44 siti, e non leggo Civitavecchia, incredibile magia! Solo all'Enel è permesso fare simili prodigi. Ma c'è di più: "6.300.000 mc di emissioni ogni ora (perché tante sono) che
fuoriusciranno dalla ciminiera di Torrevaldaliga nord conterranno, oltre
al vapore ed indipendentemente dalla loro visibilità, 3450 t/a di
ossidi di azoto, 2.100 t/a di ossidi di zolfo, 260 t/a di polveri
sottili (nelle quali non sono considerate le ben più pericolose polveri
ultrasottili di cui non è stimabile la quantità), 24 t/a di metalli
pesanti quali mercurio, vanadio, nichel, cadmio, cromo, ammoniaca, etc,
8.400 t/a di monossido di carbonio (in deroga alle norme vigenti) e ben
10.300.000 t/a di anidride carbonica.
Quali siano gli effetti di tali emissioni sulla salute della popolazione
è cosa nota ed evidente ad ogni cittadino che sta verificando sulla
propria pelle l'aggravarsi della già pesantissima percentuale di
patologie tumorali, respiratorie e cardiocircolatorie in atto da circa
un anno. Avremmo diritto ad esser segnalati , invece no e presto avremo anche un inceneritore, siamo sereni e fiduciosi: bollete alte e fumose come i fumi della Centrale, problemi di salute, e molti altri problemi legati al territorio , siamo sereni e fiduciosi , l'Enel pensa a noi.
Si chiamano Sin (Siti d'interesse nazionale) e sono ben 44, sono
i siti a rischio grave di tumore e sono stati individuati e mappati
grazie allo Studio Epidemiologico
Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da
Inquinamento. Si tratta di zone particolarmente esposte, come le aree
vicine a raffinerie, impianti siderurgici, discariche o inceneritori.
Hanno lavorato a questa individuazione esperti dell'Istituto
superiore di sanità, della sede di Roma dell'Organizzazione mondiale
della sanità e dell'Università La Sapienza.
Associazione italiana
registro tumori (Airtum), ha di fatto dato il via ad un Convegno
che si è tenuto il 16 marzo a Catanzaro e che è stato organizzato
dall'Arpacal. Dal 1978 al 2003 circa un milione di residenti nel
Paese si sono ammalati di cancro e di questi la metà è morto.
L’ELENCO DEI SITI A RISCHIO - Ecco di seguito l’elenco
completo dei siti.
Aree industriali Val Basento (Potenza/Matera),
aree industriali Porto Torres (Sassari), aree litorale vesuviano
(Napoli), bacino idrico fiume Sacco (Roma/Frosinone), Balangero
(Torino), Bari – Fibronit, basso bacino del fiume Chienti (Fermo),
Biancavilla (Catania), Bolzano, Brescia Caffaro, Brindisi, Broni
(Pavia), Casale Monferrato (Alessandria), Cengio e Saliceto
(Savona/Cuneo), Cerro al Lambro (Milano), Cogoleto-Stoppani (Genova),
Crotone-Cassano-Cerchiara (Crotone/Cosenza), Emarese (Aosta),
Falconara Marittima (Ancona), Fidenza (Parma), Gela (Caltanisetta),
laghi di Mantova e polo chimico, laguna di Grado e Marano
(Udine/Gorizia), litorale Domizio Flegreo (Caserta/Napoli), Livorno,
Manfredonia (Foggia), Massa Carrara, Milazzo (Messina), Orbetello
(Grosseto)..........
Elenco
completo su Sussidiario.net
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1. 44 siti Scritto da
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, il 10-04-2011 06:02 a guardar bene nell'elenco ci sono località turistiche che,bontà loro,si considerano esclusive
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