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Pensionati, svelti accelerate la dipartita,si risparmia e ci avanza qualcosina per lo sciupo!
Scritto da Marista Urru
lunedì 03 maggio 2010
Da Claudio Lippi
Ma che ce frega, ma che c'emporta
se l'oste ner vino c'ha messo l'acqua,
e noi je dimo, e noi je famo:
"c'hai messo l'acqua e nun te pagamo!" [...]
L'abbiamo scoperto!Draghi fa parte della Società dei magnaccioni!
Il simpatico ometto in fotografia ha giustamente detto che per risolvere il
problema dei pensionati che stanno diventando troppi e che pretendono tutti di
ricevere la pensione tutti i santi mesi, la soluzione è ridurli aumentando
l'età pensionabile sensibilmente. L'ometto ha sentenziato:
[...] "Tale aumento potrà contribuire a elevare il
tasso di attività e a sostenere la crescita potenziale dell'economia se
accompagnato da azioni che consentano di rendere più flessibili orari e salari
di lavoratori più anziani".
Se ci sono tanti ottuagenari in
giro per l'italia tanto vale farli lavorare finché non schiattano e vedrete
come si riducono le pensioni da pagare!
Facciamo alcune piccole considerazioni? Ma sì, dai: tanto per farsi due
risate che tanto l'antifona, non siamo scemi, l'abbiamo capita tutti...
Il pensionato non riceve
soldi dallo Stato (anche se parlando con alcuni ragazzi
neo-laureati mi sono sentito dire che la pensione è un 'regalo'...):
sono una parte dei versamenti pensionistici che il lavoratore stesso ha
messo in deposito presso l'ente previdenziale preposto nel corso della sua
vita lavorativa. Morale: sono solo soldi suoi che lo Stato conserva
e che è tenuto a restituire.
Non tutto quello che il
lavoratore versa all'INPS (e compagnia bella) gli verrà
restituito sotto forma di pensione, ma solo una parte in base a delle
tabelle precise: col resto l'ente ci paga le spese sostenute, il proprio
personale, annessi e connessi e accantona una certa percentuale per le
così dette "pensioni di solidarietà", cioè quelle pensioni rivolte
a chi altrimenti non saprebbe come campare... a riceverle non sono in
tanti e quei pochi hanno spantecato parecchio (se la pensione è stata
assegnata con regolarità, rispettando leggi e regolamenti...).
Consideriamo che Draghi
abbia ragione (...mettete via le molotov che vi fate male!): il
numero di pensionati si riduce perché crepano prima di arrivare alla
pensione o comunque campano talmente poco che magari schiattano prima di
ricevere il primo assegno (che comunque impiega mesi prima di arrivare
e quindi c'è una certa 'franchigia' di tempo tra l'andare in pensione e
l'andare al cimitero...). Fatto sta che giunti a questo punto,
l'INPS diventa inutile: per risparmiare potremmo anche chiuderlo e
convincere i lavoratori a non andare in pensione o a versare i soldi su
fondi privati (tipo il Fondo Materasso o la Cassa Depositi
Sotto-il-mattone oppure la Banca Cassetto dei calzini). Rimanendo
in linea con il Draghi-pensiero: chiudere l'INPS significa risolvere il
problema di deficit che l'ente ha...
Infine una considerazione
su Draghi: lo avete visto nella foto? Sorride. Quella è la faccia di
uno che il problema della pensione non ce l'ha e sa che mai lo avrà. Mi
viene in mente un antichissimo detto popolare che credo sia tratto da
alcuni motti incisi sulle celle del Colosseo del IV secolo:
Si fa presto a fa li froci cor *** dell'artri...
Pubblicato sul Mozzichetto Ottobre 2009 da
Claudio Lippi
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