Benvenuto su questo spazio. Molti sono gli argomenti: troverai attualità, schede di giardinaggio, ricette di cucina, articoli sulla natura, parapsicologia, mitologia, favole, poesie, letteratura, la Roma del tempo che fu. Spero che trascorrerai attimi piacevoli e sereni e, se vorrai intervenire o contattarmi, ne sarò felice.
Nella maggioranza dei
casi è la reazione del corpo a una infezione anche lieve.
Il primo soccorso
consiste nell’alleviare il disagio e prevenire la disidratazione e la
possibilità di convulsioni nei bambini
piccoli.
Piuttosto che cosa fare è
preferibile dire cosa non fare!
No alle frizioni con
l’uso di alcool,
no ai bagni con acqua
fredda e impacchi ghiacciati.
Le mamme la conoscono
bene, la febbre!
Quando i bambini hanno un rialzo della temperatura
scatta in casa, l’allarme rosso:
“Presto, dottore, venga!
Il bambino ha la febbre altissima!
“Quanto??”
“38.5°!”, risponde la
mamma preoccupatissima.
Naturalmente, il medico,
non si precipita per così poco! Si fa il suo giro di visite domiciliari poi va
a casa del piccolo paziente.
Storia diversa se il
bambino di casa è un ventenne!
Per la madre, termometro
bipede vivente, un rialzo della temperatura dell’”infante” cresciuto non è così
drammatica.
“Quante storie per 37,5
di febbre!” Esclama impietosamente, “Vai dal dottore”
“Mi sento a pezzi,
chiamalo che venga a casa” implora il
ragazzone temendo chissà quale morbo.
Due modi differenti di
affrontare la febbre.
Ma da dove proviene
questo rialzo della temperatura corporea?
La perfetta macchina che
è il nostro corpo, possiede, nel cervello, una sorta di termostato che mantiene
sotto stretto controllo la nostra temperatura.
La temperatura è
individuale, in base all’età, talvolta anche allo stile di vita adottato.
Negli individui anziani
la temperatura è più bassa, in condizioni
di buona salute si mantiene intorno ai 36,5°C (al di sotto di
questi valori sta iniziando una mutazione in
… rettile!)
Nei bambini il valore è
generalmente superiore, 36,8-37°C.
Questo termostato
cerebrale, per mantenere costante la temperatura fa disperdere il calore in
eccesso attraverso la sudorazione e la vasodilatazione, al contrario, per
trattenere il caldo restringe i vasi sanguigni (vasocostrizione).
Quando fuori fa freddo il
nostro organismo si difende attraverso il calore prodotto da ciò che ci alimentiamo.
Non a caso d’inverno
tendiamo ad avere un’alimentazione più calorica, i cibi sono ricchi di grassi e proteine,
mentre d’estate gli stessi cibi, proprio non ci vanno giù e preferiamo verdure
fresche, frutta, beviamo più del normale.
La febbre tende ad
accelerare il nostro metabolismo, consuma i grassi e le proteine che ha
immagazzinato, il cuore e i polmoni aumentano i loro ritmi, i bambini si
allungano! (Non è leggenda! Dopo un attacco febbrile, i ragazzini diventano più
alti).
Durantente gli attacchi
febbrili si nota un aumento delle pulsazioni cardiache, il respiro è affannoso.
Tutti gli apparati vitali sono concentrati per combattere un nemico che si è introdotto nel nostro
organismo.
I valori: la febbre si considera alta quando si
avvicina a 39°C
(orale) , 39.5°C(
rettale), 38°( esterna).
Prima di abbassarla con
antipiretici, se i valori si mantengono costanti tra 37,8-38°, si possono
utilizzare metodi naturali:
-alleggerire coperte e
indumenti del malato,
-somministrargli
bevande a temperature ambiente (mai
ghiacciate)
-spugnature con acqua
tiepida badando che il corpo non si raffreddi troppo.
La febbre molto alta
diventa pericolosa in coloro che hanno l’organismo già debilitato, gli anziani
o i bambini (pericolo di convulsioni)
Spesso il rialzo della
temperatura ha una funzione utile, stimola le difese immunitarie dell’organismo
“debilitando” l’azione dei microrganismi nocivi.
Registriamo l’andamento
della temperatura, misurandola lontana dai pasti e con il corpo a riposo.
Avvisiamo il medico di
famiglia o il pediatra comunicando le notizie utili che gli consentono di avere
un quadro della situazione.
Portarlo a conoscenza se
il nostro famigliare febbricitante è stato a contatto con persone colpite da
virus (varicella, morbillo, influenza ecc.).
L’informazione è molto
importante.
E’ preferibile non somministrare antipiretici o farmaci simili senza il
parere del medico, in modo particolare se i bambini sono al di sotto di 1 anno.
Esistono luoghi di
aggregazione che sono veri e propri serbatoi
di virus: scuole, asili, luoghi di lavoro, uffici pubblici.
Non esiste una vera e
propria prevenzione, se non quella di evitare i contagi se esiste un reale
pericolo di contagio.
Se si viene a contatto con persone che hanno in atto una qualsiasi malattia
di tipo virale, se ci sono già i segnali di febbre, avvisare subito il medico e
saprà consigliare il comportamento più idoneo da adottare.
(Se questo succede in giornate
festive e il nostro medico è irreperibile, esiste la guardia medica o una telefonata
al reparto di pediatria di un ospedale, se si tratta di bambini piccoli, per
gli adulti se proprio non si trova nessun medico, tanto vale “scomodare” i
medici del 118 e chiedere cosa fare)
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