Correva l'anno 2007 quando Scaroni
sospirava al Wec di Roma : "L'abbandono del nucleare è stato
un errore" e dopo averci fatto sapere che su l'argomento era
d'accordo col buon Bersani aggiunse: "Siamo l'unico Paese che
ha pagato direttamente nelle bollette l'abbandono del nucleare. Chi
invece ha seguito questa strada, risente meno del rialzo del
petrolio". "Oggi il nucleare è l'unico sistema che
dominiamo senza emissioni di gas terra, CO2".
Commovente Scaroni,
pensava alle nostre tasche ed alla nostra salute, che diavolo volete
di più? Forse volete sicurezza, volete esser certi di non fare la
fine dei vicini della centrale Tepco in Giappone, volete non fare la
fine delle migliaia di morti di cui nessuno sa, nel 1957 a Majak?
Forse non vi attira abbastanza la tiritera dei risparmi in bolletta? Bene siamo sulla stessa barca, ma non navighiamo in buone acque, vi avverto.E' necessaria molta attenzione e molta determinazione.
Personalmente non ho nessuna certezza
che da noi se si fosse realizzato il nucleare pagheremmo davvero
quanto pagano gli altri Paesi, ma una cosa è certa, noi non abbiamo
il nucleare, e in compenso in bolletta paghiamo ancora il nucleare
che fu fermato e lo smantellamento del nucleare che fu realizzato.
Paghiamo, ma abbiamo molti dubbi sullo smantellamento effettivo,
paghiamo , ma le scorie non sappiamo se davvero sono state smaltite,
e se avete anche voi questi dubbi, che son quelli che mi hanno
spinto alla ricerchina, accomodatevi e leggete, faremo insieme un bel
viaggio nel mondo ricco e pericoloso delle energie sostenibili.
Una certezza la abbiamo e da questa
parte il viaggio : paghiamo e pagheremo, come usa in Italia fino alla
fine dei giorni, non si priveranno mai più di questi introiti .
Cosa stiamo pagando ora
Intanto sono venti anni che le nostre
centrali, dopo esser state fermate hanno cominciato il processo di
decontaminazione, il primo conto è arrivato nel 2007 , e ce lo ha
fornito la Sogin, una società pubblica che se ne occupa , per
ora stiamo pagando 174,9 milioni di euro l'anno nelle nostre
bollette. Non è una gran cosa, rappresenta l' 1% sulla bolletta.
D'altra parte il nostro parco centrali non è una gran cosa: 4
centrali per circa 1000 MW . Eppure fa notare Tommaso Sinibaldi
, nella nota risposta alla lettera dei nuclearisti a Veronesi:
- se le 4 centrali dismesse
funzionassero a pieno ritmo (ipotesi assai ottimistica, non è mai
successo) produrrebbero circa 6 mlrd di kWh /anno per un valore di
circa 400 milioni di euro. In altri termini i costi annui del
decommissioning rappresentano quasi la metà del valore dell’energia
che questi impianti producevano (o, meglio, avrebbero potuto
produrre): e questo già da 25 anni e per altri 25. Restano poi,
beninteso, i costi dello smantellamento finale e del ripristino del
sito.
Possiamo infine fare un altro raffronto: oggi costruire i 1000
MW del parco nucleare italiano dimesso, ex novo e secondo le
tecnologie più moderne, costerebbe circa 3 miliardi di euro : i
costi di decommissioning (non scontati) rappresenterebbero circa tre
volte i costi di costruzione.
Sono numeri impressionanti, e
altrettanto impressionante è la incertezza che c’è intorno a
questi numeri. Io qui mi sono riferito (e grossolanamente) al caso
italiano. Ci sono parecchie e valide ragioni (economie di scala,
esperienza tecnologica maturata , etc.) per ritenere che in altri
paesi con settori nucleari più “robusti” i costi unitari
potrebbero essere più bassi. Ma la incertezza delle valutazioni
appare sempre alta.- Tutto l'articolo qui:
Giova
ricordare chi è Sinibaldi:
Ingegnere
ed economista, ha lavorato in una Società di studi e consulenze
(Somea), all'Olivetti e per circa vent'anni al Servizio Studi ed alla
Direzione Programmazione dell'Eni, nel campo dell'economia bancaria e
dell'economia delle fonti di energia
In sostanza l'ingegnere ci conferma il
sospetto che il nucleare non è un affare, infatti la bolletta bassa
dei francesi, fa notare sempre Sinibaldi, è una illusione, i
Francesi stanno in realtà pagando un acconto, perchè presto o in
bolletta o come contribuenti dovranno pagare il costosissimo
decomissioning delle loro centrali.
Abbandonare il Nucleare sembra quindi
saggio, anche perchè gli Italiani che già si sono espressi anni fa
contro, non lo vogliono. Non ci fidiamo, vediamo che qui non son
capaci di gestire con attenzione, onestà e sicurezza, nemmeno una
qualunque opera, abbiamo visto e subito di tutto e di più, davvero
aver paura è necessario.
Pure sarà difficile evitare il
nucleare, sembra un bel bocconcino. Se non riusciamo ad evitarlo
cominceremo da subito con in bolletta un bel salasso per miliardi di
euro, si parte da 15, ma ppare che il trend sia un cospicuo aumento
in corso d'opera, e questo andrà avanti che portino a compimento o
meno le centrali , pagheremo almeno per 15 anni, come è stato per
Montalto di Castro, poi un volta terminata, se la terminano, la
prima centrale andrà messa a regime, altrimenti dovrà esser
smantellata.. oplà, il gioco è fatto! Comunque vada, ci sarà chi
guadagnerà e chi spenderà. Noi in ogni caso pagheremo anche per non
avere niente.
A che santo votarsi? A Legambiente,
direbbe il cuore, visto che si tratta di una associazione
ambientalista feroce ed occhiuta nemica delle centrali! Invece no,
scopriamo sul sito la pulce di Voltaire , spiattellato bel bello
finalmenta da un giornalista: Paolo della Sala, che accade una cosa
ben strana, - Legambiente, fa barricate e protesta e fa nascere
comitati OVUNQUE si vogliano costruire centrali, di qualsiasi tipo.
... Con una sola eccezione: quando le centrali sono di Sorgenia... in
realtà - Sorgenia, uno dei principali fornitori di energia in
Italia, è parte dell'impero finanziario di Carlo De Benedetti,
tessera numero uno del PD. Fin lì poco da dire. Il problema nasce
però quando si va a scavare a fondo, nelle pieghe del silenzio che
in Italia avvolge l'informazione, e ci fa credere che il nero sia
bianco. Come mai infatti Legambiente non protesta MAI contro le
centrali della Sorgenia, ovvero Carlo de Benedetti? Perchè
è azionista di questa società. abbiamo quindi una
associazione ambientalista, Legambiente, che fa barricate e protesta
e fa nascere comitati OVUNQUE si vogliano costruire centrali, di
qualsiasi tipo. ... Con una sola eccezione: quando le centrali sono
di Sorgenia... Sembra un bel caso di conflitto di interessi ..e
Legambiente, che si oppone strenuamente alle centrali a carbone
di Genova e La Spezia, ritiene però misteriosamente ecocompatibili
le sue a Savona, Vado, Val
Bormida, Modugno. Lodi...-
Capito, voteremo per il No, ma se anche vinceremo, le centrali si
faranno, avremo noi del NO contro gente potente, ma potente davvero
e visto che da noi i referendum sono un pro forma, facilmente vengono disattesi,
mettiamoci l'anima in pace e vediamo che succede quando si tratta di
dismettere le scorie. Almeno su quello cerchiamo di tener gli occhi
aperti!
Dunque, il problema delle scorie, nel post Scorie radioattive e
castorini le ipocrisie dei potenti , ne scriveva in tempi impensati
Franco Parpaiola spiegandoci come avviene nei Paesi seri questa
operazione costosa e difficile, eppure anche lì lontano dall'Italia
pressapochista e pasticciona, non c'è da stare allegri: - Il
periodo di raffreddamento dei contenitori che temporaneamente sono
stivati in un Capannone a Gorleben, è appunto di trent’anni, dopo
di che, tornati dalla Francia essi verranno sistemati definitivamente almeno per diverse
decine di miglia, e alcuni anche per diverse centinaia di miglia
d’anni da qualche parte; dato che non sanno ancora di preciso dove
andranno stivati, non hanno ancora potuto escogitare un piano di
pronto intervento in caso di perdite radioattive. -
E qui nella Italia pasticciona son dolori, intanto son trenta anni che noi
conserviamo scorie radioattive. E siamo bravi , bravissimi , abbiamo
già la nostra capitale atomica: Saluggia, ahimè!
Non so perchè, ma questo paesino piemontese, Saluggia ha il grande onore
di stoccare l'80% dei nostri rifiuti radioattivi. Chi sa perchè
hanno scelto proprio un sito vicino alla Dora Baltea ed a monte del
più grande acquedotto Piemontese... capito perchè non ci possiamo
fidare? O meglio, non ci dobbiamo fidare!!
E' vero che si era
promesso che il sito sarebbe stato temporaneo, ma in Italia come già
detto e risaputo, niente è più eterno del temporaneo, inutile
discutere: la munnizza nucleare sta li' da trenta anni e chi sa per
quanto ci resterà, pregando dio che vada tutto per il meglio.
Se
volete saperne di più : da quando l’Eurex, impianto di
processamento dei combustibili nucleari, entrò in funzione proprio a
Saluggia, la Sogin (società gestione impianti nucleari) gestisce il
sito.
Che vuol dire e come lo gestisce, lo racconta egregiamente il
blog da cui ho preso alcune notizie:
Si pone insomma alla Sogin il problema
di portare in Francia le scorie, ( un costo enorme), riportarle qui
e .. stivarle non si sa dove, come appunto si racconta passo passo
nell'articolo su accennato di Franco Parpaiola, ma a proposito di
scorie liquide che vengono cementificate per sicurezza, ( come
dovrebbe fare la Sogin a Saluggia), vi riporto il brano di un altro
interessante articolo di questo sito, sempre a firma di Franco Parpaiola
Centrali Nucleari: un Faro, Majak in
russo, ci mostra il futuro e non è bello
- Il Mondo del popolo bue non sentì
nemmeno parlare di quanto è accaduto il 29 settembre 1957, quando da
quelle parti, una cisterna di Cemento contenente diverse centinaia di
tonnellate di materiale radioattivo , scoppiò liberando una
nuvola rossastra radioattiva che si alzò, stando ai racconti dei
pochi sopravissuti, per quasi un Chilometro e poi, pian piano,
ricadde sulla Città e dintorni ammazzando miglia di persone e
distruggendo in un paio di giorni tutta la vegetazione e la Fauna dei
dintorni.
L’esplosione avvenne appunto per
il mal funzionamento nel sistema di raffreddamento della cisterna
contenente il materiale radioattivo. - Leggi
Se proprio volete
sapere di più, se volete approfondire , sapere, capire come funziona
la lobby delle energie sostenibili, bene allora andate
QUI ne scoprirete delle belle e
tutte documentate, ovviamente.
Seguono i link ad altri articoli sul
nucleare in questo sito, ed ora che vi ho dato una infarinata su quel che
accade e sugli affarucci che bollono in pentola, vedete un po' se
vi va ancora di votare nucleare o non preparare l'animo per intanto
a corre come lepri a votare contro al nucleare, e poi.. imparate a
non fidarvi di NESSUNO, si fa coome al mercato si guarda mela per
mela, perchè appena vi distraete, e ormai lo sapete, ve lo mettono dove
proprio non vorreste!Impriamo ad informarci ed a farci sentire, con forza consci dei nostri diritti alla salute e a non esser ingannati!
Nucleare
vicino alle Centrali nascono molte meno femmine, ne consegue che...
Centrali
nucleari AIEA aveva avvertito dei pericoli Tokyo ruolo di Compagnie
Elettriche e politici
Parpaiola
LfG n 47 Scienziati ed esperti fidarsi di loro e delle future
Centrali è saggio?
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