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No al FMI, no alla UE , si a "rivoluzione economica nazionale" Ungheria alza la testa e noi?
Scritto da Marista Urru
domenica 01 agosto 2010
Il 22 luglio il Parlamento ungherese ha
approvato il pacchetto di "rivoluzione economica nazionale"
del Primo Ministro Viktor Orban con la stragrande maggioranza di 301
voti favorevoli, 12 contrari e un'astensione. Il pacchetto include
una tassa sulle banche da utilizzare per ridurre il disavanzo e
numerose restrizioni sull'elargizione di credito, misure duramente
criticate dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) e che il 17 luglio
hanno condotto alla spettacolare rottura dei colloqui tra il FMI e il
governo di Budapest.
La decisione dell'FMI di "punire"
l'Ungheria bloccando la tranche rimanente di 5,5 miliardi di Euro di
un prestito di 20 miliardi concesso due anni fa, è stata
ridicolizzata dal governo ungherese, che ha detto che può fare a
meno della dubbiosa assistenza del Fondo. E Janos Llazar, presidente
del gruppo parlamentare del partito di governo FIDESZ, ha dichiarato
che "nonostante le pressioni dell'FMI non abbiamo intenzione di
spremere ulteriormente i poveri".
Il dibattito
parlamentare sul pacchetto legislativo è stato introdotto da Orban
con le seguenti parole: "Suggerisco di studiare e spiegare il
nostro rapporto con le istituzioni finanziarie internazionali da una
nuova prospettiva... Intendiamo ristabilire la sovranità economica
dell'Ungheria, perché senza di essa non c'è alcuna crescita
economica". L'accordo con il FMI firmato dal governo precedente
aveva spinto il paese in una trappola debitoria, ha aggiunto, ma il
programma a 29 punti proposto dal suo governo condurrà l'Ungheria
fuori da questa trappola. Si noti che nel primo discorso pronunciato
dopo aver assunto il mandato, Orban ha insistito sulle evidenti
differenze tra il capitalismo speculativo ed il capitalismo
produttivo, sottolineando che il suo governo ha risolutamente
adottato quest'ultimo.
Sul piano per una tassa sulle banche,
il Ministro dell'Economia Gyorgi Matolcsy ha spiegato che il piano
ungherese "ha provocato una tempesta nella comunità economica
globale". Questo ha meno a che fare con l'Ungheria, che è un
piccolo paese, ha aggiunto, quanto con "il timore che se
l'Ungheria introdurrà una tassa sulle banche di questa portata,
Germania, Francia, Gran Bretagna, Romania e Slovacchia potrebbero
seguire l'esempio".
In effetti l'Ungheria non è la sola
ad opporsi al Fondo Monetario. Ha ricevuto il sostegno dagli altri
tre governi del gruppo Visegrad-4 (Repubblica Ceca, Slovacchia e
Polonia) al vertice di Bratislava del gruppo tenutosi il 21 luglio. I
quattro leader hanno deliberato di coordinare i propri passi prima di
ciascun importante incontro dell'UE, per assicurarsi che, come l'ha
messa Orban "nessuna cortina di ferro, questa volta delle
finanze, divida i nostri paesi dal resto dell'Europa".
Dalla
Slovacchia, che ha assunto la presidenza del gruppo Visegrad-4 per i
prossimi 12 mesi, il Primo Ministro Iveta Radicova ha annunciato che
non continuerà coi drastici tagli al bilancio decisi dal governo
precedente. Il popolo slovacco, ha dichiarato, ha sofferto molto
negli anni Novanta e all'inizio del millennio, quando i suoi livelli
di vita sono stati ridotti del 10% per salvare il sistema bancario.
"Questo non accadrà di nuovo; la popolazione non può essere
continuamente vittima di governi irresponsabili" ha concluso.
Disgraziatamente, invece di sostenere le iniziative di questi
paesi in difesa delle loro popolazioni, i governi francese e tedesco
propongono di imporre dure sanzioni sugli stati che non accettano i
criteri di Maastricht. E ogni governo europeo occidentale ha pronta
una manovra durissima per la propria popolazione. Gli stessi governi,
però, non sopravvivranno ai programmi di austerità da essi imposti.
In Francia, nel mezzo degli scandali che hanno gettato la
presidenza Sarkozy nella crisi più grave della propria esistenza,
alcuni media hanno iniziato a paragonare il Primo ministro Francois
Fillon a Pierre Laval, che applicò una politica di tagli al bilancio
che debilitarono la capacità francese di mobilitarsi economicamente
e militarmente contro la Germania nel 1940, e divenne in seguito la
principale figura del regime filonazista di Vichy.
In Italia,
benché il programma di austerità sia modesto in confronto con
quello degli altri partner dell'UE, la popolazione lo ha giustamente
percepito come una svolta e ha punito nei sondaggi Berlusconi, alle
prese con le spinte centrifughe della maggioranza, portandolo per la
prima volta al di sotto del 50 per cento.
1. Bisogna fermare la Barca Scritto da
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, il 02-08-2010 13:12 Salve Marista. Ieri volevo spiegarti il mio modo di vedere l’est europeo, questo naturalmente con la parte del mio cervello di mentalità tedesca, ma cambiai idea andando a grandi linee, altrimenti sarei ancora qui a scrivere, invece mi sono appena alzato e mi sto bevendo un litro di Caffé. La visione che Big Mama Angelina ha dell’Europa è principalmente sana, si basa sulla politica dell’allora Ministro delle Finanze tedesche degli Anni 60 poi diventato Cancelliere della RFT, Ludwig Erhard, i cui pilastri di una sana politica economico/finanziaria erano: il Lavoro, il risparmio e la flessibilità bancaria. Finche questi tre pilastri di una qualsiasi economia funzionavano la Germania dettava Legge nel Mondo non solo Industriale, ma anche in quello Finanziario ed Economico, era all’avanguardia delle ricerche scientifiche, e nella sua scia viveva mezza Europa. Ci dobbiamo anche non dimenticare che fu proprio la Germania con il Governo del Cancelliere Helmut Schmidt, a salvare il bel Paese dalla Bancarotta durante gli Anni dello SME, dove la Lira Italiana era sotto pressione da parte degli speculatori internazionali e mancavano perfino gli spiccioli. I problemi iniziarono, quando la Gente cominciò a diventare avara, ad esportare denaro sottraendolo al fisco, e aiutata da veri e propri Stati ruffiani e a mio modo di vedere in questo caso anche canaglia come la Svizzera, ad esempio che cominciò a dissanguare non solo la Germania, ma incamerando soldi illeciti, e sottratti ai vari fisco, si arricchì alle spalle dei pendolari e delle c di tutta Europa e di soldi grondanti di sangue dei dittatori di questo Mondo. (so viel zu den scheiß Eidgenossen) Poi in Europa assieme agli svizzerotti a, a quelli del Lussenburgo e del Lieschtenstein, a tutta la criminalità bancaria internazionale, anche austriaca, vennero gli italianucci, anche di stampo europeo e tutto cominciò a sparire in una gran nuvola di m…a! A prescindere dalle paure della Banda dei quattro esteuropea, almeno nell’Ungheria come dicevo vedo un radicale passo verso destra, e su i troverà isolata. La Polonia, dopo le nuove elezioni si allineerà e cercherà di arraffare come tutti il più possibile della Torta europea. La Slovenia fará, la voce grossa e cercherà poi raffinando, di gonfiarsi come il rospo fino a scoppiare, e infine cercherà, come d’altronde tutti gli slavi, di dar sempre e comunque, (un po’ come a volte fanno gli austriaci) la colpa agli altri e non a se stessa. La Slovacchia invece cercherà di migliorare la sua situazione con dignitoso lavoro e risparmio, rimanendo sempre con i piedi per Terra. Invece della Repubblica Cecca del Pavel poeta, qua se ne parla poco o niente, quella si sta prostituendo e basta.
Berlusconi la pensa come Big Mama Angelina, e si è incanalato verso la politica del Lavoro, del Risparmio e del Progresso iniziata da Ludwig Erhard, solo che lui non ga a disposizione un’infrastruttura Nazionale solida e funzionante quasi alla perfezione, come lei. Berlusconi un’infrastruttura simile (come quella tedesca) la vuole costruire questo naturalmente non sta bene agli italianucci, ruffiani disonesti e scansafatiche, fautori del Malcostume italiano, dediti alla prostituzione morale ( e come sempre dico non solo) e al menefreghismo del basta che se maghi e del dopo di me, il Diluvio, ed è proprio per questo lo vogliono abbattere.
Se veramente in Itala vogliamo far fronte a tutto quel marciume sia politico sia bancario, e sociale e civico, che sta soffocando il bel Paese, dobbiamo per forza di cose confederare la Repubblica, e spazzare via tutti gli italianucci che stanno opprimendo il bel Paese. E non mi riferisco solamente agli italianucci si stampo italiano. Pensa, per non lasciarmi più inquinare le idee, da ieri ho tolto tutti i giornali Italiani e il Blog di Foa dal Computer, in futuro mi baserò solo sulla Stampa estera, fregandomene di quello che dice la Stampa Italiana. Leggerò solamente certi articoli scelti da persone coscienziose (legno storto ad esempio) e sui vari altri Blog italiani di FB che man mano sceglierò nel tempo, ho ripulito la memoria del mio Computer e non la insozzo più, su questo ci puoi giurare, ora basta. Bon, ora mi metto di buona lena a lavorare, e ci risentiamo questa Notte. Ciao Franco. PS. Da voi dovrebbe pure far fresco sui 22/25°C per un paio di giorni, ma poi…..
2. c'è un detto... Scritto da
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, il 02-08-2010 09:39 Ciao Franco, certo le considerazioni che fai sono di buon senso. Non so nulla della slovacchia, ma immagino che tu abbia ragione anche riguardo a questo tassello.
Non ti nascondi gli errori di Francia e Germania, che però non sono solo quelli di mamma Angiolina, simpatica donna, ma un po' tanto miope, o del moccioso intriso di grandeur , vengono di lontano i loro errori ed hanno pesato a lungo su questo paese dai politicuzzi forse inadatti, forse anche schiacciati tra troppi fuochi, pressioni e minacce. Chi sa, il tempo lo dirà e ne sarà passato tanto che troverà orecchie indifferenti, così come si vuole per opportunismi vari , per difendere i quali ci stanno nascondendo troppe verità col risultato di aver creato un popolo italiano: immaturo, spaventato, quindi litigioso, teso a viver la giornata, finchè e se glielo permettono.
Europa: veniamo al detto che tutti conoscono e che quindi prendono sottogamba: " Il pesce comincia a puzzare dalla testa", volgare dicono, sarà, ma maledettamente vero. Ed è la testa dell' Europa che è marcia, guarda chi comanda e dirige l'Europa , da sempre e trovi il marcio, trovi il perchè di una europa che appare ed è un mostruoso e truffaldino gigante burokratico, in cui i "grandi" fanno i comodacci loro e si atteggiano da bulli verso i più piccoli, Trovi l'origine del lievitare del potere bancario, trovi il perchè in tanti soffriamo e soffriremo: trovi un nido di serpi maleodorante franco, e chi ci mette la mano? Il pesce europa, sta marcendo e non saranno i tardivi pannicelli caldi di big mama e del cokerino sarko' ad evitare che sia presto una fetecchia da incenerire. Ci vorrebero politici e non politicuzzi che vivachiano sul nulla e sullo sfruttamento dei popoli ai quali hanno invece fatto baluginare l'idea di una Europa forte ed unita, nascondendo che in realtà stavo tirando la volata alle banchee Europee. Una guerra tra banche stiamo stiamo finanziando per il predominio da parte delle banche , del mondo globalizzato, questo i politicuzzzi europei ci hanno fatto finanziare, una guerra tra banche per il dominio del mondo globalizzato , per questo stanno spremendo la gente e facendo soffrire intere popolazioni, il resto è poesia. Io me ne vado convincendo sempre più e credimi, alla banche non interessa dei popoli, visto che nel frattempo le stesse banche con i nostri soldi stanno entrando, strafregandosene dei conflitti di interesse, in ogni affare, dall'arte, al turismo, alla cultura, la sanità in tutti i suoi aspetti: è la fine della mamma angiolina, e ora sappiamo perchè quel testone di berlusconi va distrutto: non si ferma al pennacchio dell'oggi e pensa al futuro, a modo suo, ma ci pensa : va distrutto, lui e tutti quegli italiani che non si conformano, che non si adattano a fare gli Zombie nei cortei appresso ai pifferai pagati dal potere economico
3. Finana e buon senso. Scritto da
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, il 02-08-2010 03:04 Salve Marista. Sembra veramente che la Finanza, l’Economia e il buon senso non vadano d’accordo, difatti tutte due sono “scienze” basate sul buon senso e non, sulla cupidigia e l’usura, qualità negative che una virtù umana come il buonsenso, condanna. Quello che sta succedendo nell’Est europeo e un po’ di tutto questo ma che non, ha niente a che vedere con la Politica. La paura di sentirsi in minoranza e considerarsi succubi della Comunità Europea da parte dei quattro, è a mio avviso aria fritta. La Finanza mondiale ha sì bisogno di una forte correzione di Rotta e il sistema bancario deve essere riordinato, questo e un fatto, ma mettersi apertamente contro la CE e il FMI come stanno facendo quelli la è semplicemente ridicolo, solamente dei pazzi o degli incoscienti, o dei populisti, cominciano a lanciare mattoni, quando sono seduti in una casa di vetro. Se poi mi vado a guardare che tempo fa i due gemelli polacchi con la scusa degli scudi antimissile, stavano minando le relazioni tra la Nato e la Russia, allora il problema si presenta in tutta un'altra luce. Domani se quei quattro si allontanano ancora di più dall’UE, saranno un’altra Grecia, e tipica di quelle Genti la, ma soprattutto il polacco, non tanto l’ungherese o lo slovacco oppure lo sloveno, piangerà il Morto. Riparare un’Europa mal nata, e campata quasi in aria come ora, non è certo cosa semplice. Un’Europa così è quasi impossibile da aggiustare in poco tempo, quella che doveva essere l’Europa dei piccoli passi, e diventato ora un Cantiere di riparazioni dei piccoli passi, con mille insidi dietro ogni angolo. Ci sono troppi interessi politici e di sovranità nazionale che si scontrano; in questo arabesco d’idee e costumi, manca un’identità europea, come la troviamo negli SU D’America da esempio, i soldi della Comunità Europea però fan h gola a tutti, ognuno li vuole, e specialmente all’est europeo non aprono solo le Mani, ma ti arrivano tra i fiordi con la sporta della Spesa aperta, ma cosa ci sanno in cambio, se non problemi, criminalità e prostituzione? Gli ultimi arrivati poi, vogliono dettare Legge ai veri fondatori della Comunità europea e imporci il loro volere, con la scusa che hanno paura dello zio Putin, tirano di ruffianesco in lungo e in largo, e se anche l’ungherese che ride di 5 miliardi dopo che ha intascato 15 a sboffo ci ricattano per avere altre agevolazioni e altri soldi ancora. In cambio di cosa? . Gli unici che a mio avviso si stanno comportando in modo giusto, sono i slovacchi, quelli, durante il Regime Sovietico erano mesi veramente male, e dopo la divisione della loro Repubblica, dovuta solamente allo spirito nazionalista Cecco, si trovarono ancora peggio. Devono dire grazie al loro ex Presidente pugile se ora si trovano ancora proprietari delle loro terre e case. Quel Presidente proibì agli stranieri di acquistare beni immobiliari in Slovacchia, a quel tempo (anni 90) dove i bagliori delle luci al Neon occidentali abbagliavano l’est europeo tutti erano propensi a vendere Baracca e burattini, per un po’ di luce colorata dopo tanto buio. Li salvò quel Presidente che guarda caso, a suo tempo si trovò sotto il fuoco serrato di una Campagna mediatica tedesca dove anche suo Figlio, (tipo: mi manda il papà ) era accusato d’ogni pestilenza umana e condotta sulla stessa falsariga della caccia la Uomo indetta contro Berlusconi. Certo che le Banche devono essere riformate è più che assodato, che anche i “grandi” come Big Mama Angelina e quel suo moccioso di Sarko, devono rivedere la oro posizione, pure, ma l’Ungheria poi sta sbandando pericolosamente verso una destra radicale, e pure vera. Pure in Polonia ci sono tanti scemi che con far da burberi, come se il Mondo avesse paura di loro, sbandano verso una destra Nazionalista, ma essere cosi sciocchi da sputare sul Piatto dal quale mangiano, come non hanno mai mangiato prima, e proprio il colmo. Come dicevo, solo la Slovacchia a mio modo di vedere merita in questa situazione un discorso e una considerazione a parte, loro sono guidati dalla sopravivenza, gli altri tre invece solo guidati dalla cupidigia e dal interesse politico dei loro populisti e non dal buon senso. Fermo restando naturalmente il fatto che sia il FMI e le Banche andrebbero rimodellati, magari anche a sassate. Ciao. PS Ora basta, chiudo e ne vado a cuccà.