Parla Rocco Multari , padre di Maria Antonietta la ragazza
uccisa a Sanremo dall'ex fidanzato Luca
Delfino. L'uomo , indiziato del delitto di un'altra sua ex compagna, Luciana
Biggi, era libero ed evidentemente incontrollato
Parole piene di dolore quelle che ha espresso il padre della
giovane assassinata ad una TV privata del Nord Est, ciononostante equilibrate.
Espressione di quel senso delle Istituzioni, di quel
rispetto per la Giustizia che troppe volte abbiamo visto difettare a persone
che di quelle istituzioni fanno
parte. A chi quelle istituzioni
dovrebbe difendere
non solo da
eventuali attacchi esterni, ma anche e soprattutto dai mali e dalle
manchevolezze che al loro interno si
dovessero generare, come è umanamente possibile.
Cerco di riportare le parole esatte pronunciate da un onesto
uomo e cittadino, parole che dovrebbero far vergognare molti, ma già sappiamo
che non si vergogneranno affatto :
“Sarebbe bastato che ognuno avesse fatto il suo lavoro e mia figlia sarebbe
viva. Sarebbero bastate le denunce fatte per
ipotizzare il sequestro di persona o la messa in schiavitù”.
A quel punto il
giornalista gli chiede se ha perso fiducia nella giustizia, Il Signor Multari
nega convinto : “C’è una parte che va
eliminata, che non merita nessun rispetto perché o il suo lavoro lo fa
superficialmente o non lo sa fare, e va eliminata”
Poi la mamma solleva un giusto quesito : visto il tipo, i
sospetti precedenti, le denunce molte e circostanziate, perché la ragazza non è
stata protetta? Già ce lo chiediamo in
molti.
Continua la mamma, amareggiata : “ Se mi figlia fosse stata la figlia di un
magistrato.. sarebbe viva”.
Come darle torto?
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