Polpettone Afganistan, in mano di chi scoppierà? |
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Scritto da Marista Urru
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giovedì 15 ottobre 2009 |
Insomma, ancora una volta una gran pasticcio: il Times attacca
l'Italia, cosa che fa sempre molto volentieri, e la accusa di avere
pagato a mezzo dei suoi servizi segreti i ribelli afgani per garantire
la sicurezza dei nostri soldati e, tanto per mettere un po' di pepe ,
sostiene che gli 007 italiani avrebbero versato decine di migliaia di
dollari ai comandanti talebani e ai signori della guerra locali per
mantenere la pace nella regione di Saroubi, della quale i soldati
italiani avevano la responsabilità.
Nella stessa regione si avvicendarono i Francesi, ma gli Italiani
non li informarono dei patti, quindi 10 militari francesi caddero in
una imboscata avendo sottovalutato i rischi.
Il Governo Italiano nega e minaccia denunce contro Times.
A questo punto leggendo le varie agenzie l'impressione è che il giochino sia sfuggito di mano:
La Nato nega: "non è al corrente" di pagamenti dei servizi segreti italiani ai talebani in Afghanistan.
Un alto ufficiale dell'esercito afgano,che resta anonimo, conferma
all'agenzia France Presse, che davvero i servizi italiani avrebbero
dato soldi ai talebani per mantenere calma la regione di Sarobi, ma
informa che questa sarebbe una pratica diffusa su vasta scala, specie
da parte dei Canadesi, fatta eccezione per gli inglesi e gli americani.
A questo punto , tirati in ballo indirettamente anche i Francesi ,
si fa sentire il loro portavoce , il tenente colonnello Jackie
Fouquereau Tremblay che specifica: "I francesi non danno denaro ai
ribelli a Kapisa e Surobi", regione vicina a Kabul dove sono schierati,
ma "favoriscono lo sviluppo per accompagnare l'azione della forza"
militare.
L'impressione che il polpettone rischi di scoppiare in mano a chi
l'ha confezionato è avvalorata dalle affermazioni di Kabul che difende
l'operato del contingente italiano. "Non è possibile. Non è vero", ha
detto Fawzia Koofi, vice presidente della Wolesi Jirga, la camera bassa
del Parlamento afghano.
Precisa poi alla Adnkronos "In Afghanistan circolano molte accuse tra
le forze Nato, con i Paesi che puntano il dito uno contro l'altro.
Solitamente si tratta di accuse prive di fondamento" "In un momento
delicato per l'Afghanistan, in cui si devono ancora conoscere i
risultati definitivi delle elezioni presidenziali del 20 agosto, non è
il caso che all'interno della comunità internazionale si inizi con un
meccanismo di accuse uno contro l'altro". "Simili atteggiamenti - ha
proseguito - non contribuiscono a migliorare la situazione".
E la sensazione è quella del solito pasticcio dei soliti noti che
ormai rischiano di rasentare il ridicolo nell'ansia di andare contro il
governo Italiano. Mi sorge il dubbio che se tanto si stanno dando da
fare, questo Governo ha scompaginato qualche giochino lucroso che di
certo non favoriva noi italiani, gasdotti, Eni, o molto di più?
Staremo a vedere
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