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Nella vischiosa palude laziale qualcosa si muove, e Marista ve ne scriverà spesso..
Scritto da Marista Urru
martedì 18 gennaio 2011
Definisco da sempre il profondo Lazio, luogo
in cui vivo da tempo, ma con la sensazione di essere una mosca rimasta
invischiata nella colla della melma del
sottobosco politico amministrativo, come la mia
palude.
È questa regione a me pare, un raccogliticcio della summa
di tutti i mali dell'Italia dello
sgoverno, benché, come non mi stancherò mai di evidenziare, sussistano sacche
preziose di gente ed operatori che,sempre più disperatamente, cercano di ovviare
al tracollo prossimo venturo. Ma nella palude
laziale si muove qualcosa di nuovo: i cittadini
si aggregano ed è nata da tempo la
RETE DEI CITTADINI. Sono
rimasta a lungo dubbiosa, non voglio assolutamente fare politica, non voglio
assolutamente contribuire a cambiare una classe politica con una altra classe
politica, ma voglio, ove fosse possibile, occuparmi di quelli che sono i miei
interessi, quindi seguirò da presso questo movimento di cittadini che si muove sul territorio che è il mio, e
farò partecipi i miei lettori e gli amici delle battaglie di questi cittadini e delle scoperte che certo faremo, comunicando tra noi, del mondo che, malgrado noi, cerca di sovrastarci.
SEGUE:
di Alex, dal network di giornalismo indipendente OpenJournalist
Reduce dall'ultima assemblea aperta della RETE DEI CITTADINI, voglio
condividere con voi le mie sensazioni.
C'è un grande contrasto tra l'aria ottimistica, la voglia di fare, la
capacità di ascolto, i tentativi di aggregazione tra persone e gruppi diversi
ma uniti dalla voglia di dare un'alternativa che si
respiravano l'altra sera al Fusolab durante la riunione ed il clima che si vive
oggi in un paese in fase declinante, in mano a cosche mafiose e politiche,
vertici di una società di intrallazzoni. raccomandati, dove non c'è più spazio
per cultura, competenza, onestà, dove si esercità il potere solo a fini di
guadagno personale e di lobby, ignorando bellamente le esigenze dei cittadini.
Ci siamo ritrovati, eravamo alcune decine di persone, non solo iscritti alla
RETE DEI CITTADINI, ma anche appartenenti di altri gruppi, c'erano gli amici di
Alternativa, con la presenza di Giulietto Chiesa, il fondatore di questo
movimento, c'erano amici del "Nuovo Partito d'Azione", c'erano amici Umanisti,
altri amici di vari gruppi territoriali ed iscritti alla RETE DEI CITTADINI,
quindi provenienti da PBC, Partito del Sud, Democratici Diretti, Rinnovamento
Politico Italiano, Rete dei Cittadini di Aprilia, Meetup ed altri gruppi o
associazioni, non me ne vogliano se mi sono scordato qualcuno
Tutti insieme a confrontarci in uno spirito di grande, straordinaria
collaborazione. Sembra incredibile che ci si possa confrontare sulle
idee e non su poltrone, cariche o assessorati, eppure è così. Non avrei mai
pensato un giorno di poter essere catapultato in un consesso di questo tipo,
sembra fantapolitica per chi, come me, ha avuto modo di respirare, se pure in
modo molto fugace, i miasmi della solita politica della CASTA, identica al di
là delle presunte bandiere ideologiche e colorazioni politiche.
Si è parlato di Democrazia Diretta, di Moneta Alternativa, di Ambiente, di
Diritto ad una Informazione Libera e di tanto altro, con proposte di progetti
specifici in questi ed altri campi.
Invece fuori accadono le solite cose. Sui giornali si parla delle nuove
infamanti accuse ad un capo del governo ormai al capolinea, arrivato ormai al
minimo storico di consensi nonostante la grancassa mediatica che lo protegge,
si parla di Fiat, della vittoria dei sì al referendum di Mirafiori, ma sono
tutte, al solito, armi di "distrazione di massa".
La realtà è che l'ltalia è un paese in fase di grande involuzione, sbagliano
i sindacati a pensare che si possa andare avanti con aziende pseudoindustriali
finanziate dai soldi dei contribuenti e sbaglia Marchionne a pensare che il
rilancio della Fiat debba passare sulla pelle dei lavoratori, senza piani di
sviluppo seri, giocando più sulla finanza che sulla innovazione. E pensare che
il programma Marchionne per Mirafiori, così strombazzato da governo e sindacati
compiacenti, prevede ancora il ricorso a cassa integrazione, ad una diminuzione
dei tempi di riposo in catena di montaggio (come se cinque o dieci minuti di
pausa in meno possano ridare competitività ad una azienda abituata ormai a
produrre catorcioni che nessuno acquista più...).
Niente innovazione tecnologica (le auto elettriche le produrranno a
Detroit), in Italia si produrrà un SUV a Mirafiori (alla faccia della ricerca
sul rispetto ambientale) e la
PANDA a Pomigliano D'Arco, fulgido esempio della avanzata
tecnologia FIAT (cioè della tecnologia che avanza, cioè per meglio dire
che...rimane)
Del resto non è un caso che l'acronimo FIAT negli Stati Uniti è stato
scherzosamente ribattezzato in mille modi:
da "Fix it another time" (riparala un'altra volta)
a "Fix it again, Tony" (riparala ancora, Tony)
Nell'Italia di Oggi non serve costruire e vendere più macchine, serve
diversificare in forme di lavoro più utili per la collettività. Investire
sull'ambiente, sui RIFIUTI, esatto, proprio sui rifiuti, la "monnezza" può creare
molti posti di lavoro, basti pensare a quanti nuovi posti di lavoro potrebbero
crearsi con la creazione di nuovi centri di smistamento dei rifiuti in campania
ad esempio, e non solo. E si potrebbero fare altri esempi.
Intanto, i giovani laureati, i ricercatori , continuano ad abbandonare
l'Italia per trovare lavoro financo nei più lontani e sconosciuti paesi del
mondo. Per un laureato con un buon curriculum di studi è più facile trovare
lavoro a Phnom Peng, in Cambogia, piuttosto che a Roma, visto che trovare
lavoro per un neolaureato è pressoché impossibile a meno che non si "conosca",
non si abbiano "parenti", non si abbia qualche raccomandazione...
E torniamo all'assemblea della RETE DEI CITTADINI. Solo pochi illusi che
vogliono cambiare il mondo? Io avrei una definizione migliore: la propaggine di
un elevatissimo numero di cittadini che si sono stufati della vecchia
politica e vogliono riprendere in mano il loro futuro e quello del
loro paese. Intanto si và avanti, aumentano il numero di gruppi e di cittadini
che si scambiano le loro esperienze e che lavorano insieme per un mondo
migliore. E scusate se è poco... Comunque "venghino, siori, venghino" aspettiamo
anche te per costruire un paese diverso di cui non doverci vergognare.