SCIOPERO AGRICOLTORI CONTRO CARTOLARIZZAZIONE INPS |
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Scritto da Marista Urru
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giovedì 06 marzo 2008 |
Gli agricoltori manifesteranno domani 7 marzo contro le bugie del ministro De Castro. Adusbef Lazio Nord sta con loro: la cartolarizzazione operata danneggia agricoltori e Stato, ma favorisce le Banche.
dichiara l'U.n.i.c.o., l'Unione Nazionale Italiana Commercio Ortofrutticolo - De Castro ha detto due bugie:
a) che i contributi previdenziali agricoli non fossero dell'INPS bensì
della SCCI - cosa non vera in quanto essi sono stati retrocessi
all'INPS.
b) che la ristrotturazione tramite SCCI non fosse soggetta ad
infrazione U.E. come aiuto di Stato - cosa non vera in quanto il
22-2-2007 la U.E. ha avviato il processo di infrazione sulla
ristrutturazione.
Siamo agricoltori e Vi chiediamo di informare opportunamente l'opinione
pubblica italiana di una gravissima malefatta del Ministro delle
Politiche Agricole del Governo Prodi dimissionario, Paolo De Castro:
una operazione che privatizza un credito Inps – in buona parte gonfiato
ed inesistente - spogliandone lo stato (il quale subisce un danno
erariale), indebita le imprese agricole a tassi usurari, finendo col
favorire solo il solito ..... sistema bancario (facilitato a mettere le
mani sul capitale fondiario).
Il fatto:
a causa di una lunga vertenza contributiva tra INPS e agricoltori
questi ultimi si sono in due decenni indebitati finendo, però, col
dimostrare la fondatezza delle loro ragioni.
Ovvero buona parte del
debito che gli era stato addebitato negli anni non era loro bensì
faceva capo alla fiscalità generale.
Pertanto dopo il 2005 per sanare
le pendenze ci si è posti il problema di ridurre sostanziosamente gli
addebiti agli agricoltori che nel frattempo erano stati loro addebitati
con cartelle di pagamento esattoriali.
A questo punto dalla fervida mente del Ministro De Castro,
probabilmente influenzato dall'aria viziata che si respira negli
ambienti politici a lui vicini fatti da scalatori bancari e furbetti
del quartierino, vari e diversi, è uscito il "fammi sognare" di
stagione ed ha messo in piedi una operazione usuraria chiamata con
termine gentile e neutro "ristrutturazione" che di seguito spieghiamo
succintamente: i crediti INPS, nonostante ancora iscritti nel bilancio
dell'Istituto dopo la loro cartolarizzazione tramite SCCI spa, sono
stati fatti oggetto di un accordo tra scci e due banche (Deusche Bank e
Unicredit) con cui le due banche pagano 8 su 100 all'INPS ma incassano
dagli agricoltori 30 su 100 (se dilazionato 42 su 100).
Cio' con danno
notevole all'erario dello Stato in quanto noi agricoltori abbiamo
offerto di pagare direttamente all'INPS sino a 15 su 100 senza bisogno
della inutile intermediazione bancaria. Insomma noi agricoltori per
poterci vedere riconoscere un diritto la cui affermazione e' costata
anni di sacrifici dobbiamo pagare il pizzo alle banche amiche del
Ministro De Castro.
Il tutto condito da una mielosa demagogia populista in cui ciò che è il
riconoscimento degli errori commessi dallo Stato nei confronti di tanti
agricoltori che in tanti anni ha addebitato contributi gonfiati, errati
e con importi alterati, per cui ne deve essere ridotto l'ammontare da
essi dovuto, ciò che è un diritto conquistato, viene presentata coma
una "concessione" del padrone politico che pretende anche di essere
ringraziato!!!
Invece De Castro si deve vergognare di aver spogliato lo Stato in favore delle banche e a danno delle imprese agricole.
(U.N.I.C.O – Unione Nazionale Commercio Ortofrutticolo - l’estensore delegato, Antonio De Franco)
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, il 20-03-2008 09:05 chi ha gi? pagato i contributi inps, cosa deve fare?
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