di Paolo Barnad
(Il Più Grande Crimine spiegato agli anziani, agli adolescenti e a persone del tutto digiune di economia)
P.
Allora nonna, riassunto delle puntate precedenti. Spero che tu abbia
capito che solo lo Stato e le nazioni estere possono immettere denaro
nuovo e al netto nel contenitore dei cittadini privati e delle aziende.
Cioè: la ricchezza nuova, quella in più rispetto a quella già esistente,
può venire solo da loro. Ok. Hai capito che uno Stato come l’Italia con
la sua moneta Lira non aveva in realtà grandi problemi di debito. Che
anzi, il debito di uno Stato che inventa la sua moneta dal nulla e che
la spende, o che emette titoli, è la ricchezza dei cittadini e delle
aziende private. Bene. Hai capito che vi hanno sempre raccontato una
bugia immensa su cosa sia il debito “pubblico”, che pubblico non è per
nulla…
Nonna: Eh, ma insomma, sì, ho capito quello, lo Stato
spende a noi siamo più ricchi. Ma la bugia, chi l’ha detta? Il governo?
Così ci rubavano i soldi?
P. No, proprio no. Il discorso è molto, ma molto più grande. Nonna,
guarda che è semplice. Al mondo siamo sempre stati in due. Noi gente, e
loro, i ricchi e i potenti. Prima dei tempi moderni e per secoli, lo sai
bene, c’erano masse enormi di disgraziati, e in cima i re, principi, i
nobili, i padroni ecc. Cosa voleva dire? Che se, fai conto, in quei
mondi c’erano 1000 soldi, ai poveracci ne toccava forse mezzo, e a loro
999,5. Poi è accaduta una cosa eccezionale, è accaduto che i popoli
piano piano, con guerre e rivoluzioni, con morti e sangue a fiumi, si
sono ribellati e hanno creato la democrazia.
Nonna:… che si va a votare.
P.
No, non solo. La democrazia vuol dire soprattutto una cosa nonna: che
ci deve essere uno Stato eletto dalla maggioranza ma che fa gli
interessi di tutti, e questo vuol dire soprattutto che dà benessere a
tutti. Perché nonna, i diritti e le leggi morali sono cose belle, che
prima non c’erano, ma se poi noi cittadini siamo schiavi di lavori a due
soldi, se siamo indebitati, se abbiamo sempre l’ansia di lavorare come
pazzi per sopravvivere e non abbiamo tempo per nulla, se, soprattutto,
nessuno ci dice cosa sta succedendo davvero, alla fine quei diritti e
quelle leggi non valgono quasi niente. E’ solo quando uno ha un buon
lavoro, una casa che non sia un debito che lo schiaccia, quando è
protetto dai servizi essenziali, è bene informato, i suoi figli hanno un
futuro possibile, che uno può prendersi il lusso di partecipare alla
democrazia. Se no rimane un cittadino che vive in una democrazia sulla
carta, ma che non potrà mai usare. E allora, torniamo alla Storia:
accadde che dopo tanti anni di lotte, finalmente arrivò la democrazia,
cioè le elite persero delle fette enormi di quei 1000 soldi che erano la
ricchezza esistente, e persero anche tanto potere. Tu immagina cos’era
un imperatore, era padrone non solo di intere nazioni, e dei loro
popoli, ma aveva potere di vita e di morte su tutti. Oggi non esiste
neppure lontanamente qualcuno con quel potere, nessun miliardario lo ha,
neppure uno come Obama. Quindi le elite persero tantissimo, e gli andò
veramente di traverso.
Nonna: Ben gli sta.
P. Poi, per le
elite le cose andarono anche peggio. Negli anni ’70 gli Stati
democratici più importanti arrivarono ad avere quelle monete che
dicevamo le volte scorse, la lira, il dollaro, i marchi, i franchi che
si creavano dal nulla.
Nonna: Bè, io mi ricordo le lire e i dollari che c’erano anche prima di allora, scusa…
P.
Sì, ma ripeto: dagli anni ’70 in poi, grazie a degli accordi
internazionali, fu deciso che gli Stati potevano creare le monete
moderne dal nulla, inventandosele. Prima era diverso. Le stesse monete
potevano essere create solo se contemporaneamente i governi mettevano da
parte dell’oro in quantità quasi pari alle monete che creavano per
spendere. Era un limite enorme, perché metti che il governo decideva di
assumere un milione di disoccupati che gli sarebbero costati 10 milioni:
immediatamente dei funzionari gli dicevano “ok, ma devi però garantire
quei 10 milioni che spendi con 10 milioni in lingotti d’oro depositati
da noi. Se non trovi l’oro, rischi guai grossi”. Che palle, nonna, ti
rendi conto? Ogni volta così, il governo sempre con l’ansia di sto oro
da trovare per garantire ogni spesa. Il risultato era che i governi
magari spendevano anche, ma in effetti rischiavano grosso.
Nonna: Ma cosa rischiavano?
P.
Troppo complicato, ma detto in parole poverissime, rischiavano di fare
bancarotta da un momento all’altro. Quelli sì che la rischiavano.
Allora, come dicevo, il sistema di dover trovare sempre oro fu abolito, e
ci mettemmo tutti a creare le monete dal nulla. I dollari, la lira, i
marchi ecc. Fu un momento storico, ma alle elite degli ex potentissimi
vennero i sudori ghiacci lungo la schiena, una strizza al sedere della
malora. Perché? Metti insieme i pezzi che sai già: siamo, fa conto, nel
1971, e 1) Lo Stato è democratico e quindi risponde ai cittadini 2) Lo
Stato adesso può inventarsi i soldi dal nulla, senza quasi limiti 3) Lo
Stato può quindi creare lavoro per tutti, case per tutti, servizi per
tutti, istruzione per tutti, pensioni buone per tutti. Risultato? Può
spendere per creare cittadini benestanti e istruiti che possono usare la
democrazia per tutelare se stessi. Nonna, guarda che la coppia di
: Stato che può spende per noi quasi senza limiti + noi che abbiamo la
democrazia in mano era la Gallina dalle Uova d’Oro dei popoli. E se i
popoli l’avessero posseduta veramente, per le elite era FI-NI-TA. Ti
rendi conto? Perché nessuno, neppure il più ricco uomo del mondo può
contrastare uno Stato che decide di fare l’interesse di tutti con le sue
leggi sovrane e con i suoi soldi sovrani. E quello Stato se è veramente
in mano a cittadini benestanti e istruiti può fare leggi che legano le
mani ai mega ricconi per sempre. Le elite in quegli anni capirono che se
mai volevano tornare a possedere il 90% della ricchezza, dovevano
AS-SO-LU-TA-MEN-TE nascondere a tutti, cioè ai cittadini e anche ai
politici, cosa poteva fare uno Stato democratico con la sua moneta
sovrana creata dal nulla.
Nonna: Il fatto che dicevo, facevamo le ferie due mesi all’anno con un solo stipendio in casa…
P.
Sì, ma molto, molto, molto di più nonna. L’ho detto prima: piena
occupazione, pieno Stato Sociale, piena istruzione per tutti, e fra
l’altro, attenta, la spesa della Stato poteva comprare tante cose fatte
dalle aziende private, arricchendole, poteva fargli migliori telefoni,
strade, trasporti, e dargli anche la ricerca tecnologica per
modernizzarle, quindi poteva aumentare la ricchezza privata nazionale.
Nonna, i tedeschi, sti ipocriti che oggi sbraitano sui debiti degli
Stati, hanno fatto proprio così: lo Stato tedesco ha trasformato a sue
spese le loro aziende in super produttori. Bella forza che sono una
potenza. Capito? La spesa dello Stato con la sua moneta sovrana… Nonna,
quante volte ho detto “spesa” negli ultimi 10 minuti? Il trucco che ci
poteva salvare era quello: la spesa dello Stato per creare benessere e
produttività per tutti. E allora nonna, nonna!, come hanno fatto le
elite dei *** ricconi a bloccare quella spesa? A uccidere la nostra
Gallina dalle Uova d’Oro?
Nonna: Non lo so…
P. Nonna! Si
sono inventati, convincendo tutti, che la spesa dello Stato è il debito
di tutti i cittadini. Debito, è il debito PUBBLICO!! È il deficit
PUBBLICO!! E’ un disastro PUBBLICO!! Lo dobbiamo tutti ripagare!! I
nostri figli se lo porteranno sulle spalle…. La spesa dello Stato è il
diavolo in persona! E allora ci ficcarono in testa che lo Stato non deve
spendere, o meglio, che deve spendere MENO di quanto INCASSI. Ma lo
Stato incassa TASSANDOCI o facendo TAGLI dappertutto, come Sanità,
scuole, pensioni, impiego. Così, secondo la ricetta dei ricconi
***, finisce che lo Stato ci dà 100 soldi ma poi ce ne toglie 110,
così lui, lo Stato, accumula soldi di cui non se ne fa nulla, mentre noi
perdiamo soldi che erano la nostra ricchezza. Siamo, FRE-GA-TI, ci
troviamo più poveri quasi tutti, e dobbiamo pagare i servizi di tasca
nostra, con meno lavoro, stipendi più bassi, pensioni miserabili ecc.
Cittadini fregati, cittadini insicuri e in affanno, impauriti, che non
sanno cosa succede, poi giovani senza lavoro né speranze, cioè? Cioè
democrazia annullata, e ricconi contenti. Ricconi liberi di accaparrarsi
il 90% della ricchezza, come ai loro bei tempi. Ora nonna hai capito
cosa intendevo quando ti dicevo che il debito pubblico è un inganno
criminale?
Nonna, è tutta qui la tragedia economica moderna. Nel
momento in cui tutti sono convinti che la spesa dello Stato è un danno,
siamo tutti fregati. E le elite trionfano. Infatti oggi sono tornati a
possedere più soldi di 10 Stati messi assieme.
Nonna: Ma non erano i politici a comandare? Cioè, come hanno fatto sti ricconi a ingannare tutti?
P.
Con l’economia, nonna. Hanno scritto tutti i testi di economia che
tutti abbiamo imparato da 40 anni a questa parte, e che anche i politici
hanno imparato. E se uno va con lo zoppo, impara a zoppicare…
Nonna: Ma Dio Santo! Lo dicevo io che la televisione ci ha fatto solo male.
P.
Nonna, la crisi economica di oggi viene direttamente da questi fatti,
guarda che è tutto lì. La prossima volta ti racconto cosa hanno fatto un
nugolo di uomini potentissimi chiusi nelle loro stanze mentre tu, il
nonno, i miei e tutti noi persone qualunque credevamo che fosse a Roma
che prendevano le decisioni importanti. Nonna, a 87 anni cominci a
capire chi è il Vero Potere. Baci.
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=236
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