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Marista
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Sindrome di Tourette e musica, torna al pubblico Nick Van Bloss pianista prodigioso PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
mercoledì 29 aprile 2009




 











www.nickvanbloss.com

Una notizia buona  in questo mondo in cui tutto pare andare alla rovescia: qualcuno lo ricorderà il pianista-prodigio, un bimbo che sembrava destinato a diventare uno dei più grandi pianisti del mondo e che a soli 21 anni, in preda alla così detta sindrome di Tourette , malattia neurologica caratterizzata da movimenti e tremiti incontrollati,  e che invece dovette ritirarsi.

Fu un ritiro drastico, lasciò casa paterna , Inghilterra, amici, e si chiuse in totale isolamento in una  vecchia casa fatiscente di Lisbona, unico compagno, l'amato pianoforte.

Ha continuato così in perfetta solitudine a coltivare il suo amore per la musica, solo  con le amate note, senza paura di deludere un pubblico. Suonando per sé stesso, gradualmente ha operato quella che sembra una magia, dopo 15 anni  può affrontare il pubblico.

Non è una favola e non è guarito purtroppo , ma "Dopo tanti anni in cui ho suonato per un unico spettatore, me stesso, torno a farlo davanti a una sala piena di gente, è un miracolo", dichiara  al Times. ILa magia di cui dicevo : appena Nick  comincia a suonare  il suo male scompare. "Di solito non c'è un momento in cui almeno un muscolo del mio corpo non stia contraendosi o contorcendosi", dice, calcolando che le scosse e i tic si ripetano mediamente 40 mila volte al giorno. "E' come avere un alieno dentro di te, qualcosa che spinge e preme per uscire fuori. I muscoli si piegano, i denti si spezzano, gli occhi cominciano a dolermi. E' piuttosto atroce", ma se si mette al piano:  "Tutto a un tratto avverto la meravigliosa sensazione della normalità"....."Immagino che i miei muscoli si stendano su una poltrona e vogliano godersi anche loro la musica".

 E tutti gli amanti della musica non possono che felicitarsi della  perseveranza di questo artista, del suo ritorno, della lezione di vita che ci dà mentre nel cuore  di molti nasce  una speranza: che in questo mondo alla rovescia, in cui il potere sembra restare ben saldo nelle mani di personaggi ed organizzazioni cieche ed indifferenti alle umane sorti dell ‘ UOMO, al suo reale progresso, alla possibilità di alleviarne sofferenze e  dolori, almeno la musica riesca penetrare nella dura scorza di certi cuori ( ammesso che  in certi potenti remoti ed arroganti, un raggrinzito e calcificato cuore, resista), che almeno diano impulso alla ricerca per alleviare le umane sofferenze, usando il potere che si trovano ad amministrare nei fatti, per il bene della umanità, di cui forse fanno parte anche loro, o no?





 

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Una vittoria della rete sui media e i potenti : Influenza suina? Ma chi ci crede? PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
martedì 28 aprile 2009
















Non ci crediamo a questa storia dell'influenza suina, e come potremmo?  Il 23 Aprile ne abbiamo discusso sul blog di Marcello Foa, siamo in tanti e tutti d'accordo con il giornalista: ci vogliono distratti e spaventati.

Secondo me questa nuova acquisizione di senso critico  tra la gente,  che sembra "contaminare "sempre più persone, indipendentemente dalle  vecchie ideologie di riferimento, è una grande vittoria della rete. Continuiamo così, li costringeremo alle loro responsabilità.

 

Post del 23 Aprile   Marcello Foa

Nelle ultime 24 ore è scattato l'allarme in Messico per l'influenza suina e i media di tutto il mondo hanno ripreso la notizia con toni drammatici evocando il rischio di un contagio planetario. Sarà, ma gli studi sullo spin mi hanno insegnato a diffidare degli allarmi su improvvise epidemie provocate da malattie misteriose.

Ricordate la Mucca pazza? E quelle immagini angoscianti dei bovini tremanti? All'epoca ci dissero che l'encefalopatia spongiforme bovina,  variante del morbo di Creutzfeldt-Jakob, avrebbe provocato la morte di migliaia di persone, nonostante l'abbattimento di decine di migliaia di capi. Ma a oggi sono stati registrati 183 casi in tutto il mondo. Le autorità fecero bene a mettere al bando le farine di origine animale, che costringevano degli erbivori a trasformarsi in carnivori; ma l'allarme fu eccessivo.

E la Sars? Vi ricordate le immagini dei condomini sigillati, con i medici che vi entravano indossando degli scafandri simili a quelli degli astronauti? Furono pochissime le vittime, ma ci fu panico in tutto il mondo. Oggi il virus pare sia scomparso.

Ancora: l'influenza aviaria, Esiste dal 1878 e i casi di trasmissione all'uomo sono rarissimi. Eppure il mondo nel 2005 non parlava d'altro; i governi decisero di rendere obbligatorie stock di riserva del Tamiflu, un farmaco in realtà poco efficiente contro la malattia; per la gioia della Roche ( su quella vicenda segnalo la splendida inchiesta di Sabrina Giannini, trasmessa nel 2006 da report)

Ora improvvisamente tutto il mondo parla dell'influenza suina e da Città del Messico arrivano, come da copione, notizie molto allarmanti. Gli Usa sostengono che sia troppo tardi per arginare il virus, l'Europa è in allarme. Si stanno creando tutte le premesse per diffondere una psicosi mondiale. Sarà ingiustificata come le altre? Io dico di sì, con una conseguenza facilmente prevedibile: per un po' ci si scorderà della crisi economica.

  http://blog.ilgiornale.it/foa/2009/04/25/influenza-suina-una-psicosi-molto-sospetta/#comments


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Contraddizione interna lorda PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
sabato 25 aprile 2009




Robert Kennedy
















Francesca Lippi,
"Contraddizione interna lorda. Prezzi e benzina aumentano? Qualità della vita e benessere calano, ma il Pil cresce. In tempi di crisi, gli esperti cominciano a criticare l'indicatore economico tradizionale e a proporre delle alternative".

SP il giornale di San Patrignano, pagina 30 e 32, n° 210 Aprile 2009

Il Pil scende inesorabilmente e si inabisserà del 2,3 per cento nel corso del 2009, secondo quanto pronosticato da Prometeia nel ‘Rapporto di previsione sulle prospettive di breve-medio termine dell'economia internazionale e italiana'. Nel momento peggiore della crisi e del credit crunch, il Prodotto interno lordo rientra fra le ossessioni economiche dei Paesi occidentali e orientali, avanzati e in via di sviluppo.

Ma a ben vedere non è che i cittadini abbiamo mai posto troppa attenzione a questo benedetto (o maledetto) Pil. Spesso, infatti, anche venendo tacciati di superficialità, gli italiani se ne sono infischiati altamente, badando piuttosto all'aumento dei prezzi e alla congruità e regolarità degli stipendi. Ora, però, anche i nostri economisti cominciano a mostrarsi scettici, proponendo addirittura una ‘sostituzione' del Pil. Con il dubbio che tale ripensamento dipenda dal tentativo di far sembrare la situazione economica ‘meno peggio' di quanto è.

Il crimine fattura

Sta di fatto che molti esperti nel mondo sembrano d'accordo nel rispolverare un vecchio discorso di Robert Kennedy, datato nel fatidico 1968, dove il mai eletto presidente definiva il Prodotto interno lordo come inadeguato ad indicare il benessere delle nazioni. Una posizione non tanto filo-hippy o neo-contestataria, quanto logica visto che - spiegava Bobby - l'andamento del Pil è direttamente proporzionale a dati negativi come criminalità, inquinamento, malattia e ignoranza: all'aumentare dei costi di sanità e benzina, infatti, cresce beato, ma "non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago".

D'altro canto pare che gli antenati di questo indicatore economico risalgano niente meno che al 1640, quando il governo di Oliver Cromwell cercò di sfrattare i cattolici insurrezionisti in Irlanda a colpi di tasse, e cercò di misurare la ricchezza terriera per distribuirla alle truppe inglesi. Ancora oggi, effettivamente, il Prodotto Interno Lordo segna incrementi positivi all'aumentare delle tasse.






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Previsione dei terremoti: si fa stando con la testa fra le nuvole PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
venerdì 24 aprile 2009



















Sull'onda degli eventi di Abruzzo e della polemica anche politica in Italia sulla  possibilità di prevedere in tempo utile o meno i terremoti, vediamo fiorire opinioni e studi pioneristici in materia, o per lo meno la stampa ed i media hanno preso ad occuparsene con una certa attenzione.

Ultimo  studio  agli onori della cronaca  è sulla rivista "New Scientist" che riporta una teoria di due specialisti del settore due geofisici cinesi, Guangmeng Guo e Bin Wang del 'Remote Sensing Center' della Nanyang Normal University di Henan, specializzati nell'individuazione di segni precursori dei sismi.

Bene, la soluzione sarebbe   nella osservazione delle nuvole e del loro comportamento e quindi preannunciano, a riprova della  bontà dei loro studi, per fine Aprile un  terremoto per il Sud Iran della magnitudo da 5,0 a 6,0 Richter.



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Anche i tigrotti si annoiano! PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
giovedì 23 aprile 2009

NOIA

















E non venitemi a raccontare che gli animali non provano la noia!

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Carte di Credito PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
giovedì 23 aprile 2009












Le useremo sempre più, quindi è bene conoscerle meglio che sia possibile.( E secondo me, evitarle fin che si può)


Carte prepagate :


Vengono in genere presentate come  molto care e poco sicure. Vengono applicate su di loro alte commissioni sui costi di ricarica e di prelievo contante, inoltre se la smarrite o vi viene rubata, ogni responsabilità ricade su di voi. Ma offrono comodità per acquisti on line o in caso di viaggio: si possono ricaricare a distanza. Vediamole meglio:

le Carte di Credito Prepagate e Ricaricabili, sono comodissime in quanto possono  essere acquistate come prodotto a se stante, ovvero senza la necessità che siano associate ad un conto corrente. Al momento della richiesta si "carica" la carta con l'importo desiderato, ed  in seguito si potrà spendere tale importo effettuando acquisti sia online che nei negozi, la cui somma disponibile verrà scalata man mano che vengono utilizzate .

Il sistema di funzionamento delle carte di credito prepagate, in qualche modo, può essere paragonato alle più note carte prepagate telefoniche.

-Le prepagate "ricaricabili":  permettono di ripristinare anche via web l'importo una volta esaurito,  -Le prepagate "usa e getta": sono utilizzabili unicamente fino ad esaurimento della somma disponibile.

I costi di ogni card sono prefissati dall'istituto che le emette, ma alcune di esse possono essere usate esclusivamente nei negozi virtuali convenzionati.

La carta prepagata può offrire notevoli vantaggi all'utente che ha specifiche esigenze, innanzitutto quella di mantenere l'anonimato dell'acquisto, il non possedere un conto corrente, il risparmio delle spese annue di adesione, la possibilità di controllare le proprie spese ricaricando la carta dell'importo desiderato ed infine un minor rischio nel caso di furto della carta.

Facili da ottenere
Sono facili e veloci da ottenere, spesso infatti si possono richiedere direttamente presso gli sportelli della banca emittente in modo immediato dietro presentazione di un documento di identità e il pagamento dell'importo di ricarica.

Acquisti in pieno anonimato
L'utente che fa acquisti tramite una carta di credito prepagata rimane anonimo, non essendo più obbligato a fornire il numero della propria carta di credito ed evitando un qualsiasi legame con il proprio conto corrente, tali carte possono addirittura essere regalate.

Inoltre, proprio per le sue peculiarità, la carta prepagata si caratterizza come un mezzo sicuro e pratico per effettuare acquisti su Internet, ed è proprio in relazione a tale utilizzo che la prepagata ha riscosso molto successo, infatti risolvono in parte i problemi di coloro che diffidano dall'usare la carta di credito per i pagamenti online.

Non necessita di conto corrente bancario

Le carte prepagate rappresentano un'ottima soluzione per chi non disponga o non desideri aprire un conto corrente bancario. E' proprio questo il motivo principale della diffusione di questo mezzo di pagamento tra i più giovani, i quali, per altro, rappresentano la quota più significativa del mercato del commercio elettronico.
Alcuni istituti di credito in particolare hanno introdotto carte esclusivamente destinate ai giovani o agli studenti ai quali in genere viene negata una carta di credito tradizionale per la mancanza di un reddito fisso.

 
Risparmio e spese sotto controllo: in quanto il tetto della cifra disponibile per gli acquisti è limitato alla quantità di ricarica effettuata, inoltre generalmente non prevedono delle quote associative annue ed altre spese fisse previste invece per le normali carte di credito, pertanto si ha anche un risparmio rispetto al costo delle carte tradizionali.
In genere gli unici costi da sostenere sono al momento dell'acquisto della carta o della ricarica.Sicurezza e minori rischi, ovviamente, visto che sono utilizzabili nei limiti di quanto le avete caricate- Certo in caso di frode non si hanno coperture

Gli svantaggi

- attenzione ai costi accessori: molte prevedono una quota di attivazione tra i 5 e i 30 euro, e il costo di ogni ricarica può arrivare fino a 5 euro .
- In caso di eventuale frode non offrono la stessa protezione di una carta tradizionale.
-  Va da se che dovete controllare che sia sempre carica Q.B  qualora sia previsto un uso fisso, per determinati importi.
- Nel caso di disguidi (doppi addebiti, addebito errato) i tempi di attesa per l'eventuale rimborso potrebbero essere lunghi e l'assistenza spesso carente.
Ricordatevi che questo tipo di carte ha una scadenza e quindi ogni tot vanno rinnovate


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