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Paolo Barnard no alla barbarie - Donne, leggete .. poi 'lapidate' Massimo Fini. PDF Stampa E-mail

Scritto da Marista Urru   
martedì 07 settembre 2010
Indice articolo
Paolo Barnard no alla barbarie - Donne, leggete .. poi 'lapidate' Massimo Fini.
Pagina 2

Paolo Barnard
Questa  che riporto di seguito  è la lettera aperta  di Paolo Barnard a tutte le donne ed anche agli uomini che non ammettono la barbarie, nessuna barbarie, ma in particolare quella contro le donne.
 
Una lettera rivolta insomma a Donne ed Uomini.

Sembra assurdo che un giornalista Italiano, nato e cresciuto nell'occidente che si ritiene progredito, abbia potuto esprimere concetti tanto preistorici e pericolosi come quelli espressi da Massimo Fini e che Paolo Barnard riporta sul suo articolo con un preciso invito alle donne a reagire a fare sentire la loro voce contro una misoginia tanto forte ed espressa in modo tanto pericoloso di questi tempi, doppiamente condannabile, a mio avviso, se viene da chi, nato e crescito in Occidente , con una base di ottima cultura, avrebbe avuto tutte le possibilità di "darsi una regolata" quanto meno.

Scrive Paolo Barnard :





 

Donne, ritrovate il coraggio, la dignità, prendete il vostro destino nelle mani. E fate questo:

Trovatevi sotto casa di Massimo Fini, fate un picchetto di 24 ore su 24 per una settimana, e ogni volta che lo incontrate, con garbo e senza uso di violenza, ficcategli nelle tasche della giacca, se ce la fate nella patta dei pantaloni, nella buchetta delle lettere fino a intasarla, spargetegli sul pianerottolo del suo appartamento, mettetegli sotto i tergi dell’auto, insomma ‘lapidate’ Massimo Fini con fotocopie di quanto segue:


Massimo Fini ha scritto: “La donna è baccante, orgiastica, dionisiaca, caotica, per lei nessuna regola, nessun principio può valere più di un istinto vitale. E quindi totalmente inaffidabile. Per questo, per secoli o millenni, l’uomo ha cercato di irreggimentarla, di circoscriverla, di limitarla, perché nessuna società regolata può basarsi sul caso femminile. Ma adesso che si sono finalmente “liberate” sono diventate davvero insopportabili.”

Da The crimewave that shames the world, di Robert Fisk, The Independent, Gran Bretagna, 7 settembre 2010:

“E’ una tragedia, un orrore, un crimine contro l’umanità. Si chiamano ‘omicidi d’onore’, sono una pratica islamica, cristiana  e hindu...

Lo scorso Febbraio Medine Mehmi, 16 anni, fu sepolta viva dal padre e dal nonno nel pollaio di casa, nella provincia di Adiyaman in Turchia, perché si accompagnava con gli amici maschi. Il suo corpo fu trovato 40 giorni più tardi, in posizione fetale e con le mani legate dietro la schiena – irreggimentata, circoscritta, limitata, vero Massimo?

Aisha Ibrahim Duhulow, di 13 anni somala, trascinata nel 2008 di fronte a mille uomini mentre urlava “No! Non uccidetemi!”, e sepolta in un buco fino al collo. Viene lapidata da 50 uomini per adulterio. Dopo 10 minuti la tirano fuori, è ancora viva, la rimettono nel buco e la lapidano ancora. Il suo crimine? Era stata violentata da tre uomini, e li aveva denunciati – irreggimentata, circoscritta, limitata, vero Massimo?

Nell’agosto del 2008 cinque donne furono sepolte vive per crimini d’onore in Baluchistan, da membri di una tribù armata; tre di loro, Hameeda, Raheema e Fauzia, erano adolescenti. Dopo essere state picchiate e fucilate furono gettate ancora vive in un fosso, poi coperte di sassi e terra. Quando le due rimanenti donne protestarono, furono ugualmente massacrate. Il crimine commesso dalle tre ragazzine era stato di aver voluto scegliere il proprio marito. Nel parlamento pakistano, il deputato Israrullah Zehri definì la strage come “una tradizione secolare che continuerò a difendere” – irreggimentate, circoscritte, limitate, vero Massimo?

Nel 2002, nel villaggio di Meerwala nel Punjab, una giuria tribale sentenziò che un ragazzino di 11 anni della tribù di Gujar, di nome Abdul Shakoor, aveva camminato illegalmente con una donna di 30 anni della tribù Mastoi, e questo aveva disonorato i Mastoi. Fu deciso che per riabilitare l’onore dei Gujar, la sorella di 18 anni del ragazzo, Mukhtaran Bibi, doveva essere stuprata dal ‘branco’. Al padre della giovane fu detto che se non la portava al supplizio tutte le donne della famiglia sarebbero state violentate. Lo fece, e la ragazza fu trascinata sotto una tenda e fu stuprata da 4 uomini, mentre un centinaio rideva e tifava dal di fuori. Poi fu costretta a ritornare a casa nuda attraverso il villaggio – irreggimentata, circoscritta, limitata, vero Massimo?

La giovane donna trovata in uno fosso vicino a Daharki in Pakistan, uccisa ‘per onore’ dalla sua famiglia mentre partoriva il suo secondo bambino; le mozzarono il naso, le orecchie e la lingua, poi la ammazzarono ad accettate. Il suo primo pargolo fu trovato morto sul suo grembo, il neonato col torso ancora nella sua vagina, la testa appena fuori. Fu scoperta decomposta, la polizia la seppellì – irreggimentata, circoscritta, limitata, vero Massimo?

***

Esiste una barbarie superiore a quelle che avete appena letto. E’ quella di chi scrive “La donna è baccante, orgiastica, dionisiaca, caotica, per lei nessuna regola, nessun principio può valere più di un istinto vitale. E quindi totalmente inaffidabile. Per questo, per secoli o millenni, l’uomo ha cercato di irreggimentarla, di circoscriverla, di limitarla, perché nessuna società regolata può basarsi sul caso femminile. Ma adesso che si sono finalmente “liberate” sono diventate davvero insopportabili.”

Donne, se non vi muovete per questo, se la barbarie per voce di uno di noi diventa non solo tollerata, ma addirittura fa 'controversia intellettuale', non oso immaginare cosa vi aspetterà, cosa ci aspetterà. Perché voi siete noi e noi siamo voi.

 


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  Commenti (14)
1. qualcosa non quadra i conti col passato
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 10-09-2010 18:20
Ciao Mario, una osservazione giusta la tua: qualcosa non quadra quando c'è di mezzo Israele, e credo che siano davvero i tanti nervi ancora scoperti per un passato impossibile da accantonare e che dovremmo abituarci ad avere come ricordo e come segnale per vigilare: l'uomo è arrivato a tanto e non solo con Israele laddove ha superato però ogni confine. L'Uomo se non vigiliamo potrebbe rifarlo. 
 
Bisogna farli e sempre i conti col passato e fino in fondo, altrimenti non se ne esce. Anche in Italia avremmo tra noi dei conti da fare per poi poter andare avanti, senza dimenticare, ma a conti fatti. 
Colzani tocca, esprimendo il suo parere, argomenti che Franco sente e sui quali non accondiscende, inevitabile lo scontro Il dialogo con me è facile da spiegare, la pensiamo allo stesso modo più o meno su molte cose, sarà l'età ?  
 
Ciao Mario e torna , hai delle felici intuizioni, davvero non Israele i conti non tornan da parte nostra, e andrebbe meglio evidenziato dalla stampa e dal mondo della cultura, io credo.
2. Piccolo incidente.
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 10-09-2010 18:01
Credo che Colzani abbia espresso un suo parere. Giusto o sbagliato era il suo parere. Estremizzare i concetti non serve a molto. Che Israele sia lo stato terrorista per eccellenza non può essere. 
L'evidenza comunque non toglie che abbia usato metodi poco civili. Uno stato che frena l'espansione islamica e noi dovremo solo che ringraziarlo. Gli facciamo fare il gioco sporco poi gli diamo dello sporco, non quadra. Se Colzani se riflette forse ammorbidisce la sua posizione. Marista noto che Parpa non cerca il dialogo che con te. Che il cambio di stagione non gli abbia giovato? scherzo per capire. Ciao.
3. Precisazione
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 10-09-2010 16:42
Colzani, Barnard non è ebreo. Si aggiorni.
4. violenza verbale
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 09-09-2010 23:51
Colzani, mi rincresce che lei si sia risentito delle parole di Franco Parpaiola, pure vi conoscete da tempo e lei dovrebbe sapere che Franco, una pasta d'uomo, difende le proprie idee a spada tratta. Ecco si, è un guerriero, una ideale stretta di mano e finisce lì io credo; a volte da lontano non si riesce a conoscersi bene davvero , ma dopo anni di blog insieme da Foa, se non ho capito male, dovreste facilmente riuscire a coabitare in un blog. 
cordialmente ed in attesa di una sua risposta se vorrà 
Marista
5. ...
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 09-09-2010 22:57
cara Marista, mi rincresce dover incassare tanta irrazionale e gratuita violenza verbale. Apprezzo il grande lavoro di Barnard, uno dei pochi ebrei ad aver avuto il coraggio di smascherare la ingegnosa macchina islamofobica ed ad aver accusato (e dimostrato) il regime sionista di esser il più pericoloso stato terrorista dell'area mediorientale nel suo censuratissimo "perchè ci odiano".  
Pensavo di poter portare in qualche modo il mio contributo al dibattito e scopro di essere sgradito fino al "meschino, all'iniquità mentale" e mi rammarica d'aver "sputato addosso" a lei ed ai suoi ospiti. 
Chiedo solo scusa e mi astengo dal "lodarla falsamente" e mi congedo se concesso, 
cordialmente
6. Ambiguita levantina.
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo website, il 08-09-2010 22:46
Salve Marista, 
Cosi alla svelta e a pancia, i levantini orientali, purosangue o mezzi che siano, rimarranno sempre tali, infidi e ambigui, pronti a scusare le loro barbarie con i mali sociali degli altri. 
Poi infine da buoni levantini quando incontrano un muro, si rivedono e scusandosi ritornano all'attacco argomentando in modo differente, anche adulando, ma senza cambiare parere. 
Lodano falsamente, quasi con la bava alla bocca, ma nella loro ambiguità, perseverano nelle intenzioni.  
L’islam è alieno, alieno al buonsenso e alla Natura stessa e dobbiamo combatterlo senza pietà. 
 
Questi biotopi del male sono da combattere senza misericordia ovunque essi si trovano il loro posto non è tra la Gente comune, bensì laddove si pratica lo sin giornalistico e l’ambiguità della parola, e l’autoadulazione reciproca. 
 
La pena di Morte è una barbarie in se stessa, mi viene difficile differenziare e vedere differenze tra una Pena di Morte per lapidazione e quell’inflitta ad un delinquente occidentale con metodi “civili”. 
 
Mi viene difficile pensare se fosse più “umano”, terminare una Vita, pochi giorni dopo il Processo o dopo Anni d’estenuanti ricorsi e rinvii di Sentenze, anche e come già successo, quando il delinquente era gia “imbragato” sul patibolo. 
 
La Pena di Morte è una forma di punizione indegna di una Nazione civile, la differenza della barbarie orientale e quell’occidentale, sta però nel fatto che in occidente gli accusati ricevono tutta l’assistenza legale necessaria, vuoi per dimostrare la loro innocenza oppure la loro colpevolezza, in questi casi, tutta la Scienza e capacità investigative moderne, sono a disposizione degli inquirenti, degli accusatori e dei difensori , pro o contro l’imputao. 
 
In Oriente, specialmente nelle Dittature religiose, tutto questo non esiste, esiste invece la barbarie del fanatismo religioso che porta ad impiccare anche delle bambine di sedici anni, per il semplice fatto d’essere ree d’aver subito violenza carnale. 
 
Bisogna essere proprio ambigui e meschini per paragonare la lapidazione di una povera Donna, la cui colpa non è certo stata accertata, né con termini scientifici né con prove schiaccianti, ma si basa solo su dicerie e accuse formulate da ambigui levantini e fanatici religiosi e politici vari. 
Nel prossimo processo islamico, condotto da una Banda di fanatici, sia religiosi sia politici, quella disgraziata sarà condannata a Morte, sarà Lapidata o impiccata, a quei disgraziati conta più salvare e non perdere il loro ceffo, che la Vita di una persona, specialmente se Donna. 
 
L’ambiguità orientale, si riconosce e si manifesta in continuazione in tutta la sua volgarità giorno dopo giorno, ed è proprio per questo che bisogna combatterla e relegarla nelle pagine dei Giornali, compiacenti di albergare questo tipo di pensiero e di Gente, a scopo di lucro. 
 
Credo infine che quello che il colzani si permette di sputarci addosso sia come suo solito, un insulto bello e buono, comparando alla prostituzione zingara e l’inciviltà di chi ne fa uso, con la lapidazione e la “costituzione” di una dittatura barbara che non ha fatto altro che produrre Morti, profughi e disperazione tra la sua Gente, minacciando anche di distruggere anche lo Stato D’Israele. 
 
Quello che ci propone colzani, non è più discussione, bensì come suo solito, polemica orientale, buona per altri siti, non si argomenta con le piccole miserie altri, per giustificare la propria iniquità mentale, qui si sta entrando nel Campo del fanatismo e della confabulazione tipica dei fanatici levantini orientali e basta.
7. descrizione perfetta
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 08-09-2010 21:30
Ciao Franco, trovo perfetta la tua descrizione dell'opportunismo e della ipocrisia degli occidentali. Come non amareggiarsi ? Fotografi bene anche la condizione delle donne dell'islam ed indovini anche sul fatto che poverette molte se ne vergognano. Non vedo via di uscita vista la grama situazione dell'Occidente, siamo sgovernati , l'Europa non esiste, siamo in mano a sconosciuti burokrati, ricchi , assorbirisorse e sordi alle esigenze delle popolazioni, la politica è morta, restano affari e malaffare insieme abbracciati. A quella gente se anche i meno progrediti dell'islam ci tagliano la gola , purchè i politucuzzi e gli affaristi possano continuare i loro affari , non interessa nulla , troveranno una scusante, magari diranno che è colpa delle donne italiane che non mettono il burka. Hanno fatto male i conti nella loro ignoranza, i primi che verranno fati fuori saranno i nostri politici e proprio quelli che si sentono tanto furbi, di certo li disprezzano quanto e più di quanto li disprezziamo noi. 
Non fanno prigionieri? meglio, viste le abitudini
8. globalizzazione forzata
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 08-09-2010 21:04
Ciao Mario, vedo che sei in consonanza con noi su questo argomento, certo perchè cambino ci vorrà del tempo e mi sembra assurdo pretendere che per fare un piacere agli interessi dei globalizzatori, si costringano ad usi e costumi non loro, così come è assurdo che si pretenda che noi si accolga in massa gente che non ci stima, ci disprezza e non vede l'ora di costringer noi a diventare come loro. Qualcuno sta dando i numeri, ma della grossa!  
un salutone 
Marista
9. concordo
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 08-09-2010 20:58
Caro Colzani , si concordo con lei .."è il loro mondo che necessita degli stessi progressi, anche sanguinosi, a cui abbiamo assistito e tuttora assistiamo in Europa ed America, senza ingerenze globaliste e iniezioni democratiche anacronistiche."  
 
Non poteva esprimerlo meglio, ma sembra che troppi da questo orecchi non vgliono sentirci eppure di alcune uccisioni avvenute in occidente una indiretta responsabilità la ha la pretesa di innestare qui popoli che ci stanno male con noi, un crimine anche contro di loro. 
Non si dovrebbe mai inerferire troppo con il percorso culturale di un popolo, invece vogliono forzare noi e loro, sono inqualificabili.Ci siamo capiti meglio. 
 
cordialità 
Marista
10. rideFINIzioni
Scritto da Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo , il 08-09-2010 20:43
cara Marista, 
ripensandoci anche a me infastidiscono i sillogismi ed il benaltrismo. Concordo con Lei che indubbiamente ogni passo mosso verso il progresso dell'Uomo, seppur piccolo oppure strumentalizzato, deve essere considerato una vittoria. Quello che però manca in tutto ciò è il risveglio della coscienza di massa, la quale anche su temi etici viene pilotata da quella stessa elite che ci pilota in campo finanziario, politicoeconomico, bellico, alimentare, climatico ecc. 
 
Ben venga la fine delle dittature teocratiche. Ma per quanto disumano e preistorico possa sembrare ai nostri occhi il mondo islamico, è il loro mondo che necessita degli stessi progressi, anche sanguinosi, a cui abbiamo assistito e tuttora assistiamo in Europa ed America, senza ingerenze globaliste e iniezioni democratiche anacronistiche. 
A molti posso sembrare un filoislamico, ma le garantisco che la mia cultura stride fortemente con i costumi di quei popoli e le sferzanti accuse che spesso manifesto verso il sionismo o la stampa occidentale le considero, magari a torto, la base essenziale della mia appartenenza ad una società libera e democratica capace di autocriticarsi e correggersi, ma soprattutto maestra nella tolleranza in special modo verso l'intollerante. 
Questo è quanto i grandi maestri quali Gesù, Maometto e Buddah hanno tramandato. 
 
In quanto a Sakineh parafrasando Madre Teresa direi che invece di manifestare contro la sua lapidazione dovremmo pregare i suoi carcerieri di clemenza. 
 
Spero di aver espresso meglio il mio pensiero e contraccambio la stima 
 
un caro saluto


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