Radicali: cosa significa esser Radicali |
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Scritto da Marista Urru
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martedì 03 luglio 2012 |
Spesso, quando esprimo una opinione
sui mali di questo infelice Paese Italia, e cerco di spiegare il mio
totale rifiuto per i partiti, scrollano le spalle e mi rispondono:
“Ora capisco, sei una specie di radicale” L'argomento si chiude
lì apparentemente. Cosa poi mi identifichi con “una specie di
radicale, mi è incomprensibile. Certo è che pure avendo apprezzato
molte lotte di civiltà del nostro partito radicale, non ne ho
condiviso tutte le scelte, per cui son rimasta fuori anche da quel
partito in buona sostanza, e resto solo “una specie” di radicale.
Ma chi è , cosa è un radicale? Guy Mcpherson lo spiega bene a me
sembra:
Sicuramente riconoscerete
questo simbolo, anche se forse non sapete il suo nome: √
Quando
scrivo questo simbolo sulla lavagna in classe e chiedo che cos’e’,
la risposta e’ sempre la stessa: “La radice quadrata”.
Rispondo “Sì, la sua funzione è di estrarre la radice,
sia quadrata sia altra radice. Ma come si chiama?”
Segue
prolungato silenzio, seguito da: “Il simbolo della radice
quadrata”.
Do’ il via a una fragorosa risata.
“Davvero?
Nessuno ha fatto matematica al primo superiore?”
Risata
nervosa.
“Ho offeso tutti qui dentro al primo minuto del
nostro incontro” Dico.
“Ora che questa cosa me la sono
levata di mezzo, possiamo procedere.”
Lunga pausa prima
della mia risposta: “Si chiama un radicale”.
Altra lunga
pausa prima che io riveli il punto di questo esercizio.
“Si
chiama un radicale perché conduce alla radice. Questa, inoltre, è
la definizione di una radicale: cioè di chi va alla radice o
all’origine.”
Utilizzo questo aneddoto per presentarmi
alla classe.
Io, sottolineo, sono un radicale.
E
mentre questa cultura ha convinto la maggior parte della gente che un
radicale è una cosa non buona, simile all’anarchia, non è affatto
una cosa cattiva, ed è ben diversa da ciò che la maggior parte
della gente crede.
Su questo argomento, risuonano in me le
parole di H. L. Mencken: “La nozione che un radicale è uno che
odia il suo paese è ingenua e alquanto stupida.
Un radicale
invece è uno che ama il suo paese più degli altri e soffre più
degli altri quando lo vedo allo sfacelo. Non è un cattivo cittadino
che si è votato al crimine; è un buon cittadino portato alla
disperazione.”
Un buon cittadino portato alla disperazione.
E’ questa la giusta definizione. ….
GUY MCPHERSON
guymcpherson.com
Fonte comedonchisciotte
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