Una provocazione di Paolo Barnard, ma dice cose giuste al di là degli accenti aspri. Personalmente ritengo che il referendum sia stata una boiata, operai e colletti bianchi sono uniti negli interessi? Non credo. Marpionne ha vinto. Il principio è il solito: si cambia tutto perchè non cambi nulla. A mio modo di vedere , in soldono cosa è successo? Avete avuto un giro di garotta in più, al quale non ha partecipato ufficialmente il sindacato, che però dopo rientra e continuerà a tenervi per le palle... Il Gattopardo era una dama di Santa Rita al confronto. Polli, si siamo polli , tutti e sempre noi Italiani, grassati e derubati dai veri poteri sotto l'occhio complice ed indifferente dei politici di turno. ( marista)
paolobarnard.info
Aggiornamento Il Più Grande Crimine 8
Guardavi, operai della Fiat di oggi. Ma guardatevi in questo modo: mettetevi su
un balcone più in alto e state affacciati a osservare Mirafiori e Pomigliano.
Cosa si vede da lì su? Si vede un pollaio dove in 4 metri quadri di terriccio
puzzolente i polli si agitano per difendere i loro 4 metri quadri di terriccio
puzzolente. E che starnazzare! Il Pollo Landini poi è il più agitato. Ma il
padrone dice no: “Quattro metri quadri oggi sono troppi, stringiamo la rete.
Al massimo vi do 3 metri”.
E allora i polli si azzuffano, fra quelli che dicono “Bè dai! Tre metri mica
fanno schifo!”, e quelli che gridano “No! Erano 4 metri e quelli vogliamo!
Sono il nostro diritto, qui si giocano i nostri diritti!”. E giù a
sbeccarsi l’un l’altro, e giù a starnazzare, e c’è un gran caos, e ancora più
puzza perché il terriccio si rimescola, e i polli sono sempre più malconci,
spelacchiati, depressi, e via così.
Ora, come nei film, la telecamera si alza, zooma indietro e il pollaio diventa
sempre più piccolo, gli starnazzamenti sempre più lontani, mentre il
panorama attorno entra nella visuale gradualmente. E allora si vedono i campi
attorno al pollaio, poi la collina, poi la vallata, poi la pianura e l’orizzonte
con le montagne e i fiumi e i mari e il cielo all’infinito. E voi perché siete
lì nella puzza a sbeccarvi per 3 o 4 metri quadri di una prigione? “32 euro sto
mese? Evvvaii!!...” Ehh? Ma come Cristo vi hanno ridotti ad accettare conflitti
sociali dove i vostri rappresentanti alzano la V di vittoria, e voi vi sentite vincenti, se
portano a casa un sesto di diritto piuttosto che il settimo proposto dal
manager? Ma come vi siete conciati in quel modo? Lo sapete che nessuno vi ha
mai raccontato chi veramente vi ha fottuti?
Ora, se voi polli volete recuperare la ragione – ma soprattutto la vostra vita,
date un calcio al referendum, alla FIOM, ai giornali, alle riunioni in
fabbrica, ai sindacati (e chi ha bisogno di Marchionne con sindacati così?), e
rendetevi conto di ciò che segue.
La ragione per cui siete in queste condizioni è precisamente perché
- vi hanno rinchiusi in un pollaio, vi hanno convinti che lì dentro stanno i
giochi e lì dovete concentrarvi. Tutto vogliono meno che voi scopriate che le
fonti dei vostri mali stanno TUTTE fuori dal recinto Italia, perché se le
scoprite allora gli inceppate il gioco e li potete fottere.
- vi hanno convinti che la libertà e la dignità oggi per voi significhi
contrattare su un altro metro quadro di recinto infestato di cacca. Sperano che
a nessuno di voi salti in mente di accorgersi che fuori dalla rete del pollaio
ci sono spazi di salvezza illimitati in termini economici, che vi hanno sempre
tenuti nascosti.
Ora bando alle ciance ed ecco le cose da sapere.
La domanda è: da dove vengono i vostri mali di operai cronicamente perdenti,
sempre dalla parte delle badilate in faccia, sempre a risicare lavoro, persino
a supplicarlo? Risposta: non vengono dal governo, non dalle leggi italiane, non
dai partiti della Casta, non dalla mafia, non da Tremonti, non da Craxi Forlani
Andreotti, non dal debito pubblico. No. Che i salari di chi lavora e il lavoro
stesso dovessero passare dall’essere un diritto umano a una carità elemosinata
a masse di perdenti, fu sancito in luoghi e tempi che voi non conoscete, da
gente che non immaginate, con le seguenti idee: primo, pensarono che se i
lavoratori aumentano i loro redditi essi spenderanno di più, e se spenderanno
di più circolerà più denaro, e se circolerà molto denaro ci sarà inflazione, e
l’inflazione colpisce il valore della moneta, e se la moneta perde di valore i
ricchi perdono privilegi. Secondo, pensarono che i lavoratori ben pagati sono
forti, acquisiscono pretese. I malpagati e i precarizzati sono invece deboli,
spaccano i sindacati, e le grandi industrie fanno più profitti, ed esportano di
più. Se poi esse licenziano, i Mercati le premiano apprezzando le loro azioni e
i manager di quelle industrie incasseranno premi milionari. Ma se licenziano,
gli Stati s’indebitano con la Cassa Integrazione e altri ammortizzatori, e se
si indebitano devono poi privatizzare i beni pubblici per pagare i debiti, e se
privatizzano lo faranno a prezzi stracciati perché sono indebitati, e se i
prezzi sono stracciati gli investitori compreranno a due soldi aziende e
infrastrutture, poi licenzieranno e la ruota torna a giare su se stessa, con
alla fine sempre tu, operaio a pagare il prezzo di tutto. In due parole: ideologia
Neoliberista. Nasce a Chicago negli anni ’60, il padre si chiama Milton
Friedman, conquista la politica di tutto il mondo ricco in soli 20 anni,
attraverso i finanziamenti immani della Commissione Trilaterale, del Gruppo
Bilderberg, e della maggiori fondazioni di destra americane. In Italia i
portavoce di questa idra mostruosa sono gli Alesina, Stagnaro, Mingardi,
Draghi, Ciampi, Padoa Schioppa, Prodi, Visco, D’Alema, e altri; in Europa i
Brittan, Thatcher, Mitterrand, Kohl, Issing, Waigel, Attali, Von Rompuy,
Merkel, Sarkozy, Juncker, Lagarde, solo per citarne alcuni. La pianificazione di
questa idea criminale, prima di uscire potente da Chicago, era partita in
realtà in Francia prima della seconda guerra mondiale, con lo scopo dichiarato
di forgiare nazioni che “in futuro otterranno la supremazia dei super profitti
e dell’accumulo di ricchezza imponendo la povertà nel lavoro” (Perroux 1933).
E’ quello che vi sta capitando, cioè un attacco ai salari senza precedenti in
tutto il mondo occidentale pianificato da 30 o addirittura 70 anni, e questi
sono coloro che l’hanno voluto e portato fino a oggi. QUESTO E’ IL TUO NEMICO
operaio!, e non si riunisce nel Pdl o in Confindustria (più facile che sfiorino
il Pd). I manovratori stanno nella Federal Reserve in USA, nella Commissione
Europea, nella Banca Centrale Europea, nelle Banche Centrali dei Paesi
dell’euro, nei ministeri del Tesoro di Francia e Germania e Stati Uniti, ma
soprattutto SONO GLI INVESTITORI nella City di Londra, negli Hedge Funds, nei
Fondi Pensione europei, a Wall Street, a Pechino. E dettano legge sulle teste
di ogni governo, senza eccezione. Marchionne a loro risponde, sempre.
Marchionne è un loro pupazzo. Da qui capite che sbraitare in Italia su diritti,
salari e occupazione è inutile, è esattamente come sbraitare col cassiere della
vostra banca alla Fantuzza di Medicina perché i mutui costano troppo. Il
disegno è molto più antico e ampio, potente e al sicuro. Va scovato e
combattuto. La linea corretta non è Mirafiori-Sacconi, ma
Mirafiori-Neoliberismo. Altrimenti non ne uscite.
La domanda è: come è permesso oggi a un’azienda come la Fiat, che ha succhiato il
sangue dei contribuenti e dei meridionali italiani per 40 anni, ricattare
arrogante il nostro Paese? Risposta: accade perché a partire dai primi anni ’80
l’Italia, e ogni altra nazione, ha ceduto la propria sovranità economica al
Mercato. Cioè? Presto detto: uno Stato con moneta sovrana (noi avevamo la lira,
oggi l’Italia non ha moneta sovrana, l’euro ce lo prestano i privati) avrebbe
sempre potuto comprare tutto ciò che voleva, e senza limiti di spesa, a patto
che tutto ciò che comprava fosse prezzato nella sua moneta. In Italia, lo Stato
poteva comprare tutto il lavoro degli italiani, TUTTO, fino all’ultimo
lavoratore residente. Cioè creare la piena occupazione impiegando il 100% dei
disoccupati = 0% di disoccupati. Poteva comprare tutti gli ospedali, tutte le
scuole, tutte le strade, tutti gli asili nido, tutte le case di riposo, tutti
gli operatori sociali, pagare tutte le pensioni che voleva. Cioè creare il
pieno Stato sociale. Poteva investire in tutti i settori privati che voleva, creando
produttività italiana anche nel privato. Non l’ha mai fatto, perché se no il
Mercato avrebbe perso. Il Mercato (leggi la prima domanda) si è comprato
l’economia, la politica, i sindacati, e ha deciso che per non perdere profitti
doveva far soffrire milioni di lavoratori e per decenni. Avendo bloccato,
proprio soffocato a morte, la capacità dello Stato a moneta sovrana di spendere
per i cittadini, è rimasto lui, il Mercato, l’unico attore in grado di spendere
per noi. “Investimento sì… investimento no… Lo volete?", "Sììì… per
carità”, gridiamo tutti. E allora fate quello che vogliamo noi, quello che
voglio io dice Marchionne. “Pollo della Fiat, vuoi lavorare?” “Devo, per
carità!”, allora vota sì e stai nel pollaio (e lì crepa), se no niente
investimento.
Ma ecco come quello stesso colloquio avverrebbe con uno Stato a moneta sovrana
che spende per la piena occupazione, il pieno Stato sociale e la produttività:
“Pollo della Fiat, vuoi lavorare?” “Sì, ma a condizioni di dignità, e tu signor
Marchionne a lavorare da pollo ti ci metti tuo cugino. Io m’iscrivo al
programma di Piena Occupazione del mio governo, percepisco un pieno stipendio e
ho anche il pieno welfare. Distinti saluti”. Fantasie? Affatto. Lo Stato
argentino, seppur ridotto a brandelli dal Mercato, capì la lezione di cui sopra
e nel 2001 offrì lavoro pagato dal governo a ogni capofamiglia esistente nel
Paese. Due milioni di disoccupati tornarono al lavoro, che in proporzione al
numero degli abitanti è una massa immensa, e nel giro di due anni l’Argentina
ebbe la più alta crescita economica del mondo. Lo hanno fatto loro in
condizioni drammatiche, immaginate la ricca Italia.
Ora, prima di continuare, una precisazione:
- OGNI SINGOLO CONCETTO SOPRA ESPRESSO E’ SCIENZA ECONOMICA DIMOSTRATA DA
ALMENO 40 ANNI DA ALCUNE DELLE PIU’ PRESTIGIOSE SCUOLE DI ECONOMIA DEL MONDO.
IL PIANO DEI MERCATI INTERNAZIONALI PERCHE’ QUELL’ECONOMIA NON FOSSE MAI APPLICATA E’
RACCONTATO NEI DETTAGLI QUI http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=192
-
Perderemmo la Fiat?
Meglio. Primo, come ho già scritto, Marchionne non solo sta seviziando dei
poveri polli, Marchionne li inganna pure, mentre li torchia. Infatti è noto ai
manager di tutte la grandi aziende del settore automobilistico che fra pochi
anni la presenza umana in catena di montaggio sarà eliminata. In Korea i nuovi
stabilimenti auto non hanno illuminazione, perché non esistono umani là dentro.
Questa evoluzione è infermabile, come lo fu nel traffico marittimo, dove i
70-80 marinai delle petroliere si sono ridotti a 8-10 per nave, il resto sono
computers. Inutile versare sofferenze per anni con la sola certezza che sarà
per nulla. Lasciate a un gonzo ignorante come Antonio D’Anolfo dell’Ugl la
fesseria che “Noi salviamo la filiera dell’auto in Italia”, o a Bonanni di
ragliare “Noi pensiamo a come far uscire i lavoratori dalla precarietà”.
Cretinate, è precisamente il contrario, voi perderete ogni singolo posto di
lavoro, è già deciso ma non ve lo dicono. Avete visto a Detroit l’altro giorno?
Cosa dicono a voi le sigle QNX, Nvidia, Entune, Prius V hybrid, Microsoft Bing
app, BlueLink in-car, Moustick, In-dash navigation? Vi dicono che fra una
manciata di anni le Fiat saranno 80% Information Computer Technology e 20%
metalmeccanica da far sbrigare a qualche robot. Riga. Voi, quelli con la tuta e
due braccia e due gambe? Un ricordo della preistoria.
In secondo luogo, Cina e India entreranno presto nel mercato dell’auto, e
quando questo accadrà non solo salterà la Fiat, ma l’intero sistema produttivo mondiale.
Già oggi uno sternuto della Cina mette a rischio il vostro lavoro in Fiat, come
accaduto il 27 dicembre scorso quando Pechino ha annunciato che il numero delle
licenze automobilistiche verrà drasticamente ridotto nel 2011 (a 1/3) nella
capitale, ma anche a Shangai: i titoli auto in borsa sono crollati. In
conclusione, dovete guardare avanti, cioè proprio alzarvi da sto pollaio e
vedere ben oltre, e iniziare a correre ai ripari oggi:
Capire chi veramente decide del vostro salario; capire perché fu decisa la
distruzione del lavoro, quando e da chi. E prenderli di mira.
Capire che se state con la testa laggiù a starnazzare dentro 4 metri quadri di pollaio
non ne verrete mai fuori, anzi, è proprio quello che il Vero Potere vuole per
fottervi tutti. E’ quello che avete fatto il 14 gennaio, vi hanno fregati
un’altra volta.
Fiat e metalmeccanica a farsi benedire, Marchionne a gracchiare “investimento
sì… no” contro un muro.
L’Europa fuori dall’euro e di nuovo con monete sovrane e quindi…
... Piani di Piena Occupazione per tutti voi, pagati dal governo in Italia in
settori lavorativi ad alta densità di presenza umana insostituibile. (gli studi
sono pubblicati dal Center for Full Employment and Price Stability Univ. of
Missouri Kansas City; Levy Economics Institute Bard College, New York, e molti
altri)
Infine dire alla FIOM di aggiornarsi.
E a te pollo Landini ho da dire cose dure. Gli operai sono giustificati, perché
non hanno il tempo materiale per capire, sapere, orientarsi. Ma voi siete i
sindacalisti e il vostro compito era precisamente quello di accorgervi di cosa
stava succedendo e di chi erano i colpevoli. Invece sono decenni che ignorate
del tutto il disegno del Vero Potere per arrivare al più feroce attacco ai
salari della Storia moderna; ignorate cosa sia stato il Neomercantilismo
franco-tedesco in Europa, e cosa sia il rigurgito delle teorie economiche
Neoclassiche e Neoagrarie che succhia il sangue ai chi lavora e paralizza gli
Stati; ignorate cosa sia stato Maastricht e Lisbona per i lavoratori, con
l’abolizione di fatto dell’articolo 40 della Costituzione italiana sul diritto
di sciopero e che il Patto di Stabilità fu disegnato proprio per uccidere il
lavoro; ignorate cosa decise la Commissione Trilaterale
nel 1975 per distruggervi, e ci sono riusciti, perché oggi credete di essere
uno zoccolo duro dei diritti quando invece siete lo zoccolo duro del pollaio
puzzolente dove contrattate solo sul grado di abolizione dei diritti; ignorate
cosa sia la
Nicaraguizzazione dei lavoratori e vi fate fottere ogni volta
da questa pornografica strategia del Potere, cioè: si torturano a sufficienza
gli esseri umani, così che alla fine i torturati pur di smettere di subire la
tortura voteranno per coloro che li torturano perché sono quelli che
controllano gli strumenti di tortura. Ti dice niente Landini? Niente su
Pomigliano e Mirafiori?
Cosa ci fate ancora in quel pollaio, ciechi volatili ridotti all’indecorosità
della lotta per conservare un metro di schiavitù? Avete capito chi è il nemico?
Avete capito cosa può fare uno Stato a moneta sovrana per voi? Cosa aspettate a
volare sopra la rete e a diventare persone che conquistano diritti? Oggi siete
dei polli, operai.
Paolo Barnard
Fonte: www.paolobarnard.info
Link: http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=205
15.01.2011
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1. Jedem das seine. Scritto da Franco Parpaiola , il 15-01-2011 18:10 Salve Marista. Concordo. Ciao
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