuti alla XIII Commissione Agricoltura della Camera, per un audizione, dove hanno annunciato il nuovo soggetto unitario di rappresentanza.
La commissione ha preso atto del nuovo soggetto che rappresentera’ le istanze dei suoi associati e di tutta l’ agricoltura italiana, complimentandosi con tutti, perche’ le aggregazioni facilitano a detta del presidente della commissione RUSSO, anche le iniziative e le riforme della politica in tutti i settori.
Gli esponenti della federazione hanno evidenziato la grave situazione in cui versa il settore, proponendo una moratoria immediata dei debiti pregressi con l’ Inps, con le Banche e con l’Agenzia delle Entrate per dare respiro alle sofferenze degli agricoltori. Inoltre hanno prospettato alla Commissione, la necessita’ di ottenere in sede europea, una deroga che consenta all’ Italia di ripensare la propria politica agricola nazionale, e proposto di rivedere i livelli di inasprimento fiscale disposti dall’ ultima manovra (Imu, costi dei contributi, accise), che colpiscono ingiustamente i mezzi di produzione. Consapevoli della grave situazione economica del Paese, sono state formulate anche delle prime proposte a costo zero per lo Stato: (riforma modalità di assegnazione del gasolio, liberalizzazione dei Caa – Centri assistenza agricola) e una regolamentazione dei mercati per spuntare gli artigli alla speculazione e garantire il giusto reddito, alla stregua di una legge già esistente in Francia.
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