L’atteggiamento mentale con cui si affronta un qualsiasi
problema è importante. Ed è questo soprattutto che ho ammirato l’altra sera nella
Santanchè e nella Brambilla ospiti a la7 della trasmissione” 8 e mezzo”. Ambedue hanno escluso la validità delle quote
rosa in Parlamento. Il perché è intuitivo: ormai deve diventare dato di fatto
acquisito la parità uomo-donna, non se ne dovrebbe nemmeno parlare più se non
come celebrazione dei meriti ( e analisi dei demeriti) di certo
femminismo.
Non si possono credibilmente assumere responsabilità di
governo essendo state ad esse preposte
grazie a “quote” preordinate. Si parte male, soggette e subordinate, come nel passato, alla volontà maschile
Le donne
come gli uomini, debbono dimostrare sul campo
che a quelle responsabilità i cittadini li hanno chiamati, perché sono
stati in grado di conquistare la loro
fiducia, che ove fosse in qualunque modo tradita, deve determinare il rientro
alle proprie occupazioni.
Ovvio che in politica come altrove, in questo modo si
troveranno a dover affrontare un autentico muro di gomma da parte degli uomini
che, volenti o no, consapevoli o no, percepiscono la donna che arriva per suoi
meriti e non grazie al tutoraggio
maschile, ancor di più come una che invade un campo storicamente “maschile”.
L’altra sera con autentica soddisfazione ho visto con quanta
sicurezza, priva di sicumera, con quanta semplicità la imperturbabile Santanchè
e la entusiasta e brava Brambilla, hanno schivato i tentativi sornioni di
Buttafuoco e Verderame, di buttarla sul gioco, riuscendo a esporre le loro
idee, nonostante appunto il solito muro
di gomma dei maschietti.
La strada verso l’autentica parità sarà certo meno lunga del previsto, giacchè abbiamo chi ha già preso quella giusta, spero
che altre donne seguano il tracciato, appartenenti all'uno ed all'altro schieramento, il paese è in difficoltà serie : serve l’aiuto di
tutti, le donne possono esser preziose, a meno che non accettino per comodità
la via più breve, acconciandosi a fare da soprammobili .
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1. Finalmente! Scritto da
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, il 19-06-2007 15:22 Sono d'accordissimo con te, Marista. Purtroppo ci sono donne che pensano che certe "facilitazioni" siano loro utili. Cos? non ?. Non lo ? quando per queste facilitazioni, appunto, vengono preferiti degli uomini a delle donne nel momento delle assunzioni. Le aziende non vogliono avere, giustamente, "grane" con donne che poi restano incinte e possono assentarsi per parecchio. Tempo fa lessi di un signore, padre di famiglia, che non fu assunto perch? l'azienda era "obbligata" a prendere per forza una donna. Non mi pare meritocrazia questa, anche se l'Italia non ? regina in questo, anzi direi che ? pi? una sguattera: leggi, leggine, cavilli e, a volte, raccomandazioni, rendono il divario uomo-donna sempre pi? divario. Creano sessismi spinti.
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