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Marista
HomeArticoli OGM mostruosa idra dalle cinque teste
Vi riporto questo articolo sugli OGM segnalatomi da Grazia , mi era sfuggito, è interessantissimo.
L'autore è Giovanni
Peccarisio Laureato alla "Libera Università della Scienza e dello
Spirito" di Dornach (Svizzera), come Maestro Waldorf (scuole
steineriane) e Maestro di pittura.
Consulente pedagogico, svolge la sua attività di conferenziere
in varie
sedi in Italia e all'estero.
Autore dei libri: "L'evoluzione storica della coscienza: il
passaggio della Soglia" ed "Ereditarietà ed
individualità"
OGM,
Natura e Sistema immunitario
Giovanni
Peccarisio - 15 febbraio 2010
Fra i più
conosciuti miti nella
letteratura della Grecia antica vi
è quello che racconta
delle nove fatiche di Eracle o Ercole.
La seconda descrive la vittoria
di Eracle su un terribile mostro a nove teste, che infestava la
palude
di Lerna in Argolide.
La caratteristica di questo mostro dall'alito fetido consisteva
nel
possedere nove teste, otto delle quali si rigeneravano
immediatamente
quando venivano recise.
La nona testa però era
immortale.
Eracle recise una ad una le prime otto bruciandone la radice:
sotterrò
invece la nona, una volta recisa, al centro della terra
rendendola in
tal modo per sempre inoffensiva.
Questo significativo mito
mi è ritornato alla memoria
venendo a sapere che il 29 gennaio 2010 il Consiglio di Stato ha
accolto
il ricorso dell'Associazione
Agricoltori Futuragra di Vivano, in provincia di Pordenone,
riguardante la possibilità di seminare in campo aperto vegetali
O.G.M.
(Organismi Geneticamente Modificati), soprattutto della
Monsanto.
Saputa questa notizia ho associato l' O.G.M. all'Idra dalle nove
teste anche se, naturalmente, vi é una qualche differenza: nel
caso
dell'O.G.M. infatti sono cinque le mostruose teste. Esse portano i nomi dei colossi multinazionali: Syngenta, Du
Pont, Dow,
Bayer e Monsanto.
Vi
sono state sentenze di tribunali, deliberazioni legislative di
molte
nazioni europee contrarie agli O.G.M., vi sono stati sondaggi
popolari
in Europa dimostratisi fortemente contrari - in Italia il 74 % -
e
addirittura continua ad esserci mancanza totale di verifiche a
breve,
medio, lungo termine riguardanti la salute dell'essere umano ma
inutilmente.
Le teste del mostro continuano imperterrite a rispuntare
minacciose.
Molti Eracle continuano però
a combattere. Già nell'ormai lontano 1998 Jeremy Rifkin nel suo
libro
"Il secolo biotech" ammoniva così.
"Immaginate
il trasferimento di geni tra specie viventi senza alcuna
affinità tra
loro o che addirittura attraversano i confini della biologia
(piante,
animali ed esseri umani) che vanno a centinaia di forme di vita,
totalmente nuove, ottenute in un batter di ciglia, rispetto ai
tempi
estremamente lunghi dell'evoluzione.
Immaginate quindi la propagazione di cloni, la
produzione di massa di
un numero illimitato di repliche di nuove creazioni, la loro
liberazione
nella biosfera che permette loro di propagarsi, mutarsi,
prolificare e
migrare colonizzando la terra, l'acqua e l'aria.
Questo ci piaccia o meno è il grande esperimento
scientifico e
commerciale che avverrà appena gireremo pagina e ci troveremo
nel
secolo della biotecnologia".
La pagina di cui parlava
Rifkin dodici anni fa è già
divenuto un voluminoso romanzo del terrore.
Il dibattito, che ormai da diversi anni è in corso ha senza
alcun
dubbio evidenziato che gli O.G.M. non sono assolutamente
innocui.
Quelle poche ricerche, indipendenti e non di parte, che sono
riuscite a
filtrare attraverso la fitta rete di censure e di informazioni
pilotate
da parte dei mass-media cosiddetti ufficiali, hanno affermato al
contrario che gli O.G.M. sono pericolosi per la salute
dell'habitat
terrestre, uomo compreso.
A questo punto del discorso vale la pena di considerare il danno
principale che può comportare la liberazione nell'ambiente e
negli
organismi viventi di organismi geneticamente modificati.
Approfondendo ciò che ha efficacemente detto Rifkin è necessario
prima
di tutto considerare una legge della natura.
Nel medesimo libro citato più sopra, Rifkin riporta
un'affermazione
di Bernard Rollin, professore di fisiologia, biofisica e
filosofia
presso l'Università di Colorado:
"Sappiamo con certezza che se prendiamo animali
le cui
caratteristiche sono ben conosciute, ben comprese e
ragionevolmente
prevedibili e le introduciamo in ambienti che non sono
familiari, molto
probabilmente rischiamo di provocare un disastro, a cui talvolta
non
possiamo rimediare.
Ma se ciò è vero, quanto di peggio possiamo fare
con i nuovi
(geneticamente modificati) organismi, dei quali non comprendiamo
ancora
le caratteristiche?
Per giungere ad una
sempre più precisa disamina del
problema è necessario aggiungere ulteriori conoscenze
riguardanti
l'essere umano ed inerenti al suo sistema immunitario.
Il corpo fisico dell'uomo nel suo lungo cammino evolutivo ha
elaborato
efficaci strategie per difendersi da nocive intrusioni esterne
atte a
salvaguardare la sua stessa integrità: questo compito è
esplicato dal
sistema immunitario.
Quest'ultimo si articola in quattro essenziali funzioni
sinteticamente
caratterizzate come:
1° Percezione dell'intruso
2° Strategia di neutralizzazione
3° Attuazione di difesa
4° Acquisizione del nuovo e formazione di memoria
Alla luce di tali considerazioni si può affermare che il sistema
immunitario, nell'arco di una lunghissima evoluzione, ha
acquisito
nuove capacità che gli permettono di integrare nuove conoscenze.
Queste
ultime poi elaborano e ampliano continuamente e dinamicamente la
sua
memoria.
Tale meraviglioso processo presuppone però un elemento
essenziale: qualsiasi intruso esterno deve far parte della natura. Può
anche
minacciare l'integrità dell'io biologico, può essergli
nocivo ma deve appartenere, o essere apparentato, alla natura.
In questa tipologia rientrano ad esempio batteri, virus, funghi
ecc., ma
certamente non gli organismi geneticamente modificati.
Come accennato
nel
brano riportato da Rifkin, non rientra a assolutamente nei
principî
della vita della natura che ad esempio geni di un pesce
dell'Artico entrino a far parte del patrimonio genetico di una
fragola e questo è soltanto uno tra i tanti esempi delle
manipolazioni eseguite tra un componente del regno vegetale e
uno del
regno animale.
Sono stati manipolati geneticamente vegetali importantissimi per
l'alimentazione umana quali mais, riso, frumento, soia
rendendoli, per
di più, sterili.
Per avviare una nuova produzione gli agricoltori sono così
costretti a
comperare ogni anno le sementi da multinazionali, poche e sempre
quelle,
che detengono la proprietà delle sementi grazie ad un brevetto.
Ci si potrebbe chiedere come possa esistere il brevetto, e
quindi la
proprietà, di un processo che riguarda il rinnovamento e la
prosecuzione della vita e che avviene grazie al lavoro di un
grandioso
confluire di energie cosmiche che insufflano la vita nel seme.
Aldilà però delle
implicazioni economiche che fanno
conseguire enormi ricavi alle multinazionali,
Fra le molte due sono le prioritarie domande che ciascuno
dovrebbe porre a se stesso cercando di dare una risposta.
La prima
chiede:
può la natura rimanere indifferente a questi mostruosi
interventi
sull'essenza stessa della sua vita?
La
seconda chiede:
quali effetti possono avere sul corpo fisico umano gli
alimenti
derivanti da vegetali O.G.M.?
Per
quanto riguarda la risposta alla prima domanda è legittimo
pensare alle
parole di Rifkin
sulle
quali
vale la pena di riflettere con molta serietà.
"Ogni volta che un organismo trattato
geneticamente viene liberato,
esiste almeno una piccola probabilità che esso diventi
pericoloso,
perché, come le specie non-indigene, è stato introdotto
artificialmente in un ambiente complesso, che ha sviluppato una
complessa rete di relazioni integrate attraverso un lungo
periodo nella
storia evolutiva".
Riferendosi
al processo del sistema immunitario accennato più sopra, come
risposta
alla seconda domanda ne sorge un'altra altrettanto legittima.
Che cosa può succedere al sistema immunitario quando si trova a
fronteggiare un nuovo elemento sconosciuto che però non è
naturale e
che è stato creato artificialmente mescolando i geni di due
differenti
regni della natura?
E' in grado il sistema immunitario che appartiene al mondo della
natura, di riconoscere un qualcosa non
appartenente alla natura?
Non potrebbero sorgere forse reazioni di tipo autoimmune?
Il sistema immunitario infatti, incapace di riconoscere un
aggressore sconosciuto, pur di eliminarlo potrebbe commettere
l'errore
di aggredire il corpo stesso che dovrebbe invece difendere.
E se oltre a quest'ultima eventualità, geni modificati
geneticamente
e non neutralizzati dal sistema immunitario passassero nel
sangue e
andassero a rigenerare tramite il ricambio cellulare i tessuti
dell'organismo umano?
Non bisogna dimenticare inoltre che fanno parte dell'umanità
anche i
bambini che hanno un sistema immunitario ancora in via di
formazione e,
di conseguenza, estremamente vulnerabile.
Queste
sono solo alcune domande che desidererei rivolgere a tutte le
persone di
buon senso e in special modo al Sig. Silvano Dalla Libera
vicepresidente
della Futuragra preoccupatissimo del danno enorme che verrebbe
procurato
all'agricoltura, se l'O.G.M. non fosse liberalizzato, danno
considerato non certo dal punto di vista ambientale bensì
economico.
Ai componenti del Consiglio di Stato vorrei chiedere invece con
quale
criterio hanno deliberato di ammettere la coltivazione
dell'O.G.M. a
cielo e campo aperto.
Probabilmente hanno considerato il bene supremo della libera
circolazione delle merci, non certo quello della salute pubblica
che,
evidentemente, non è di loro competenza.
Ai cosiddetti scienziati che sostengono l'innocuità degli O.G.M.
non
chiedo nulla, perché mi ricordano le tre
famose scimmiette che non vedono, non sentono, ma che
purtroppo, al contrario della terza scimmietta, parlano senza
avere
sicure prove scientifiche.
Infine invito le madri e le mogli degli agricoltori della
Futuragra, dei
Consiglieri di Stato, degli scienziati O.G.M. a pensare con
grande
attenzione alla salute dei propri figli piccoli o,anche in
proiezione
futura, dei loro nipoti e augurandomi
che il loro meraviglioso senso
materno - e lo dico con
molta convinzione, assolutamente senza ironia - riesca a
cambiare i
pensieri dei loro uomini e li trasformino da astratti a viventi,
come lo
sono, fino ad ora, tutti gli esseri della natura, di cui tutti
noi
facciamo parte.