Benvenuto su questo spazio. Molti sono gli argomenti: troverai attualità, schede di giardinaggio, ricette di cucina, articoli sulla natura, parapsicologia, mitologia, favole, poesie, letteratura, la Roma del tempo che fu. Spero che trascorrerai attimi piacevoli e sereni e, se vorrai intervenire o contattarmi, ne sarò felice.
I preservativi a scuola, davvero un "passo importante"?
Scritto da Marista Urru
venerdì 19 giugno 2009
Nicola Zingaretti Presidente del
Consiglio Provinciale del Lazio ha
introdotto una novità su cui si discuterà a mio avviso inutilmente:
ha sostenuto una mozione che introdurrebbe negli istituti che lo vorranno l'installazione di distributori automatici di anti-concezionali.
L'idea è parsa meravigliosa ai giovani del PD che la hanno sostenuta con un
migliaio di firme, d'accordo anche il
vice ministro della salute Fazio, alcuni esponenti del PDL, soddisfatte le associazioni degli omosessuali
, divisa la unione studenti , quelli del centro
sinistra parlano di "passo importante"
gli altri di "specchietto per le
allodole". In medio stat virtus, forse vede bene
Saretta Marotta rappresentante degli studenti di azione cattolica:
: «Il provvedimento può essere di aiuto per evitare
che molti ragazzi, per l'imbarazzo di andare in farmacia non si muniscono di
preservativo, ma così non si risolve il problema».
Acacia albero sacro e il mistero dell'Arca della Alleanza svelato a breve
Scritto da Marista Urru
giovedì 18 giugno 2009
Acacia nera, ha fiori bianchi e legno scuro - Acacia melanoxylon
Le acacie in genere appartengono alla famiglia delle
mimosacee, nome che deriva da mimus, infatti le foglioline sono sensibili al
caldo, al freddo agli urti, e si muovono sino a chiudersi se solo sfiorate
nella mimosa pudica proveniente dal Brasile.
Sono alberi molo belli, la cui fioritura va dal rosso al
giallo, fino al bianco delle specie
australiane e polinesiane, come la acacia qui raffigurata che nasce
spontanea e maestosa nella Tasmania e
nella Australia meridionale , in Europa fu introdotta intorno al 1080. Scrive
D.H Lawrence a proposito delle mimose,
fiore nazionale della Australia: .. "improvvisamente, a primavera, fiorisce il
delicato giallo piumoso di piume e piume e piume e alberi e cespugli di acacia,
come se gli angeli fossero scesi in volo dalle regioni dorate del paradiso per
stabilirsi qui, nella foresta australiana.."
Siamo abituati a farle crescere nei nostri giardini a fusto
nudo come alberi, pure sono belle anche a cespuglio, in particolare la acacia
armata e la longifolia. Soffrono il freddo e richiedono terreno non calcareo,
necessitano di acqua e terreno ben drenato , possibilmente riparate dai venti freddi del nord.
La acacia è simbolo di rinascita un poco dovunque, probabilmente questo è dovuto alla durezza e
resistenza del suo legno, la forza e perennità di questo porta al concetto
della vittoria della vita sula morte,
per cui simboleggia saggezza e
rinascita, oltre che il legame tra il mondo visibile ed il mondo
invisibile.
E' veramente tanto tempo che non scrivevo un articolo, ma giusto oggi
mi è capitata una situazione con un cliente che mi ha dato da pensare.
Una delle prime cose che ho imparato del lavoro è che il proprio prodotto deve sempre essere conforme alle aspettative, ma anche al livello del cliente.
Cercherò di spiegarmi meglio: credo che tutti concordiamo sul fatto che
ciò che necessita al nostro macellaio di fiducia non è la stessa cosa
che necessita ad una società di esportazione di pollami all'ingrosso.
Entrambi trattano lo stesso articolo, pollame, ma in maniera differente
e, soprattutto, ad un livello diverso.
Continua
FRAMMENTI DI MARISTA : parole.. parole.. parole...
Scritto da Marista Urru
mercoledì 17 giugno 2009
Iran :
Al via il riconteggio dei voti. Non mi interessa chi ha
vinto in Iran, ovviamente son cose che attengono agli iraniani, ma questa
possibilità in breve tempo loro accordata del riconteggio dei voti mi
indispettisce assai, non posso fare a meno di ricordare che nel Bel Paese,
questo bene ci è sempre stato negato con le scuse più imbecilli. Come noi:
nessuno! E scusate se è poco!
Parole..parole.. parole..
Napolitano della cui buona fede non si possono aver dubbi dice ricevendo i leader religiosi al
Quirinale: ''sentiamo che in questa crisi economico-finanziaria globale sono in
gioco grandi scelte e grandi valori: se guardiamo alle cause di questa crisi e
anche agli sforzi da mettere in atto per superarla, ci rendiamo conto che è
essenziale - sottolinea significativamente il capo dello Stato - un
ristabilimento di valori spirituali e morali, che sono stati largamente assenti
dalle determinazioni di molti soggetti economici e politici''. Se i sogni muoiono all'alba, da noi manco
nascono: li si racconta e tanto ci basti!
Il mito della Fenice, uccello che muore solo per rinascere più perfetto, si ricollega al culto del dio Sole, astro che tramonta morendo in un certo senso, per rinascere. Il solstizio estivo il 21 Giugno è il giorno in cui il solo è più alto nel cielo, da quel momento l'arco del sole nel cielo andrà a diminuire. La tradizione vuole che nel momento del suo culmine , al solstizio d'estate, il sole accenda il fuoco della pira funebre della fenice che rinascerà più bella e più forte : " mutata melior procede figura".
Scrive Ovidio nelle Metamorfosi a proposito del mito della Fenice:
Disprezzata dagl'intellettuali, detestata dai marxisti, la classe
media sta sprofondando nella palude sociale, fino alle soglie
dell'esclusione. Però in questa decadenza dei "poveri penultimi" cade
il sogno della mobilità sociale
di Francesca Lippi
da il Domenicale del 13 giugno 2009
«Distratta, indolente, prudente, la nostra borghesia ama i suoi
figli viziati e ribelli». Con queste caustiche parole Leo Longanesi
tratteggiava la sua concezione della categoria sociale simbolo della
società capitalistica. Del resto la classe media sembra aver sempre
avuto una connotazione negativa: piccina, mediocre e perbenista,
risultava pessima sia che la si osservasse con sdegno dall'alto, sia
che la si guardasse con invidia dal basso. Nell'orizzonte della lotta
di classe, poi, è stata vista come piena di colpe e continuamente
additata come priva di morale e portatrice di disvalori o, peggio, di
quei falsi valori che provocavano «rabbia, pena, schifo o malinconia»
in cantautori come Claudio Lolli, speranzoso che il vento un giorno la
spazzasse via.
Qual è il significato della critica tout court al "fu ceto medio"? E
soprattutto, dove l'ha portato una sfilza di accuse e insulti che non
s'è interrotta fino a oggi? L'incriminata "bestia in giacca e cravatta"
di fatto ha proseguito a generare scandalo e disprezzo soprattutto nel
comune sentire traghettato da quella cultura chic che ha visto nella
piccola borghesia niente altro che una massa informe di "ipocriti
professionisti". Ebbene, proprio adesso c'è chi nota la nascita di
un'ampia fascia di "nuovi poveri" fra gli ex residenti proprio
nell'odiata categoria medio e piccoloborghese, che si dirige con passo
svelto verso l'indigenza.