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Marista
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ADUSBEF LAZIO NORD-In pericolo la legge che esclude anatocismo? PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
domenica 31 agosto 2008
A quanto pare le banche non si danno per vinte e continuamente cercano nuovi spazi per i loro businness
Vi riporto qui il link ad un articolo di approfondimento dal sito http://www.federicolippi.it
CICR: manovra delle Banche contro la legge antiusura
sabato 30 agosto 2008

In questi giorni, esaminando una pratica, ho trovato una lettera circolare del Credito Italiano, oggi UniCredit Banca, che qui allego, riguardante la comunicazione alla Clientela su come la Banca si sia adeguata alla ormai famosissima “Delibera CICR del 9/02/2000”, e vi dico che, ancora una volta, mi sono potuto confermare che è in questo modo che nascono gli “usi bancari”, e grazie a questo sistema ci si ritrova ad abrogazioni di fatto, e non normative, di Leggi imperative dello Stato...  ( continua al sito http://www.federicolippi.it

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Unità di Italia: ma la frittata è stata fatta tanto tempo fa! PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
venerdì 29 agosto 2008
Ho letto questo articolo dal blog di druida, alias Francesca Lippi e Ve lo riporto qua sotto:

Questo topic nasce come risposta a un articolo trovato su Reset dal titolo: “Sardegna Scoppia colossale Polpettone L’isola di Malu Entu si dichiara indipendente…e l’ansia ci assale?”

Io vorrei dire una cosa da persona nata nel Continente e cresciuta nel Continente… Perché non si decide una buona volta cosa sia politicamente corretto o cosa non lo sia? Mi spiego meglio e faccio un discorso più allargato rispetto al territorio Sardo: da dopo il fascismo, si è fatto di tutto per affossare tout court quelli che vennero ritenuti come ideali tipicamente fascisti. Fra questi ci stava il “patriottismo”. Siamo, quindi, diventati uno Stato che non era Nazione: tutto ciò che era italiano, diventava negativo, e fra gli anni ‘60 e gli anni ‘70 c’è stato un vero e proprio dilagare dell’ esterofilia più cieca. Se qualcosa era diverso da noi e non italiano, era automaticamente bello. Io stessa sono stata educata da maestre e professori, dalle elementari al liceo, che affermavano la somma bellezza di ciò che era “diverso” rispetto a tutto quello che poteva definirsi “Italiano”. Non era un modo per educare alla diversità: era letteralmente una critica verso il Patriottismo, ed era una critica più che esplicita. Il Patriottismo veniva indicato come un sentimento malato, sbagliato e politicamente scorretto al pari del Nazionalismo. Io, come molti della mia generazione, abbiamo bene assorbito questo insegnamento, e infatti non ci comportiamo come persone orgogliose di essere italiane. Gli stessi “no global” non si vanno certo a spantecare per il mantenimento di tradizioni e storia italiane: si battono per i diritti di culture di altrui Paesi

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Velo islamico: le norme vanno rispettate sempre o a seconda..? PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
giovedì 28 agosto 2008
















Chi c'è dietro questo velo? Non è dato saperlo. Però  esiste in questo  paese pasticcione e confusionario la norma che vieta di girare mascherati fuori dai periodi permessi dalla legge (ad esempio, il Carnevale), si da il caso che il velo islamico non è una maschera, ma l'esigenza che ha fatto si che quella norma venisse emanata in Italia, resta tutta.

Esiste  anche  una sentenza della Corte costituzionale che giudica ammissibile, al fine di salvaguardare l´ordine pubblico, la limitazione della libertà religiosa, forse dovremmo nell'ambito della discussione futura tenerne debito conto.

Esiste ineludibile la esigenza di sicurezza per la cittadinanza, la esigenza dell'obbligo del riconoscimento della persona che  incontriamo per strada, che entra nei luoghi pubblici, che ci è vicina sull'autobus.

Che il velo islamico non possa e non debba essere paragonato ad una maschera è ovvio, che sia necessario non lasciare la regolamentazione  alla fantasia estemporanea dei cittadini o anche dei pretori e delle loro personali convinzioni,  dovrebbe essere  altrettanto ovvio per tutti.
Chi siamo come sempre in ritardo , creando problemi agli Italiani ed agli Islamici, è evidente, come lo è che i politici invece di ottemperare ai loro doveri, tirino per la giacca i diritti di questo e di quello, aiutati anche dai politici  di questo o quello schieramento come pedine inserite negli organi della Giustizia ,  e questo è semplicemente vergognoso ed intollerabile

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Da isola di Mal di Ventre comincia la autonomia della sardegna!!!! PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
mercoledì 27 agosto 2008


 


 

 

 

L'isola  appartiene al comune di Cabras (Oristano) è stata a lungo oggetto di  contenzioso tra un Lord inglese, che  intendeva sfruttarla  turisticamente, e l'amministrazione comunale  Fa  parte  di una area  marina protetta  per l' interesse naturalistico e importanza ambientale, non vi sono  costruzioni, solo un fanale automatico per supporto ai naviganti notturni

Per me è legata a ricordi della infanzia, alle gite in gozzo fino all'isolotto, a profumi di mirti e lentischi intrecciati a quello del mare, sino alla giornate indimenticabili trascorse fra le dune del vicino  San Giovanni, alle meraviglie della spiaggia di Is Aruttas, che  tempo fa amici  mi hanno  esser ormai un ricettacolo di immondizie e saccheti di plastica, anche se spero che nel frattempo i sardi siano rinsaviti e la curino e rispettino come si deve.

Oggi  quindi per me è una gran bella giornata leggo : “mal di ventre autonomo” e sono felice.

Non me ne voglia  il nostro Mago, ( reset-italia)  ma non posso essere d’accordo l'opinione di chi non condivide l’iniziativa,   gli voglio un gran bene lo stesso, oggi più di sempre, visto che  la notizia la ho letta da lui, e chi porta buone nuove va  festeggiato , poi se è il nostro super  mago delle Fiabe..di più


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Migranti: accogliamoli nelle nostre case PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
mercoledì 27 agosto 2008

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Accoglienza agli stranieri

Lampedusa : il centro di prima accoglienza è al collasso, e il sindaco diffida le forze dell’ordine a introdurre nuovi clandestini.

Contemporaneamente i sindaci di Riace, Caulonia e Stignano, vorrebbero riprendere una vecchia iniziativa ed utilizzare le case sfitte o abbandonate nei centri storici o anche strutture inutilizzate.

Si avrebbe una accoglienza a misura d’uomo , senza sbarre. I migranti verrebbero inseriti nel tessuto sociale a riprendere gli antichi mestieri e a rivitalizzare gli antichi borghi.

 

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Il 68 nella testimonianza di Margherita Hack PDF Stampa E-mail
Scritto da Marista Urru   
mercoledì 27 agosto 2008

 

hack margherita - astrofisica

 

Non per tutti il 68 rappresentò una occasione mancata, Margherita Hack ci racconta i successi di un gruppo di ricercatori dell’epoca.

Viene da chiedersi, conoscendo la situazione attuale di ricerca e di giovani ricercatori , se non si trattò del successo episodico di gruppi che riuscirono a cavalcare l’onda, senza nessuna vera elaborazione culturale e politica, per cui stiamo al punto in cui stiamo.

La democratizzazione della società c’è stata veramente, o piuttosto il risultato infine non e consistito nell’ abbattere qua e là l’oppressione di una oligarchia per sostituirla con quella di una nuova oligarchia? Io nonostante l’esperienza di Margherita Hack, visti i risultati davanti agli occhi di tutti, continuo a pensare che il 68 in Italia è rimasto in superficie, è stato lotta è vero, ed ha distrutto qualcosa, ma ha edificato pochissimo, è mancata la elaborazione di una vera cultura per la società, i nostri intellettuali i nostri professori nelle Università si sono arroccati in un intellettualismo di elite, contorto e criptico, per niente o quasi rivolto alla società di un Paese che sentivano troppo stretto per le loro eccelse menti, Paese cui si è donata una finta democratizzazione di maniera, petendendo che i sessantottini restassaero in buona sostanza i giovani scamiciati e gazzarranti, buoni da usare al momento opportuno nelle piazze per i più disparati e a volte inconfessabili interessi di pochi; il discorso sarebbe lungo , ma i fatti ed i risultati, ci sono tutti: il paese italia non è stato toccato granche’ dalla rivoluzione del 68, la cronaca dei nostri tempi rimarca tutta la differenza fra noi e gli altri in Europa.

Il ’68 importante occasione per la democratizzazione della scienza e della società: Margherita Hack-da  ifatti.com     IO E IL 68 - 24/09/2007

Lottammo per dare libertà di ricerca e di movimento ai giovani e permettere loro di crescere


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