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Marista
HomeArticoli No a Europa che facilita Ogm, no a burocrazia costosa e pro lobby di agro - business
Molti gli ex entusiasti dell'Europa
delusi, moltissimi quelli che confermano dubbi e timori.
Diciamolo in chiare note, questa
Europa a molti non piace nemmeno un po'.
Non ha mantenuto le promesse mirabolanti con le
quali ci hanno chiesto di cambiare il
nostro tenore di vita in cambio di un
futuro radioso di Pace ( che non c'è) serenità ( che non c'è) progresso
economico ( che non c'è).
La
sensazione comune è che ci sia stato
tolto molto e dato poco o nulla mentre vedevamo una minoranza
arricchirsi e
venivamo bersagliati da foto di allegri signori in gita allegri non si
sa di
che.
Robert Madelin, Director General of the Health and Consumers
Vedevamo accrescersi la costosa burocrazia e vediamo addirittura che spesso, non contenti di appartenere ai
miracolati che non vengono affatto toccati dalla crisi che come purga stanno facendo subire a noi che paghiamo
follie non nostre, ruberie non nostre, errori non nostri, certi euro burocrati
vengon sospettati di una certa simpatia per le ditte che hanno interesse a propalare i loro inutili e
dannosi OGM che la gente che paga un
buono stipendio a detti burocratizzi, non vuole.
La Commissione Europea
sembra assai appiattita ad interessi delle grandi multinazionali, tanto che si è data molto da fare negli ultimi anni per cancellare la moratoria
agli ogm che durava dal 1998,
ed è riuscita ad ottenere per ora che la patata
transgenica Amflora, prodotta dalla BASF,ottenesse l'approvazione per essere
coltivata, in Germania, Svezia e
Repubblica Ceca. Poi si vedrà.
Non è un segreto per nessuno che, indipendentemente dalla volontà di coloro
che forniscono col loro lavoro ingenti risorse per mantenere in piedi il
tricche e ballacche dei funzionari
europei e dei politici europei, la
UE manifesta sempre una cocciuta volontà di attuare una
politica flessibile verso gli interessi delle multinazionali delle sementi e dei pesticidi, insomma
l'agro- business tiene alla grande in Europa , con buona pace dei popoli e dei
piccoli agricoltori.
Abbiamo subito il potere e i danni bancari, abbiamo subito limitazioni e tasse, in Italia ci hanno messo le mani in tasca ai tempi del dottor sottile di notte, in segreto, come dei voleurs. La misura è colma, un minimo di contegno signori ! Contegno e misura almeno!
Una simile Europa prona e sollecita agli interessi non del popolo, ma delle lobby, viene vissuta come un tradimento e ingenera rancori, quei
rancori che si rivolgevano alle lobby della industria della biotecnologie ora si
rivolgono anche alla Europa delle burocrazie
sorde e fumose, ricche e lontane.
Intanto, per colmare la misura, si apprende
che:
-
Alcuni Membri della
Commissione europea ed esperti dell'Autorità per la sicurezza alimentare (EFSA)
avrebbero avuto una serie di incontri con esponenti dell'industria biotech atti
a facilitare l'iter di approvazione degli OGM.
Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso avrebbe favorito
l'instaurarsi delle relazioni, definite ufficialmente "incontri tripartiti", in
seguito a una lettera confidenziale inviatagli nel 2006 dal Presidente di
EuropaBio, l'Associazione delle industrie biotecnologiche con sede a Bruxelles,
che lo avvisava di un clima politico ostile che "avrebbe fortemente diminuito"
la sua capacità di giustificare la scelta di coltivare gli OGM nell'interesse
pubblico.
L' IPS, l'agenzia di stampa internazionale che ha diffuso la notizia, afferma
che rappresentanti di Monsanto, Dow, DuPont e BASF hanno incontrato
regolarmente alcune delle autorità preposte alla valutazione ed approvazione
degli OGM. Da alcuni documenti in suo possesso risulta che i rappresentanti
istituzionali suggerivano agli esperti dell'industria come garantirsi l'assenza
di ostacoli nelle richieste di approvazione delle nuove varietà transgeniche.
A
prodigarsi in suggerimenti ad EuropaBio sarebbero stati ad esempio il Direttore
generale per la salute e la tutela dei consumatori, Robert Madelin, e la Direttrice dell'EFSA,
Catherine Geslain-Lanéelle, che si sarebbero mostrati più sensibili alle
richieste delle industrie biotech che a quelle dalla società civile, che
invocava maggiore rigore scientifico e più controllo del rischio legato OGM.
L'esistenza di relazioni ravvicinate tra industria e rappresentanti
istituzionali europei è da tempo oggetto di denuncia da parte di molte
organizzazioni contrarie alla coltivazione e commercializzazione di OGM, spesso
emarginate nei processi di consultazione.
Per questo motivo l' industria
biotech investe sempre più denaro per fare lobby presso le agenzie pubbliche o
gli esponenti politici, somme che solo negli Usa, secondo Forbes, hanno
raggiunto i 2.2 milioni di dollari nel primo trimestre fiscale del 2010. -