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Eric Cantona invita a ritirare il 7 dicembre 2010 i nostri
soldi dai conti correnti. Trattasi di in movimento di rivoluzione economica e
di opinione, scrive Marista Urru, che abbiamo intervistato, e
che con STOP BANQUE ITALIA porta avanti e promuove l’iniziativa
nel nostro Paese anche attraverso i social network.
Quali conseguenze economiche può avere il ritiro dei risparmi dei
correntisti dalle banche?
In teoria potrebbe avere conseguenze serie, ma vediamo che in Francia
Cantona avrebbe ottenuto circa 15 mila adesioni polverizzate per il Paese,
nessuno sarà rovinato, ma sarà un successo. Nessuno vuole rovinare nessuno, fin
ora solo le Banche, il sistema , hanno rovinato molti. Con questa
prima iniziativa passerà una comunicazione: è diritto degli utenti
bancari ritirare il proprio danaro come e quando credono.
Al momento le Banche non hanno quasi cassa visto che con i danari che i
correntisti depositano, e grazie alla riserva frazionaria, guadagnano cifre
impensabili per l'uomo della strada, al quale come ringraziamento applicano
spese spesso di fantasia ed usura. Gli utenti sono penalizzati, questo
deve venire fuori in tutta la sua realtà.
Un'iniziativa del genere può contribuire a rendere le banche più
vicine ai risparmiatori, meno "assetate" di profitti, e meno inclini a
speculare con il nostro denaro?
La speranza è che le Banche finalmente comprendano di aver esagerato e di
aver tirato troppo la corda. Debbono tornare a fare il loro lavoro con onestà e
serietà. "Stare vicini ai risparmiatori", non capisco, Le Banche non sono
chiocce ed i risparmiatori non sono pulcini o bambini che dir si voglia.
Cosa chiede "Stop Banque Italia"?
Alle Banche si chiede solo correttezza, professionalità, di non
fare gli usurai e anche, molto importante, che la smettano di essere
impropriamente pervasive nella macchina dello Stato. Si sono permesse
distorsioni notevoli in tale senso, il cittadino comune non ne ha
percezione, ma ne soffre le conseguenze, tutti le soffriamo, e chi deve
capire, capisce, mi creda. A ognuno il suo: Lo stato eserciti le sue
prerogative, abbiamo funzionari pagati per questo.
Cosa dire a cittadini/correntisti in vista della protesta del
prossimo 7 dicembre 2010?
Ovviamente l'invito è quello di andare in tanti a ritirare i risparmi,
consapevoli del valore emblematico,ma necessario del gesto, come
emblematica, ma necessaria è la protesta in piazza dei lavoratori e degli
studenti. Anche gli utenti delle Banche debbono avere voce e
avvertiranno: " Basta giochini delle tre carte con i nostri soldi!"
La decisione di Eric Cantonà, in Francia, di organizzare "Stop
Banque", in che modo si sta diffondendo in tutti gli altri Paesi europei?
Ho l'impressione che si diffonda molto poco riguardo a questo
avvenimento, ma vedo che anche in Australia ed in Corea il movimento sembra
diffondersi, forse in Italia siamo arrivati un po' tardi, recupereremo,
comunque molti hanno curiosità e aspettative; soprattutto
sono attratti i giovani, e questo credo sia un gran bene.
Siete veramente convinti, anche attraverso l'utilizzo di nuovi media
come i social network, di "sconfiggere" le banche, e di fare in modo che non si
ceda più al ricatto della finanza?
Siamo convinti soprattutto della necessità di approfittare dei nuovi media
per raggiungere il maggior numero di persone fornendo loro nozioni che
mai altri fornirebbero, vogliamo fare crescere la consapevolezza di diritti e
doveri. Vogliamo che si diffonda la consapevolezza della necessità di
dividere Banche d'affari da Banche commerciali. Nessuno sarà sconfitto
secondo noi, semplicemente si tornerà nella legalità e nella ragionevolezza.
Cosa consigliate di fare ai vostri "seguaci" per proteggersi da un
eventuale "fallimento" delle banche se questo movimento ottiene gli effetti
desiderati?
"Seguaci", sia pur con le virgolette, non è termine esatto, mi permetta,
Stop Banque Italia, è un gruppo che sta appena nascendo, siamo persone
che cercano di tenersi informate e di avere voce, di farla sentire, se
possibile. E comunque mi risulta che si stanno già in molti dando
da fare per sensibilizzare gli Italiani alla necessità di badare ai
propri interessi senza lasciarsi condurre per mano dal famoso " bancario amico"
Cosa ne pensa dei beni rifugio quali l'oro e l'argento ed il loro
possesso dei privati in questa situazione finanziaria così difficile? Potrebbe
essere una soluzione al vostro movimento?
Lo ha detto lei, siamo in presenza di beni rifugio per antonomasia, ed i
tempi in ogni caso fanno propendere molti per questa scelta. Se ne parla molto,
ma credo che gli italiani non siano molto informati mediamente al
riguardo.
Quanto al nostro movimento, qui non ci sono guru, immagino che ognuno si
regolerà secondo le proprie necessità.
Fonte:investireinoro
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