Benvenuto su questo spazio. Molti sono gli argomenti: troverai attualità, schede di giardinaggio, ricette di cucina, articoli sulla natura, parapsicologia, mitologia, favole, poesie, letteratura, la Roma del tempo che fu. Spero che trascorrerai attimi piacevoli e sereni e, se vorrai intervenire o contattarmi, ne sarò felice.
Una notizia buona
in questo mondo in cui tutto pare andare alla rovescia: qualcuno lo
ricorderà il pianista-prodigio, un bimbo che sembrava destinato a diventare uno
dei più grandi pianisti del mondo e che a soli 21 anni, in preda alla così
detta sindrome di Tourette , malattia neurologica caratterizzata da movimenti e
tremiti incontrollati, e che invece
dovette ritirarsi.
Fu un ritiro drastico, lasciò casa paterna , Inghilterra,
amici, e si chiuse in totale isolamento in una
vecchia casa fatiscente di Lisbona, unico compagno, l'amato pianoforte.
Ha continuato così in perfetta solitudine a coltivare il
suo amore per la musica, solo con le
amate note, senza paura di deludere un pubblico. Suonando per sé stesso,
gradualmente ha operato quella che sembra una magia, dopo 15 anni può affrontare il pubblico.
Non è una favola e non è guarito purtroppo , ma "Dopo tanti
anni in cui ho suonato per un unico spettatore, me stesso, torno a farlo
davanti a una sala piena di gente, è un miracolo", dichiara al
Times. ILa magia di cui dicevo : appena Nick comincia a suonare il
suo male scompare. "Di solito non c'è un momento in cui almeno un muscolo
del mio corpo non stia contraendosi o contorcendosi", dice, calcolando che
le scosse e i tic si ripetano mediamente 40 mila volte al giorno. "E' come
avere un alieno dentro di te, qualcosa che spinge e preme per uscire fuori. I
muscoli si piegano, i denti si spezzano, gli occhi cominciano a dolermi. E'
piuttosto atroce", ma se si mette al piano:
"Tutto a un tratto avverto la meravigliosa sensazione della
normalità"....."Immagino che i miei muscoli si stendano su una
poltrona e vogliano godersi anche loro la musica".
E tutti gli amanti
della musica non possono che felicitarsi della perseveranza di questo artista, del suo
ritorno, della lezione di vita che ci dà mentre nel cuore di molti nasce una speranza: che in questo mondo alla
rovescia, in cui il potere sembra restare ben saldo nelle mani di personaggi ed organizzazioni cieche ed
indifferenti alle umane sorti dell ‘ UOMO, al suo reale progresso, alla
possibilità di alleviarne sofferenze e
dolori, almeno la musica riesca penetrare nella dura scorza di certi cuori
( ammesso che in certi potenti remoti ed
arroganti, un raggrinzito e calcificato cuore, resista), che almeno diano impulso alla ricerca per alleviare le umane sofferenze, usando il potere che si trovano ad amministrare nei fatti, per il bene della umanità, di cui forse fanno parte anche loro, o no?
Una vittoria della rete sui media e i potenti : Influenza suina? Ma chi ci crede?
Scritto da Marista Urru
martedì 28 aprile 2009
Non ci crediamo a questa storia dell'influenza suina, e come potremmo? Il 23 Aprile ne abbiamo discusso sul blog di
Marcello Foa, siamo in tanti e tutti d'accordo con il giornalista: ci vogliono
distratti e spaventati.
Secondo me questa nuova acquisizione di senso critico tra la gente,
che sembra "contaminare "sempre più persone, indipendentemente dalle vecchie ideologie di riferimento, è una
grande vittoria della rete. Continuiamo così, li costringeremo alle loro responsabilità.
Nelle ultime 24 ore è scattato l'allarme in Messico per l'influenza
suina e i media di tutto il mondo hanno ripreso la notizia con toni
drammatici evocando il rischio di un contagio planetario. Sarà, ma gli
studi sullo spin mi hanno insegnato a diffidare degli allarmi su
improvvise epidemie provocate da malattie misteriose.
Ricordate la Mucca
pazza? E quelle immagini angoscianti dei bovini tremanti?
All'epoca ci dissero che l'encefalopatia spongiforme bovina,
variante del morbo di Creutzfeldt-Jakob, avrebbe provocato la morte
di migliaia di persone, nonostante l'abbattimento di decine di migliaia di
capi. Ma a oggi sono stati registrati 183 casi
in tutto il mondo. Le autorità fecero bene a mettere al
bando le farine di origine animale, che costringevano degli erbivori a
trasformarsi in carnivori; ma l'allarme fu eccessivo.
E la Sars?
Vi ricordate le immagini dei condomini sigillati, con i medici che vi
entravano indossando degli scafandri simili a quelli degli astronauti? Furono
pochissime le vittime, ma ci fu panico in tutto il mondo. Oggi il virus
pare sia scomparso.
Ancora: l'influenza aviaria, Esiste dal 1878 e i casi di
trasmissione all'uomo sono rarissimi. Eppure il mondo nel 2005 non parlava
d'altro; i governi decisero di rendere obbligatorie stock di riserva del
Tamiflu, un farmaco in realtà poco efficiente contro la malattia; per la gioia
della Roche ( su quella vicenda segnalo la splendida inchiesta
di Sabrina Giannini, trasmessa nel 2006 da report)
Ora improvvisamente tutto il mondo parla dell'influenza suina e da Città del
Messico arrivano, come da copione, notizie molto allarmanti. Gli Usa sostengono
che sia troppo tardi per arginare il virus, l'Europa è in allarme. Si
stanno creando tutte le premesse per diffondere una psicosi mondiale. Sarà
ingiustificata come le altre? Io dico di sì, con una conseguenza facilmente
prevedibile: per un po' ci si scorderà della crisi economica.
http://blog.ilgiornale.it/foa/2009/04/25/influenza-suina-una-psicosi-molto-sospetta/#comments
Francesca Lippi, "Contraddizione interna lorda. Prezzi e
benzina aumentano? Qualità della vita e benessere calano, ma il Pil cresce. In
tempi di crisi, gli esperti cominciano a criticare l'indicatore economico
tradizionale e a proporre delle alternative".
SP il giornale di San
Patrignano, pagina 30 e 32, n° 210 Aprile 2009
Il Pil scende
inesorabilmente e si inabisserà del 2,3 per cento nel corso del 2009, secondo
quanto pronosticato da Prometeia nel ‘Rapporto di previsione sulle prospettive
di breve-medio termine dell'economia internazionale e italiana'. Nel momento
peggiore della crisi e del credit crunch, il Prodotto interno lordo rientra fra
le ossessioni economiche dei Paesi occidentali e orientali, avanzati e in via
di sviluppo.
Ma a ben vedere
non è che i cittadini abbiamo mai posto troppa attenzione a questo benedetto (o
maledetto) Pil. Spesso, infatti, anche venendo tacciati di superficialità, gli
italiani se ne sono infischiati altamente, badando piuttosto all'aumento dei
prezzi e alla congruità e regolarità degli stipendi. Ora, però, anche i nostri
economisti cominciano a mostrarsi scettici, proponendo addirittura una ‘sostituzione'
del Pil. Con il dubbio che tale ripensamento dipenda dal tentativo di far
sembrare la situazione economica ‘meno peggio' di quanto è.
Il crimine
fattura
Sta di fatto che
molti esperti nel mondo sembrano d'accordo nel rispolverare un vecchio discorso
di Robert Kennedy, datato nel fatidico 1968, dove il mai eletto presidente definiva
il Prodotto interno lordo come inadeguato ad indicare il benessere delle nazioni.
Una posizione non tanto filo-hippy o neo-contestataria, quanto logica visto che
- spiegava Bobby - l'andamento del Pil è direttamente proporzionale a dati
negativi come criminalità, inquinamento, malattia e ignoranza: all'aumentare
dei costi di sanità e benzina, infatti, cresce beato, ma "non tiene conto della
salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia
dei loro momenti di svago".
D'altro canto
pare che gli antenati di questo indicatore economico risalgano niente meno che
al 1640, quando il governo di Oliver Cromwell cercò di sfrattare i cattolici
insurrezionisti in Irlanda a colpi di tasse, e cercò di misurare la ricchezza
terriera per distribuirla alle truppe inglesi. Ancora oggi, effettivamente, il
Prodotto Interno Lordo segna incrementi positivi all'aumentare delle tasse.
Previsione dei terremoti: si fa stando con la testa fra le nuvole
Scritto da Marista Urru
venerdì 24 aprile 2009
Sull'onda degli eventi di
Abruzzo e della polemica anche politica in Italia sulla possibilità di prevedere in tempo utile o meno i
terremoti, vediamo fiorire opinioni e studi pioneristici in materia, o per lo meno la stampa ed i media hanno preso ad occuparsene con una certa attenzione.
Ultimo studio agli onori della cronaca
è sulla rivista "New Scientist" che riporta una teoria di due
specialisti del settore due geofisici cinesi, Guangmeng Guo
e Bin Wang del 'Remote Sensing Center' della
Nanyang Normal University di Henan, specializzati nell'individuazione di segni precursori dei sismi.
Bene, la soluzione sarebbe nella osservazione delle nuvole e del loro
comportamento e quindi preannunciano, a riprova della bontà dei loro studi, per fine Aprile un terremoto per il Sud Iran della magnitudo da 5,0 a 6,0 Richter.
Le useremo sempre più, quindi è bene conoscerle meglio che sia possibile.( E secondo me, evitarle fin che si può)
Carte prepagate :
Vengono in genere presentate come molto care e poco sicure. Vengono applicate su di loro alte commissioni sui costi di ricarica e di prelievo contante, inoltre se la smarrite o vi viene rubata, ogni responsabilità ricade su di voi. Ma offrono comodità per acquisti on line o in caso di viaggio: si possono ricaricare a distanza. Vediamole meglio:
le Carte di Credito Prepagate e Ricaricabili, sono comodissime in quanto possono essere acquistate come prodotto a se stante, ovvero senza la necessità che siano associate ad un conto corrente. Al momento della richiesta si "carica" la carta con l'importo desiderato, ed in seguito si potrà spendere tale importo effettuando acquisti sia online che nei negozi, la cui somma disponibile verrà scalata man mano che vengono utilizzate .
Il sistema di funzionamento delle carte di credito prepagate, in qualche modo, può essere paragonato alle più note carte prepagate telefoniche.
-Le prepagate "ricaricabili": permettono di ripristinare anche via web l'importo una volta esaurito, -Le prepagate "usa e getta": sono utilizzabili unicamente fino ad esaurimento della somma disponibile.
I costi di ogni card sono prefissati dall'istituto che le emette, ma alcune di esse possono essere usate esclusivamente nei negozi virtuali convenzionati.
La carta prepagata può offrire notevoli vantaggi all'utente che ha specifiche esigenze, innanzitutto quella di mantenere l'anonimato dell'acquisto, il non possedere un conto corrente, il risparmio delle spese annue di adesione, la possibilità di controllare le proprie spese ricaricando la carta dell'importo desiderato ed infine un minor rischio nel caso di furto della carta.
Facili da ottenere
Sono facili e veloci da ottenere, spesso infatti si possono richiedere direttamente presso gli sportelli della banca emittente in modo immediato dietro presentazione di un documento di identità e il pagamento dell'importo di ricarica.
Acquisti in pieno anonimato
L'utente che fa acquisti tramite una carta di credito prepagata rimane anonimo, non essendo più obbligato a fornire il numero della propria carta di credito ed evitando un qualsiasi legame con il proprio conto corrente, tali carte possono addirittura essere regalate.
Inoltre, proprio per le sue peculiarità, la carta prepagata si caratterizza come un mezzo sicuro e pratico per effettuare acquisti su Internet, ed è proprio in relazione a tale utilizzo che la prepagata ha riscosso molto successo, infatti risolvono in parte i problemi di coloro che diffidano dall'usare la carta di credito per i pagamenti online.
Non necessita di conto corrente bancario
Le carte prepagate rappresentano un'ottima soluzione per chi non disponga o non desideri aprire un conto corrente bancario. E' proprio questo il motivo principale della diffusione di questo mezzo di pagamento tra i più giovani, i quali, per altro, rappresentano la quota più significativa del mercato del commercio elettronico.
Alcuni istituti di credito in particolare hanno introdotto carte esclusivamente destinate ai giovani o agli studenti ai quali in genere viene negata una carta di credito tradizionale per la mancanza di un reddito fisso.
Risparmio e spese sotto controllo: in quanto il tetto della cifra disponibile per gli acquisti è limitato alla quantità di ricarica effettuata, inoltre generalmente non prevedono delle quote associative annue ed altre spese fisse previste invece per le normali carte di credito, pertanto si ha anche un risparmio rispetto al costo delle carte tradizionali.
In genere gli unici costi da sostenere sono al momento dell'acquisto della carta o della ricarica.Sicurezza e minori rischi, ovviamente, visto che sono utilizzabili nei limiti di quanto le avete caricate- Certo in caso di frode non si hanno coperture
Gli svantaggi
- attenzione ai costi accessori: molte prevedono una quota di attivazione tra i 5 e i 30 euro, e il costo di ogni ricarica può arrivare fino a 5 euro .
- In caso di eventuale frode non offrono la stessa protezione di una carta tradizionale.
- Va da se che dovete controllare che sia sempre carica Q.B qualora sia previsto un uso fisso, per determinati importi.
- Nel caso di disguidi (doppi addebiti, addebito errato) i tempi di attesa per l'eventuale rimborso potrebbero essere lunghi e l'assistenza spesso carente.
Ricordatevi che questo tipo di carte ha una scadenza e quindi ogni tot vanno rinnovate