Un augurio sentito e meditato da
Marista, si, riprendiamoci quello che è nostro e che ci è stato
rubato, l'augurio è che noi tutti si trovi la forza per capire fino
in fondo i torti che ci vengono fatti da gente di poco o nessun
valore. Siamo stati ingabbiati in un mondo infame, duro e cattivo
senza reale motivo che non sia l'arricchimento di pochi sulle spalle
dei molti, e non è accettabile, si va contro la dignità dell'uomo,
si va contro la natura dell'uomo, si fa violenza al proprio simile
con gratuita ferocia, non è accettabile, non dovete, non dobbiamo
accettarlo per la stessa dignità nostra e dei nostri figli
Sentite cosa fra l'altro scriveva nel
2004 un Cappuccino, Padre Aldo Bergamaschi,come commento al Vangelo
di Luca laddove ( 19, 1 -10 ) si narra di Zaccheo il pubblicano che
spontaneamente si converte alla vista di Gesù e dona metà delle sue
ricchezze ai poveri , ma promette anche di restituire i beni ai
frodati quadruplicandoli.
“Quel dare la metà ai poveri ci
turba, Nota Padre Bergamaschi, perché tutti condanniamo il
latrocinio giuridico, ma pochi sanno vedere con l’occhio di Cristo
il latrocinio sociale che è sempre in atto. Ecco con quale occhio il
cristiano giudica la situazione, in Italia, in Europa, in tutto il
mondo. Marx aveva perfettamente ragione, quando definiva lo Stato in
questo modo: “Lo stato è una classe che ne opprime un’altra
mediante leggi”.
Lo trovo grandioso come commento al
presente che ci attanaglia: Il dramma della nostra epoca è che si
usano le leggi, e ormai da troppo tempo, per legalizzare ladrocinii
sociali , estrema violenza degli Stati e delle classi dominanti sugli
uomini. Con felice ed abusata sintesi : poveri sempre più poveri e
ricchi sempre più ricchi, mentre i bambini in Grecia svengono dalla
fame e milardi di Euro finiscono nel ventre senza fondo di Banche
e loro giannizzeri.
Per chi volesse leggere tutta la
predica di Padre Bergamaschi, la riporto, convinta che se ne
possano trarre spunti di consapevolezza attualissimi ancora, tanto
più necesssari in un mondo sempre più miope che ha perso spesso il senso della dignità e del rispetto delle persone, e niente meglio del messaggio evangelico può aiutarci a "mettere a fuco quello che non lo è più"
Vangelo: Luca (19,1-10) – I poveri
prima dei frodati
In quel tempo, Gesù, entrato in Gerico,
attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei
pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli
riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora
corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché
doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo
sguardo e gli disse: “Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo
fermarmi a casa tua”. In fretta scese e lo accolse pieno di gioia.
Vedendo ciò, tutti mormoravano: E’ andato ad alloggiare da un
peccatore!”.
Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore:
“Ecco, Signore, io dò la metà dei miei beni ai poveri; e se ho
frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto”. Gesù gli
rispose: “Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché
anch’egli è figlio di Abramo; il Figlio dell’uomo infatti è
venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”.
La predica di Padre
Bergamaschi:
“Gerico è una località storica di grandi
richiami, era residenza invernale di Erode, siamo nel nord-ovest del
Mar Morto, con palazzi, piscine, anfiteatro, giardini; Gerico,
Cleopatra se l’era fatta regalare da Antonio. Città di confine,
centro commerciale, aveva gente di imposte al servizio dei romani,
Zaccheo era il loro capo, capo dei pubblicani. Pubblicano vuol dire:
appaltatore, parola ancora in circolazione mi pare. Zaccheo, capo dei
pubblicani e ricco, conosceva le disonestà dei ricchi e le miserie
dei poveri.
Sul piano religioso forse era una
persona inquieta come quel pubblicano che pregava nel tempio.
Nell’incontro con Gesù a casa sua quale fu il tema del colloquio?
L’evangelista Luca non lo dice, proverò a immaginarlo.
Tra un boccone e l’altro Gesù avrà
detto che ci sono due tipi di latrocini: 1) c’è un latrocinio
giuridico (chi viola il codice); 2) c’è un latrocinio sociale, che
pochi vedono e c’è anche quando le leggi sono osservate. E’ una
maniera barbara di istaurare dei rapporti fra di noi, perché si può
fare tutto ciò che non è proibito dalla legge. Questo principio
l’ho udito da un parlamentare italiano e da altri e lo ha stabilito
la Rivoluzione Francese.
Porto l’esempio del treno dove ci
sono carrozze per fumatori e non, c’è dunque una legge. Ma sul
treno c’è forse scritto da qualche parte che non ci si può
accoppiare? Questo è accaduto qualche anno fa in Inghilterra e i
passeggeri dello scomparto hanno dovuto assistere allo spettacolo
senza poter protestare, cosa che avrebbero potuto fare se avessero
fumato in una carrozza dove era proibito. Ecco perché la legge –
quella legge ripetuta dalla Rivoluzione Francese – è nefasta, ed è
nefasta per il problema della socialità.
Dopo il colloquio che Zaccheo ha avuto
con Gesù, ecco la nuova morale scoperta da uno che si riconosce
ladro ascoltando Gesù e la sua predicazione. La nuova morale è
assunta in autonomia, non è Gesù che gli dice quello che deve fare,
ma lui che in maniera autonoma, dopo avere scoperto di essere un
ladro di prima grandezza si decide a mettersi in ordine. Infatti la
morale la deve creare il cristiano in autonomia, dopo avere ascoltato
la novità del Messaggio evangelico.
Ecco cosa dice Zaccheo: “Signore, io
do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno,
restituisco quattro volte tanto”. Gesù non dice bravo, ma dice
semplicemente “La salvezza è entrata in questa casa”.
La carità viene prima della giustizia.
Ecco come don Primo Mazzolari interpretava il fatto che i poveri
vengano prima dei frodati: “i poveri hanno la precedenza perché
sono gli ultimi; i frodati appartengono in genere alla stessa
famiglia dei frodatori”. Tutti e due rischiano dietro la spinta del
guadagno. Zaccheo dà la precedenza ai poveri, perché capisce che la
prima ingiustizia non è il possedere con frode, ma il possedere
molto, mentre c’è chi muore di fame.
Altro è un possedere che garantisca
alla persona (ama il prossimo come te stesso) (amatevi come io ho
amato voi: senza profitto) la sicurezza sociale prevista dal Vangelo.
Il Vangelo non prevede i poveri, ma prevede gli eguali, tutti i passi
in cui si parla dei poveri vanno interpretati secondo questa valenza;
altro è un possedere che da qualche parte produce povertà.
Quel dare la metà ai poveri ci turba,
perché tutti condanniamo il latrocinio giuridico, ma pochi sanno
vedere con l’occhio di Cristo il latrocinio sociale che è sempre
in atto. Ecco con quale occhio il cristiano giudica la situazione, in
Italia, in Europa, in tutto il mondo. Marx aveva perfettamente
ragione, quando definiva lo Stato in questo modo: “Lo stato è una
classe che ne opprime un’altra mediante leggi”.
Sentite i privilegi dei parlamentari in
Italia dopo i loro stipendi: i portaborse, il rimborso delle spese di
affitto, la indennità di carica; poi, il telefono cellulare, la
tessera del cinema, la tessera del teatro, la tessera dell’autobus,
della metropolitana, dei francobolli, dei viaggi arei nazionali, la
circolazione autostrade, piscine, palestre, aereo di Stato,
ambasciate, cliniche, assicurazioni infortuni, assicurazione morte,
auto blu con autista, ristorante, tutto questo gratis. Questo non è
detto con animo cattivo, o per mormorare dal momento che queste cose
le ho già dette ad alcuni parlamentari, ma per aprirvi gli occhi
sulla situazione.
Quel parlamentare cristiano al
Parlamento Europeo, più che andare a dire che lui è contro certi
matrimoni (problema morale che il cristiano deve risolvere in
autonomia), dovrebbe dire che coltivano l’ingiustizia sociale in
maniera endemica, che sono tutti degli Zacchei e istituzionalizzano
il latrocinio sociale.
Proseguo scandalizzato: la sola camera
dei deputati costa al cittadino 2.215 Euro al minuto. Non voglio
istigarvi per carità, ma spiegare il passo evangelico, dove Zaccheo
esce da quello stato in forza del richiamo di Gesù.
Zaccheo, lascia ai poveri e ai frodati,
non lascia nulla a Gesù Cristo, lo dico perché un predicatore ha
osato interpretare le parole di Zaccheo come una offerta a Gesù
perché li desse ai poveri. Gesù dice che la salvezza è entrata in
quella casa perché finalmente la fede nell’Assoluto mette un po’
di ordine nel contingente.
Quella di Zaccheo è una soluzione tra
le tante possibili. E’ entrata la salvezza, ciò che Zaccheo potrà
fare adesso che ha capito il senso del Messaggio evangelico, – che
prima di tutto mira all’eguaglianza tra gli uomini soprattutto tra
quelli che credono – è imprevedibile. Zaccheo non segue Gesù –
il giovane ricco era stato invitato da Gesù a farlo – forse era
sposato e aveva dei figli. Zaccheo però taglia in due quello che lui
ritiene necessario per sé e fa un grande gesto evangelico, andando
attorno al patrimonio, rendendo cristiana la sua presenza nel
sociale.
Diventa cristiano, il mondo continua
come prima, ma lui non è più responsabile di quelle ingiustizie,
perché per quanto stava in lui ha messo rimedio a questo disordine”.
(Reggio nel Web n. 94 del 2 Novembre
2004)
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