Sulla base di questo nuovo importante
studio si è richiesto alla Commissione Europea di sospendere
l'importazione di mais e soia transgenica e le autorizzazioni per le
varietà approvate per la coltivazione, quali il mais Mon 810 della
Monsanto e la patata Amflora della Basf.
Il mais geneticamente modificato NK603
reso tollerante all’azione dell’erbicida Roundup, o dosi diluite
dello stesso erbicida, provocano danni al fegato e ai reni delle
cavie, e persino il cancro. La tossicità a lungo termine
dell’erbicida a base di glifosato e del particolare mais
transgenico è stata accertata in uno studio nutrizionale su 200
ratti durato due anni, condotto dal Professor Gilles-Eric Séralini,
dell’istituto di ricerca CRIIGEN, e da ricercatori dell’Università
di Verona.
Gli esperti, che intendevano verificare le conseguenze
dirette e indirette sulla salute animale sia della modificazione
genetica in sé che della formulazione diluita dell’erbicida, hanno
infatti osservato che a causa della tossicità alimentare le femmine
dei topi sviluppavano tumori mammari, mentre i maschi presentavano
alterazioni del fegato e dei reni e tumori, alcuni dei quali
superavano del 25% il peso corporeo dei ratti. Inoltre, il 50% dei
maschi e il 70% delle femmine morivano molto prima del gruppo di
controllo a causa dei residui di pesticidi nel cibo OGM e in
conseguenza della sovra espressione del transgene presente nel mais
NK603.
Secondo i ricercatori, quindi, l'assorbimento a lungo
termine del mais NK603 e del Roundup, anche a dosi inferiori a quelle
ufficiali, agisce nell’organismo come un veleno potente, colpendo
reni, fegato, tratto digestivo e ghiandole mammarie, prima di causare
la morte.
Nel mondo scientifico è aperto un dibattito
internazionale sulla necessità di approfondire gli studi di
tossicità per verificare quali siano gli effetti sui mammiferi in
seguito al consumo di mais e soia OGM, in quanto contenenti nuovi
residui di pesticidi. Negli ultimi anni diverse ricerche hanno
evidenziato alterazioni metaboliche ed endocrine che contrastano con
gli studi condotti dalle aziende biotech che, in base a test di breve
durata (90 giorni), affermano la sostanziale equivalenza delle piante
transgeniche con quelle naturali, principio in base al quale vengono
approvate.
Poiché lo studio franco-italiano costituisce la prima
indagine a lungo termine, è stata avanzata la richiesta alla
Commissione Ue di sospendere l'importazione di mais e soia
transgenica e le autorizzazioni per le varietà approvate per la
coltivazione, quali il mais Mon 810 della Monsanto e la patata
Amflora della Basf.
Lo studio è stato pubblicato dalla rivista
“Food and Chemical Toxicology”
Fonte: http://www.fondazionedirittigenetici.org/news/687/ogmricerca-mais-ogm-accertata-la-tossicit-sulle-cavie
Per saperne di più:
Long
term toxicity of a Roundup herbicide and a
Roundup-tolerant
genetically modified maize
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