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Polpettone in salsa piccante offerto da Feltri (il Giornale)e Boffo (Avvenire)
Scritto da Marista Urru
sabato 29 agosto 2009
Dopo il tormentato tormentone delle supposte frequentazioni
femminili del Premier, la stampa di fine
estate ci omaggia di un gustoso ed inaspettato polpettone in salsa piccante i cui chef son personaggi di tutto rispetto: il direttore del Giornale e quello dell'Avvenire.
Riassumo
Ieri Feltri in editoriale di prima pagina "smaschera"
(parole sue) il direttore dell'Avvenire
che, scrive Feltri , non ha le carte in regola per
lanciare anatemi contro altri peccatori, veri o presunti, e neanche per tirare
le orecchie a Berlusconi. In campo sessuale ciascuno ha le sue debolezze quindi è bene evitare di indagare su quelle del
prossimo. Mai quanto nel presente
periodo - scrive Feltri, - si sono visti in azione tanti moralisti, molti dei
quali, per non dire quasi tutti, sono sprovvisti di titoli idonei. Ed è venuto
il momento di smascherarli. Dispiace, ma bisogna farlo affinchè i cittadini
sappiano da quale pulpito vengono certe prediche".
E questo a me, se posso dire, pare una lodevolissima idea,
era ora!
Accusato dall'Avvenire di killer aggio Feltri ribatte che non vi è stato killeraggio ma solo la
trascrizione "di un documento del casellario giudiziario, cioè
pubblico" "Abbiamo
semplicemente ricordato - dice Feltri - che Boffo ha dovuto rispondere in
tribunale di una vicenda, che si è conclusa con patteggiamento e ammenda, e che
risulta in modo chiaro dal casellario giudiziario di Terni. Ebbene, questa
vicenda attiene alla sfera dei comportamenti sessuali". Il premier ha preso le distanze
dall'attacco a Dino Boffo. "Il principio del rispetto della vita privata è
sacro e deve valere sempre e comunque per tutti. Ho reagito con determinazione
a quello che in questi mesi è stato fatto contro di me usando fantasiosi gossip
che riguardavano la mia vita privata presentata in modo artefatto e
inveritiero. Per le stesse ragioni di principio non posso assolutamente
condividere ciò che pubblica oggi il Giornale nei confronti del direttore di
Avvenire e me ne dissocio".
Feltri insiste "io ho un documento e lo pubblico e lo commento e basta. In
Italia si butta via tutto, io pubblico".
E leggiamolo sto documento
«Articolo 660 del Codice penale, molestia alle persone.
Condanna originata da più comportamenti posti in essere dal dottor Dino Boffo
dall'ottobre del 2001 al gennaio 2002, mese quest'ultimo nel quale, a seguito
di intercettazioni telefoniche disposte dall'autorità giudiziaria, si è
constatato il reato». Comincia così la nota informativa che accompagna e spiega
il rinvio a giudizio del grande moralizzatore, alias il direttore del
quotidiano Avvenire, disposto dal Gip del Tribunale di Terni il 9 agosto del
2004.
Questi sarebbero i fatti «...Il Boffo - si legge - è stato a suo tempo
querelato da una signora di Terni destinataria di telefonate sconce e offensive
e di pedinamenti volti a intimidirla, onde lasciasse libero il marito con il
quale il Boffo, noto omosessuale già attenzionato dalla Polizia di Stato per
questo genere di frequentazioni, aveva una relazione. Rinviato a giudizio il
Boffo chiedeva il patteggiamento e, in data 7 settembre del 2004, pagava
un'ammenda di 516 euro, alternativa ai sei mesi di reclusione. Precedentemente
il Boffo aveva tacitato con un notevole risarcimento finanziario la parte
offesa che, per questo motivo, aveva ritirato la querela...».
Dino Boffo, chi è: direttore di Avvenire da quindici anni, direttore e responsabile dei servizi
giornalistici di Sat 2000, il network radio-televisivo via satellite dei
cattolici italiani nel mondo, nonché membro del comitato permanente
dell'Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, che detta le linee guida
delle Università Cattolica del Sacro Cuore.
In questa veste ha avuto spesso parole dure contro il premier in merito alle sue
supposte frequentazioni , pochi giorni
fa, sull' Avvenire che dirige ha scritto a proposito dei fatti di gossip
attribuiti a Berlusconi , del dolore «che la tracotante messa in mora di uno
stile sobrio ci ha causato». Spesso ha
espresso il «desiderio irrinunciabile
che i nostri politici siano sempre all'altezza del loro ruolo».
Senza entrare nel merito delle private questioni dei
personaggi delle quali poco o nulla ce ne cale, ad un uomo vicino alla Chiesa
mi sento di ricordare una frase di Cristo: " chi è senza peccato scagli la
prima pietra" e siamo all'incontro con
la adultera, che permette a Cristo di dare un messaggio rivoluzionario
per l'epoca, peccato che molti non lo hanno ancora capito, e di censori censurabilissimi dalla faccia di tolla ne abbiamo ormai piene le tasche
E si trattasse solo di Boffo! In realtà nel paese da
tempo, in mancanza totale di sentimento civico ed autentica passione politica,
la opposizione viene portata avanti in modo incivile e sgarrupato usando
dileggio ed insulto contro l'altra parte
, quando non si arriva addirittura alla calunnie e questo non solo contro il
premier, questa squallida operazione viene fatta oltretutto sorvolando con
stupida arroganza sui propri difetti e mancanze che invece finiscono
inevitabilmente per saltare fuori nonostante l'affannarsi operoso di certa
stampa, uno spettacolo penoso che resta tale nonostante il supporto spesso al
limite del ridicolo di certa stampa
estera.
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